ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09168

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 426 del 13/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: RUSSO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 13/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 13/05/2015
Stato iter:
19/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/12/2015
VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 19/12/2015

CONCLUSO IL 19/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09168
presentato da
RUSSO Paolo
testo di
Mercoledì 13 maggio 2015, seduta n. 426

   RUSSO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   la stazione sperimentale Industria Pelli di Napoli (SSIP) nacque nel 1885, come ente pubblico;
   dal 1923, in forza di un regio decreto, ottenne dalle industrie del settore pelli il pagamento di un contributo (imposizione parafiscale), che attualmente consiste nella duplice forma di importo in base al numero dei dipendenti dell'azienda e di trattenuta a dogana sulle importazioni extra Unione europea pari all'1 per mille;
   nel maggio 2010, con decreto-legge n. 78 (articolo 7, comma 20), tutte le stazioni sperimentali sono state soppresse e le relative attribuzioni conferite alle camere di commercio; quelle della SSIP alla CCIAA di Napoli;
   quest'ultima, come le altre camere di commercio, ha istituito un'azienda speciale ad hoc, cui ha trasferito attribuzioni e patrimonio del soppresso ente;
   essendo il settore contribuente basato sostanzialmente su distretti, la legge di stabilità 2014 ha stabilito che i compiti della soppressa SSIP spettino, in aggiunta a Napoli, a Pisa e Vicenza (cfr. comma 442 della legge n. 147 del 2013), ma ha tralasciato il distretto di Solofra in provincia di Avellino;
   le tre camere di commercio di Pisa, Vicenza e Napoli, a dicembre 2014, hanno costituito un nuovo soggetto (s.r.l.) il cui capitale sociale, formato integralmente dal patrimonio del precedente ente soppresso (euro 9.500.000) è stato assegnato per un terzo a ciascuna delle predette camere di commercio;
   è interessante evidenziare come, di recente, il Consiglio di Stato ha, con sentenza 5027 del 9 ottobre 2014, rinviato alla Corte costituzionale la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 7, comma 20, decreto-legge n. 78 del 2010 con cui sono state trasferite le funzioni nazionali delle stazioni sperimentali alle camere di commercio, enti gestori di interessi locali parziali e non in grado, ai fini della tutela dei diritti costituzionali, di tutelare gli interessi nazionali (o di altre province) –:
   secondo i dati in possesso del Governo, su quali basi, nell'attribuire le funzioni dell'ex stazione sperimentale Industria Pelli alle sole tre camere di commercio di Vicenza, Pisa e Napoli, siano state escluse altre province con forte presenza produttiva nel settore contribuente, tra cui Avellino;
   come si concili la forma societaria a responsabilità limitata di tipo privatistico (gestita da tre enti meramente locali) con il potere pubblico, in capo alla stessa società, di riscuotere obbligatoriamente a livello nazionale contributi e imposte parafiscali. (4-09168)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Sabato 19 dicembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 540
4-09168
presentata da
RUSSO Paolo

  Risposta. — Come noto l'articolo 7 comma 20 del decreto legge n. 7 del 2010 convertito con modificazioni dalla legge n. 122 del 2010 ha previsto la soppressione di tutte le stazioni sperimentali, trasferendo i relativi compiti e attribuzioni alle Camere di commercio; nel caso specifico della Stazione sperimentale industria delle pelli (Ssip) i compiti e le attribuzioni sono state trasferite alla Camera di commercio di Napoli.
  Successivamente l'articolo 1, comma 442, della legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità 2014) ha stabilito che i compiti della soppressa Ssip fossero trasferite, in aggiunta a Napoli, anche alle camere di commercio di Pisa e Vicenza.
  Ciò premesso relativamente al primo quesito ovvero: «su quali basi, nell'attribuire le funzioni dell'ex stazione sperimentale Industria Pelli alle sole tre camere di commercio di Vicenza, Pisa e Napoli, siano state escluse altre province con forte presenza produttiva nel settore contribuente, tra cui Avellino», occorre prioritariamente evidenziare che la scelta di collocazione delle funzioni e compiti presso le tre Camere di commercio di Napoli, Vicenza e Pisa, è stata effettuata dallo stesso legislatore in ragione del fatto che Napoli è la città in cui aveva sede la soppressa Stazione sperimentale mentre le camere di commercio di Pisa e Vicenza rappresenterebbero le circoscrizioni in cui l'industria delle pelli è particolarmente diffusa. A tal riguardo, occorre precisare, inoltre, che tale scelta non costituisce la prova che lo Stato, con la norma in questione, abbia inteso eliminare una competenza «nazionale» per trasformarla in una competenza con valenza «locale».
  Le Camere di commercio, infatti, non sono enti locali e le funzioni che svolgono, seppure organizzate territorialmente, fanno riferimento ad interessi generali e non particolari. Il modello delle «autonomie funzionali», proprio anche delle università, costituisce un modello di organizzazione delle funzioni precedentemente assolte dallo Stato, diverso da quello realizzato attraverso il «decentramento» o la localizzazione nei confronti di enti locali o territoriali e, si accompagna alla sussidiarietà orizzontale ed a quella verticale.
  Ne è riprova la stessa riforma in atto del sistema camerale che non consente più il riconoscimento delle Camere di commercio nei confini territoriali delle province. Ne è riprova inoltre proprio lo stesso assetto organizzativo che le diverse stazioni sperimentali dell'industria hanno man mano assunto in attuazione delle disposizioni del contenute nel decreto ministeriale 1o aprile 2011, emanato ai sensi dell'articolo 7 comma 20 del decreto-legge n. 78 del 2010, invertito con modificazioni dalla legge n. 122 del 2010.
  Il citato decreto ministeriale, infatti, all'articolo 1 comma 2 recita. «Le Camere di Commercio destinatarie completano le attività necessarie per assicurare la più efficace gestione attraverso l'utilizzo di forme organizzative camerali, anche in forma associata tra loro, utilizzando eventualmente schemi consortili anche aperti alla partecipazione di soggetti pubblici e privati...».
  Sulla base di tale disposizione normativa le tre camere di commercio di Napoli, Pisa e Vicenza, a dicembre 2014 hanno costituito un nuovo soggetto nella forma di società a responsabilità limitata, il cui capitale sociale, formato integralmente dal patrimonio del precedente ente soppresso è stato assegnato per un terzo a ciascuna.
  Occorre, altresì, segnalare che tale strutturazione in forma di società della Stazione sperimentale dell'industria delle pelli (che vede la partecipazione delle Camere di commercio di Napoli, Pisa e Vicenza) non costituisce il primo caso di nuovo assetto organizzativo delle stazioni sperimentali, anche la Camera di commercio di Milano, infatti, ha riunificato in un'azienda speciale unica, una sua preesistente struttura di ricerca con le funzioni di quattro stazioni sperimentali (idrocarburi, per la carta e cellulosa, per la seta, per i grassi e gli olii).
  Nello specifico, la funzione nazionale della Stazione sperimentale industria pelli e materie concianti – Ssip Srl, si esplica in diversi modi:
   gli investimenti in ricerca, formazione, informazione e certificazione sono destinati a beneficiare imprese di tutti i territori (non solo quelli in cui hanno sede le tre Cciaa formalmente proprietarie e i distretti principali);
   il territorio di Solofra è, in ogni caso, oggetto di attenzioni specifiche, grazie alla presenza di importante distretto, nella forma di supporto alle istituzioni formative locali e agli enti di certificazione, anche se formalmente è fuori dal territorio della Cciaa di Napoli;
   il Consiglio di amministrazione della Ssip è, per statuto, totalmente espressione di associazioni nazionali come Unic – Unione nazionale industrie conciarie ed include tra i propri membri consiglieri che non appartengono alle province/regioni formalmente proprietarie;
   l'eventuale rappresentanza del territorio di Avellino può dunque avvenire anche attraverso l'allargamento del Cda.

