ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09054

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 421 del 05/05/2015
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/05/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/05/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09054
presentato da
GIORDANO Silvia
testo di
Martedì 5 maggio 2015, seduta n. 421

   SILVIA GIORDANO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152, recepisce la direttiva comunitaria 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane, che costituisce in quest'ambito la norma di riferimento per gli Stati membri della Unione europea; il decreto prevede lo sviluppo di attività di monitoraggio per la quantificazione del danno ambientale esercitato dall'uomo e offre le basi per la ricerca di sistemi di depurazione «appropriati» in base a specifici obiettivi di qualità delle acque naturali;
   il decreto ministeriale del 18 settembre 2002, n. 198 «Modalità di attuazione sullo stato di qualità delle acque, ai sensi dell'articolo 3, comma 7, del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152», prevede che vengano trasmessi ad APAT (ora ISPRA) dalle regioni e province autonome i dati conoscitivi, le informazioni e relazioni sullo stato di qualità delle acque, secondo le modalità e gli standard informativi specificati dal decreto entro e non oltre le scadenze temporali previste dal decreto;
   in particolare, le informazioni relative alle pressioni riguardano i settori 2 (disciplina degli scarichi) e 3 del decreto (protezione delle acque dall'inquinamento da nitrati provenienti da fonti agricole);
   l'articolo 75, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, prevede che le regioni assicurino la più ampia divulgazione delle informazioni sullo stato di qualità delle acque e trasmettano al dipartimento tutela delle acque interne e marine dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (ora ISPRA). Il dipartimento tutela delle acque interne e marine dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (APAT) elabora a livello nazionale, nell'ambito del sistema informativo nazionale dell'ambiente (SINA), le informazioni ricevute e le trasmette ai Ministeri interessati e al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, anche per l'invio alla Commissione europea;
   attualmente, nell'area del Cilento, un monitoraggio dello scarico di acque reflue in diversi comuni tra i quali Casalbuono (SA), Auletta (SA), Teggiano (SA), Padula (SA), Sassano (SA) e Sala Consilina (SA) sembra aver evidenziato la totale inadeguatezza delle infrastrutture preposte allo smaltimento degli scarichi urbani e industriali. Molti depuratori di questo esteso agglomerato urbano pare siano malfunzionanti ed alcuni versano in totale stato di abbandono, permettendo di fatto l'inquinamento delle aree circostanti e lo scarico di fanghi e acque non trattate nel bacino idrografico del fiume Tanagro-Sele, rientrante nell'omonima area naturale protetta riconosciuta dalla regione Campania nel 1993 –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della vicenda descritta in premessa;
   se la regione Campania abbia fornito i dati conoscitivi, le informazioni e relazioni sullo stato di qualità delle acque del bacino idrografico del fiume Tanagro-Sele.
(4-09054)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento idrico

lotta contro l'inquinamento

idrologia