ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09096

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 423 del 08/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 07/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 07/05/2015
Stato iter:
16/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/12/2015
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/12/2015

CONCLUSO IL 16/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09096
presentato da
SCOTTO Arturo
testo di
Venerdì 8 maggio 2015, seduta n. 423

   SCOTTO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   negli scorsi mesi il muro di contenimento del parco di Capodimonte a Napoli, nella parte di via Miano immediatamente adiacenti all'incrocio denominato «regresso di Capodimonte», è stato dissestato dall'azione di erosione che le forti acque di pioggia hanno esercitato sui terreni circostanti;
   del parco di Capodimonte è titolare la soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per Napoli e Provincia;
   la protezione civile ha dunque intimato alla soprintendenza di porre con somma urgenza in essere i lavori necessari a presidiare la pubblica incolumità;
   in una riunione tenutasi sull'argomento il 5 marzo 2015, con la partecipazione di tutti i soggetti aventi causa (tra cui i tecnici del comune di Napoli e quelli della soprintendenza) si è concordato che la soprintendenza avrebbe inviato agli uffici competenti le soluzioni tecniche progettuali previsionali e definitive corredate dei crono programmi e delle fasi di cantiere dai quali potranno evincersi con puntualità i tempi di completamento dell'intervento con l'eliminazione degli elementi previsionali previsti (elementi di calcestruzzo posti in aderenza al muro di contenimento);
   la soprintendenza non mai adempiuto a ciò, mai presentando ad oggi il progetto per la definitiva messa in sicurezza dell'area in questione o il cronoprogramma dei relativi lavori;
   non sembrano chiare le risorse finanziare da destinare a detta opera di risanamento;
   il dissesto si è verificato nelle immediate adiacenze dell'incrocio stradale denominato «regresso di Capodimonte», importante nodo nevralgico per la mobilità dei veicoli che quotidianamente lo percorrono, diretti ovvero provenienti ai e dai diversi ospedali ubicati nelle vicinanze;
   la provvisoria soluzione rappresentata dalla installazione di presidi di cemento armato (barbacani che hanno invaso il marciapiede e parte della carreggiata stradale) pregiudica, tra l'altro, la possibilità per i cittadini di arrivare in tempi rapidi ai nosocomi sopra descritti;
   a tutt'oggi non esistono certezze né in merito al progetto definitivo di sistemazione della zona né al suo finanziamento da parte dei soggetti aventi causa –:
   quali iniziative intenda porre in essere, anche attraverso la soprintendenza, per definire compiutamente la gravissima situazione esposta in premessa e vissuta, allo stato, con enorme sofferenza dalla popolazione locale. (4-09096)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 16 dicembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 537
4-09096
presentata da
SCOTTO Arturo

  Risposta. — Nell'interrogazione in esame l'interrogante, con riferimento al dissesto del muro di contenimento del Parco di Capodimonte, nella parte di via Miano immediatamente adiacente all'incrocio denominato «regresso di Capodimonte», provocato «dall'azione di erosione che le forti acque di pioggia hanno esercitato sui terreni circostanti» e al conseguente grave pregiudizio che tale dissesto arreca alla mobilità della zona, chiede di conoscere quali iniziative si intenda porre in essere per rimediare a tale situazione, che causa gravi disagi alla cittadinanza.
  Il segretariato regionale per la Campania ha riferito che l'evento richiamato dall'interrogante è consistito in uno smottamento, avvenuto il 13 febbraio 2015, che ha interessato il versante della collina di Capodimonte prospiciente su via Miano – tratto via Colli Aminei – arrecando danni al solo corpo di fabbrica della centrale termica del museo di Capodimonte; il danneggiamento era quello tipico del dilavamento del terreno, dovuto a perdite idriche, di cui però non è stato possibile stabilire con certezza durata ed entità.
  Si tratta di un'area che è pertinenza del museo di Capodimonte, struttura museale già appartenente alla ex soprintendenza speciale per il polo museale di Napoli e la Reggia di Caserta ed ora dotata di autonomia speciale ed elevata a ufficio di livello dirigenziale generale dall'articolo 30, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 agosto 2014, n. 171 (Regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo).
  Nelle more della nomina dei dirigenti e degli organi di gestione del nuovo organismo museale, l'amministrazione del museo e del parco di Capodimonte è stata curata dal segretariato regionale che ha relazionato quanto segue.
  Per la messa in sicurezza dell'area si è in primo luogo cercato di determinare l'entità del danno negli strati sottostanti, dal momento che il dissesto poteva estendersi fino alla creazione di cavità nel sottosuolo, anche se, vista la morfologia del sito, tale eventualità era apparsa poco probabile.
  A seguito del dissesto, gli uffici della protezione civile del comune di Napoli e del comando provinciale dei Vigili del fuoco hanno provveduto alla chiusura del tratto di strada interessato dall'evento franoso, vietando l'accesso sia agli automezzi che alle persone; tale situazione ha provocato notevole disagio per la cittadinanza, in quanto ha determinato la completa chiusura della principale strada di collegamento tra il centro città e l'area dei Colli Aminei e il quartiere Miano, due zone molto popolose della città di Napoli.
  Su richiesta dell'ex soprintendenza speciale per il polo museale di Napoli e la Reggia di Caserta, è stata attivata l'impresa Lande s.r.l., già presente sui luoghi in quanto affidataria della manutenzione del verde del parco di Capodimonte.
  L'impresa ha effettuato le prime operazioni di transennamento dell'area del parco interessata dal franamento, ha inoltre provveduto a posare in opera le tirantature provvisionali in acciaio che hanno connesso il fabbricato in cedimento, posto sulla sommità del crinale, al retrostante corpo di fabbrica. Successivamente la medesima impresa ha effettuato i primi interventi di messa in sicurezza delle alberature coinvolte nel dissesto del pendio.
  Concluse dette operazioni il 15 febbraio 2015, i tecnici della Soprintendenza speciale hanno potuto certificare il cessato pericolo relativamente alla metà della carreggiata stradale sottostante, quella più distante dal muro di cinta del parco di Capodimonte.
  Successivamente, quanto realizzato è stato integrato con ulteriori opere provvisionali, costituite da contrafforti scalettati di calcestruzzo, realizzati in blocchi modulari. Tale intervento si è reso indispensabile, a causa della instabilità del pendio interessato dallo scoscendimento sommitale. La realizzazione di presidi gravitazionali al piede in scivolamento, ottenuti con la rapida esecuzione di contrafforti (completamente reversibili e opportunamente «giuntati» al muro di cinta del parco di Capodimonte) ha incrementato in maniera significativa, rapida e sicura per gli operatori, le condizioni di sicurezza del versante collinare.
  Ad opere eseguite si è, quindi, provveduto ad informare le autorità competenti circa la possibilità di autorizzare la completa apertura della strada sottostante il pendio, provvisoriamente stabilizzato, a meno dell'ingombro dei contrafforti di cui innanzi.
  È evidente, comunque, che si debba provvedere ad attuare un programma di opere definitive per mettere stabilmente in sicurezza il versante interessato dall'evento franoso e consentire di «smontare» i contrafforti.
  A tal fine il museo di Capodimonte ha predisposto una proposta di intervento per la messa in sicurezza della cinta muraria, per un importo pari a 600.000 euro, per il triennio 2016-2018, da finanziare nell'ambito del programma triennale del fondo per la tutela del patrimonio culturale, fondo istituito dall'articolo 1, comma 9, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato. Legge di stabilità 2015).

La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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