  La Ssip srl ha natura, quindi, di centro nazionale di ricerca e riguardo all'impegno della stessa ad investire sui territori nazionali interessati, va precisato quanto segue:
   la destinazione di risorse territoriali, nella formazione superiore, avviene attraverso accordi con le regioni, che hanno competenza in materia di sviluppo; così come anche l'eventuale istituzione di una rete di Its – Istituti tecnici superiori, elaboratori di prova avviene attraverso il passaggio con le regioni;
   la scelta di attribuire alle Cciaa di Vicenza e Pisa le responsabilità gestionali delle strategie di investimento nell'industria della pelle è stata pienamente condivisa in quanto sia il Veneto che la Toscana hanno recepito (con leggi specifiche) l'importanza dei distretti, e delle reti locali, per la competitività dell'industria;
   la scelta di lasciare la sede amministrativa nella sede storica di Napoli è stata condivisa anche dalla regione Lombardia, sebbene Milano abbia importanti strutture di appoggio al settore (fiera Lineapelle e la sede di Unic), riconoscendo pertanto il ruolo dominante, in termini di fatturato, dei distretti di Arzignano, Santa Croce e Solofra.

  Con riferimento invece al secondo quesito posto nell'atto in esame ovvero: «come si concili la forma societaria a responsabilità limitata di tipo privatistico (gestita da Ire enti meramente locali) con il potere pubblico, in capo alla stessa società, di riscuotere obbligatoriamente a livello nazionale contributi e imposte parafiscali.», si esprimono le seguenti considerazioni.
  La compagine proprietaria e la forma giuridica della Stazione sperimentale industria pelli e materie concianti – Ssip, individuata ai sensi del citato decreto ministeriale 1o aprile 2011, risponde all'esigenza di consentire il concreto funzionamento della stessa Ssip in coerenza con la sua storia passata, quale azienda speciale della Cciaa di Napoli, e con la necessità di aumentare il ruolo delle amministrazioni pubbliche più vicine ai distretti e alle imprese che formano l'industria nazionale della pelle.
  In merito alla riscossione dei contributi si evidenzia, altresì, che l'articolo 4 comma 1 del citato decreto ministeriale del 1o aprile 2011 prevede:» ... i contributi obbligatori a carico delle imprese che esercitano le attività produttive nei settori di competenza e i commerci di importazione corrispondenti di cui al decreto legislativo 29 ottobre 1999 n. 540, confluiscono nei bilanci delle organizzazioni costituite ai sensi dell'articolo 1 comma 2 dalle Camere di commercio interessate all'esercizio delle funzioni delle soppresse stazioni sperimentali dell'industria...»;
  La ragione sociale della Ssip è, pertanto, strumentale all'obiettivo di allocare i contributi riscossi a favore dello sviluppo dell'industria della pelle (investimenti in ricerca, formazione di risorse umane, servizi per il migliore funzionamento del mercato, ad esempio con prove di laboratorio e norme tecniche). Lo stesso statuto della Ssip srl, peraltro, specifica all'articolo 3 che gli utili della società siano reinvestiti nelle attività di ricerca, nella diffusione dei loro risultati e nella condivisione delle attività di ricerca svolte e dei risultati prodotti e quindi a vantaggio delle stesse imprese del settore, ciò a tutela proprio della funzione pubblica di riscossione obbligatoria, dei contributi presso le aziende del settore operanti a livello nazionale.
La Sottosegretaria di Stato per lo sviluppo economicoSimona Vicari.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

importazione comunitaria

ricerca agronomica

stazione sperimentale