ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09122

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 423 del 08/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 08/05/2015
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 08/05/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 10/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/11/2015

SOLLECITO IL 26/07/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09122
presentato da
SORIAL Girgis Giorgio
testo di
Venerdì 8 maggio 2015, seduta n. 423

   SORIAL. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   i numeri della «povertà alimentare» sono in rapida crescita, a causa della crisi economica in atto ormai da 8 anni: secondo un recente rapporto dell'Istat, in Italia, oltre 6 milioni di persone versano in una situazione di povertà assoluta e di queste, oltre 4 milioni, vivono sotto la soglia della povertà alimentare, cioè la condizione di chi può permettersi solo una spesa alimentare povera per quantità e qualità;
   prima della crisi, nel 2007, i cosiddetti «poveri a livello alimentare» erano a quota 3 milioni, un milione di meno di oggi;
   anche nelle città italiane più importanti come Milano, Roma e Napoli, associazioni e onlus servono ormai oltre 2 milioni di pasti gratis ogni anno a persone di classi sociali molto differenti, e sempre più spesso anche a lavoratori che, pur avendo un'occupazione, non riescono a guadagnare abbastanza per mantenersi;
   nelle principali città italiane, la fame è ormai un problema giornaliero per migliaia di persone: a Milano, l'Opera San Francesco, ente gestito dai frati cappuccini e mensa più grande del capoluogo lombardo, nel 2014 ha sfornato oltre 869mila pasti caldi; a Roma i dati del comune parlano di 627.890 utenti annui per quanto riguarda le mense sociali e 86.070 pasti a domicilio: la mensa di via Dandolo, gestita dalla comunità di Sant'Egidio, ha visto aumentare le richieste con 2.807 nuove iscrizioni nel 2014 tra cui 417 di italiani; a Napoli, vi sono 10 mense, per una media di 1.500 pasti erogati al giorno;
   secondo alcuni dati rielaborati dalla Coldiretti, nel 2012 in Italia le persone che hanno beneficiato dei servizi mensa sono state oltre 300mila, mentre quasi 3,8 milioni hanno usufruito dei pacchi alimentari distribuiti dagli enti di assistenza;
   il professore di sociologia all'università Cattolica di Milano, Giancarlo Rovati spiega che bisogna «uscire dallo stereotipo in base al quale il frequentante tipo è un anziano senza fissa dimora. In realtà a servirsi delle mense e di altri servizi sono adulti anche di età molto giovane, in età da lavoro. Molti fanno parte di quella categoria dei cosiddetti working poor, cioè i lavoratori poveri, quelli che hanno un lavoro saltuario o una retribuzione insufficiente. C’è da sottolineare il fatto che per il bisogno alimentare è più facile trovare aiuti: così chi chiede un pasto alle mense per indigenti è anche chi ha una propria abitazione, un lavoro e una famiglia e attraverso l'aiuto alimentare può destinare le proprie scarse risorse ad altro»;
   i frequentatori delle mense stanno rapidamente cambiando: se prima si trattava principalmente di persone senza fissa dimora, o migranti, nell'ultimo biennio si nota un aumento degli anziani e delle nuove categorie sociali come i padri separati o le vittime del gioco d'azzardo. Tra l'altro, cominciano ad affacciarsi anche membri di quelle che erano le cosiddette categorie benestanti, come promotori finanziari e qualche avvocato;
   Giancamillo Trani, vicedirettore (laico) della Caritas diocesana di Napoli, racconta che «Una volta a una delle nostre porte ha bussato un ricercatore universitario. Oltre che un pasto, ci ha chiesto anche un computer per continuare a lavorare su un progetto», a conferma che la crisi economica ha colpito in maniera trasversale tutte le fasce della popolazione;
   l'Eurostat ha calcolato che in Europa nel 2013 quasi il 25 per cento della popolazione della Unione europea equivalente a 122,6 milioni di persone, era a rischio povertà ed esclusione sociale; il 9,6 per cento della popolazione europea, secondo gli ultimi dati dell'istituto, è in condizioni di deprivazione, e tra i parametri considerati ci sono anche l'impossibilità di riuscire a fare un pasto con carne, pesce, pollo o equivalenti vegetariani almeno una volta ogni due giorni;
   in 22 Paesi europei, 3,5 milioni di persone ricevono aiuti alimentari dai programmi di assistenza della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e secondo la European federation of food banks, nel 2013 sono state quasi 6 milioni le persone aiutate;
   tra i Paesi più in difficoltà, il rapporto segnala la Spagna, «dove sono 1,2 milioni le persone che hanno ricevuto aiuti alimentari nel 2012, più del doppio rispetto al 2009» e dove la comunità di Sant'Egidio, a causa della grande richiesta, è stata costretta ad aprire una mensa;
   in Grecia la situazione è drammatica, con un 55 per cento di famiglie impoverite che ha dichiarato di «non essere in grado di coprire le spese per il cibo necessario alla propria famiglia», come segnalato da un recente rapporto della Caritas;
   anche in Gran Bretagna, «il crescente bisogno di cibo» ha obbligato la Croce Rossa locale, per la prima volta dalla seconda guerra mondiale, a scendere di nuovo in campo nella distribuzione alimentare –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non intendano attivarsi per combattere il trend in rapida crescita della carenza alimentare nel nostro Paese, nonché organizzare programmi di sostegno per i ben 4 milioni di persone che già versano in condizioni di povertà così grave da non potersi alimentare adeguatamente, con particolare attenzione per i minori coinvolti in queste situazioni di grave indigenza. (4-09122)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto alimentare

poverta'

lavoratore povero