ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09097

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 423 del 08/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 07/05/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/05/2015
PIRAS MICHELE SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/05/2015
QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/05/2015
MELILLA GIANNI SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/05/2015
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/05/2015
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/05/2015
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/05/2015
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/05/2015
DURANTI DONATELLA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/05/2015
BORDO FRANCO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/05/2015
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/05/2015
KRONBICHLER FLORIAN SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 07/05/2015
MARCHETTI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 07/05/2015
AGOSTINI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 07/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 07/05/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09097
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Venerdì 8 maggio 2015, seduta n. 423

   RICCIATTI, ZARATTI, PIRAS, QUARANTA, MELILLA, FERRARA, SCOTTO, FRATOIANNI, SANNICANDRO, DURANTI, FRANCO BORDO, PELLEGRINO, KRONBICHLER, MARCHETTI e LUCIANO AGOSTINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il dossier «Liberi dall'Amianto», realizzato dall'associazione Legambiente e diffuso a partire dal 28 marzo 2015 (Giornata mondiale delle vittime dell'amianto), mette in evidenza come a 23 anni dalla messa al bando dell'amianto in Italia, «ancora oggi si trova in buona parte diffuso, sotto varie forme, su tutto il territorio nazionale. Le stime fornite dagli studi del CNR-Inail, anche se destinate purtroppo ad aumentare, parlano di ben 32 milioni di tonnellate presenti in Italia»;
   una presenza così diffusa di amianto sul territorio si traduce in un altissimo rischio per la salute dei cittadini;
   il ReNaM (il Registro nazionale mesotelioma, redatto e coordinato dall'Inail) certifica che in Italia sono circa quattromila ogni anno le morti legate a patologie asbesto correlate;
   a fronte di tali criticità, e nonostante il lungo lasso di tempo trascorso dalla entrata in vigore della legge 257 del 1992, che ha stabilito la cessazione dell'impiego dell'amianto a causa della sua pericolosità, gli interventi di bonifica sono ancora molto indietro rispetto agli obiettivi prefissati;
   il report di Legambiente riporta la stima dei tempi di bonifica agli attuali ritmi, che si aggirerebbero attorno agli 85 anni per arrivare ad «un'azione di risanamento-dalla pericolosa fibra»;
   nel 2013 i Ministeri della salute, del lavoro e delle politiche sociali e dell'ambiente della tutela del territorio e del mare hanno approvato il Piano nazionale amianto, allo scopo di rafforzare i controlli e l'individuazione delle situazioni a rischio, di attivare gli interventi di messa in sicurezza e bonifica dei siti, nonché la promozione di ricerche e tecniche per lo smaltimento e la bonifica dei siti individuati;
   dal Piano emerge come solo per la messa in sicurezza dei siti ricadenti nella categoria di rischio a maggior rilevanza sociale e ambientale, come scuole e ospedali (cosiddetto classe I, al momento della redazione del Piano ne erano stati individuati 380), servirebbero alcune decine di milioni di euro;
   nel Piano vengono indicate diverse azioni da intraprendere, tra le quali a mero titolo esemplificativo, si citano: il reperimento delle risorse finanziarie, che «può essere coadiuvato da interventi di defiscalizzazione delle attività di bonifica», come il sistema di incentivazione per la sostituzione delle coperture in amianto con pannelli fotovoltaici; «l'esclusione dei fondi destinati alla bonifica dell'amianto dal “Patto di Stabilità”», la «definizione di un “Prezziario Ufficiale” calmierato delle opere di bonifica, anche al fine di ottemperare ad un criterio di uniformità su tutto il territorio nazionale»; la «Micro raccolta»; «già adottata in numerosi Comuni e Province attraverso le aziende municipalizzate per la raccolta dei rifiuti Solidi Urbani (Comunali o consortili)», e altro;
   a causa della mancanza di fondi, tuttavia, il Piano risulta essere ancora fermo in Conferenza Stato regioni, dove attende di essere discusso e attuato –:
   se i Ministri interrogati siano in grado, per quanto di rispettiva competenza, di fornire un bilancio delle attività del piano intraprese sino ad oggi;
   quali misure, nell'ambito delle proprie competenze, intendano adottare per rendere pienamente operativo il piano nazionale amianto. (4-09097)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

amianto

sostanza pericolosa