ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09015

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 419 del 30/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: BURTONE GIOVANNI MARIO SALVINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30/04/2015
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 15/05/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 14/10/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09015
presentato da
BURTONE Giovanni Mario Salvino
testo di
Giovedì 30 aprile 2015, seduta n. 419

   BURTONE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   l'agenzia di distribuzione «Toscano Gaetano sas di Sergio Toscano & C.» ha deciso di interrompere, a partire dal 1o marzo 2015, la fornitura di giornali quotidiani e periodici in ben 23 comuni del messinese, e precisamente: Montagnareale, Librizzi, Montalbano Elicona, Castel Umberto, San Piero Patti, Raccuja, Sinagra, Ficarra, Naso, Ucria, Basicò, Tripi, San Fratello, Tortorici, Galati Mamertino, Meri, Tusa, Sant'Angelo di Brolo, Pettineo, Novara di Sicilia, Mistretta, Mazzarà Sant'Andrea e Furnari;
   a quanto risulta dall'interrogante, la Toscano sas opera in regime di monopolio di fatto, essendo l'unico distributore della zona di una pluralità di giornali quotidiani e periodici, quali, ad esempio, Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, la Repubblica, il Sole 24 Ore, La Sicilia, La Gazzetta del Sud, Quattroruote, Meridiani, Oggi, Visto, Di più, Diva e Donna, Tv mia, Max, Guerin Sportivo, Motosprint, Famiglia Cristiana, l'Espresso ed altri;
   gli edicolanti dei comuni interessati dalla «chiusura», pertanto non hanno di fatto la possibilità di rivolgersi ad altro distributore diverso dalla Toscano sas in quanto quest'ultima è «esclusivista» di zona per la distribuzione dei giornali quotidiani e periodici in via esemplificativa sopra elencati;
   questa situazione determina una chiara ed intuibile lesione ai princìpi fondamentali – di rango costituzionale e comunitario – della libertà di pensiero, del pluralismo e della «facile accessibilità» del beneinformazione, oltre che enormi pregiudizi patrimoniali e non patrimoniali a carico dei rivenditori stessi, costretti a cessare la propria attività, con conseguenti preoccupanti risvolti occupazionali per l'intera comunità;
    la popolazione intera vede irrimediabilmente leso il proprio diritto costituzionale all'informazione. Popolazione – è bene precisarlo – «montana» e formata in gran parte da persone anziane, non in grado di accedere al «bene» informazione mediante canali alternativi, primo tra tutti il web;
   la motivazione addotta dal distributore a sostegno della sua decisione di interrompere le forniture, ossia l'assunta antieconomicità del punto vendita, è secondo l'interrogante non condivisibili, considerato che la regione siciliana – proprio al fine di garantire su tutto il territorio il servizio di distribuzione dei giornali quotidiani e periodici – all'articolo 30-bis della legge regionale n. 32 del 2000, introdotto dall'articolo 4 della legge regionale n. 9 del 2009, ha previsto un contributo regionale a favore delle imprese di distribuzione della stampa al fine di incentivare la diffusione delle opere editoriali nell'intero territorio regionale. Contributo pubblico che, in aperta deroga ai princìpi della libera concorrenza, si spiega solo considerando la circostanza che i giornali quotidiani e periodici non sono meri prodotti commerciali, ma beni la cui destinazione è «funzionalizzata» al perseguimento di interessi pubblici –:
   di quali elementi disponga il Governo in merito a quanto esposto in premessa e se intenda assumere iniziative di competenza, anche normative, per garantire e promuovere il diritto costituzionale al pluralismo informativo, con particolare riguardo alle aree montane o che si trovano in situazione territoriale e sociale svantaggiata, evitando così casi come quello descritto che producono oltre tutto conseguenze economiche e sociali che danneggiano la categoria degli edicolanti, con pregiudizi occupazionali gravi, in un territorio già pesantemente toccato dalla crisi. (4-09015)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

distribuzione commerciale

situazione sociale

aiuto regionale