ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08972

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 417 del 28/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: RIZZO GIANLUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2015
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2015
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 28/04/2015
Stato iter:
31/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/07/2015
PINOTTI ROBERTA MINISTRO - (DIFESA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 31/07/2015

CONCLUSO IL 31/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08972
presentato da
RIZZO Gianluca
testo di
Martedì 28 aprile 2015, seduta n. 417

   RIZZO, BASILIO, FRUSONE e CORDA. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   le unità navali e sottomarine delle forze armate dovrebbero essere dotate di sistemi di potabilizzazione e gradevolizzazione dell'acqua dolce necessari al fabbisogno degli equipaggi impegnati nelle operazioni in mare, conformemente a quanto previsto dal decreto legislativo n. 31 del 2001 e successive modifiche ed integrazioni «Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano»;
   così come previsto dal decreto legislativo n. 31 del 2001, dovrebbero essere eseguiti controlli periodici di routine, con cadenza massima semestrale, dell'acqua erogata per uso umano, dando mandato ai laboratori militari certificati di accertarne il rispetto dei parametri microbiologici e della presenza di cloro residuo nel prezioso liquido;
   dovrebbero anche essere garantiti puntuali controlli sull'efficienza degli impianti stessi atti a garantire il personale imbarcato sul perfetto funzionamento degli stessi così come dichiarato dall'ex Sottosegretario alla difesa, Milone, rispondendo ad una interrogazione parlamentare nella precedente legislatura;
   in passato è accaduto di un caso di inquinamento batteriologico da legionella su nave Bergamini e di un caso di non gradevolezza dell'acqua su nave Duilio, così come riportato da organi di stampa;
   il decreto legislativo n. 31 del 2001, non obbliga l'ente preposto ad effettuare verifiche di routine sui parametri trialometani, idrocarburi e batteriologici dell'acqua erogata ai punti di prelievo. Dovrebbero, comunque, essere previsti controlli totali in occasione di manutenzione o lavori straordinari sulle unità navali e sottomarine, partenza o rientro da lunghe navigazione, lunghi periodi di inattività dell'impianto o su richiesta al comando di appartenenza, sempre secondo quanto dichiarato all'epoca dal Sottosegretario Milone;
   è notizia di questi giorni della presa d'atto da parte del comando della squadra navale (CINCNAV) della impossibilità nella base di La Spezia di idonee attrezzature di laboratorio per effettuare le analisi chimiche a verifica della conformità delle acque di bordo ed assicura, a seguito di specifica richiesta presentata da Nave Elettra, la copertura finanziaria per l'esecuzione delle analisi presso laboratori esterni come riportato su un articolo apparso sul sito www.notizie.radicali.it il 27 marzo 2015 –:
   se il Ministro sia a conoscenza di quanto avvenuto presso la base di La Spezia e se corrisponda al vero la notizia apparsa sui media;
   se non intenda verificare lo stato di funzionamento degli impianti di potabilizzazione e gradevolizzazione dell'acqua dolce installati su tutte le unità navali delle forze armate italiane;
   se non intenda verificare se sussistano eventuali gravi violazioni in capo ai datori di lavoro in merito ai rischi a cui è stato sottoposto il personale militare imbarcato sui mezzi navali della difesa fornendo ogni ulteriore elemento in materia. (4-08972)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 31 luglio 2015
nell'allegato B della seduta n. 473
4-08972
presentata da
RIZZO Gianluca

  Risposta. — A bordo delle unità navali della classe Orizzonte (ossia, Navi Duilio e Doria), della portaerei Cavour e delle Fregate europee multi missione (Fremm), sono installati impianti per la potabilizzazione dell'acqua marina e per la correzione, in automatico, dei valori del pH e del cloro libero attivo, qualora non rientrino nei valori di legge.
  Questi sistemi, in grado di controllare e di trattare sia l'acqua prodotta dai dissalatori di bordo che quella imbarcata dalla rete idrica di terra, svolgono anche la funzione cosiddetta di «gradevolizzazione» dell'acqua dolce che consente l'erogazione di acqua frizzante o liscia e alla temperatura desiderata, a scelta dell'utente.
  Gli impianti dispongono anche di un dispositivo di micro filtratura per purificare ulteriormente l'acqua già potabile e di un debatterizzatore a raggi ultra violetti-onde corte (UV-C) che, per il suo elevato potere germicida, è considerato uno dei migliori metodi per la disinfezione delle acque.
  Tutti gli impianti installati a bordo delle unità navali sono conformi al decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 «Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano» e provvisti delle necessarie certificazioni.
  L'acqua di bordo destinata al consumo umano viene regolarmente controllata, effettuando specifici esami di laboratorio, con periodicità semestrale, ma anche prima, nei casi in cui vengano eseguite manutenzioni sull'impianto di produzione, di stoccaggio e/o di distribuzione dell'acqua, ferma restando la facoltà del Comandante della nave di richiedere, in qualsiasi momento, un'analisi della potabilità.
  In ambito Forza armata, l'Alto comando in capo della squadra navale (Cincnav) – designato quale Ente certificatore internazionale – è competente per l'attuazione dei controlli e degli attestati di verifica, previsti dal regolamento sanitario internazionale per tutte le unità navali della Marina militare italiana che approdano nei porti esteri.
  Tali controlli – che mirano ad analizzare anche le qualità organolettiche e chimico-fisiche delle acque, con particolare attenzione ai rischi di eccessiva clorazione e demineralizzazione – sono gli stessi riconosciuti a livello internazionale e previsti per le navi adibite al trasporto commerciale e/o passeggeri.
  Tra l'altro, le unità navali che saranno impiegate fuori area per periodi prolungati, potranno disporre nei prossimi mesi di appositi kit (attualmente in fase di collaudo) per controlli più rapidi sulla qualità dell'acqua destinata al consumo umano.
  Con riferimento al «caso di inquinamento da legionella su nave Bergamini», come già chiarito in sede di risposta all'interrogazione presentata nel corso della XVI legislatura, cui fa riferimento l'interrogante, il problema è stato prontamente risolto dalla Società fincantieri e non ha comportato conseguenze per la salute del personale imbarcato.
  Per quanto concerne, invece, l'evento verificatosi su nave Duilio nel novembre 2011, si è trattato di un episodio del tutto occasionale, in alcun modo correlabile a presunti malfunzionamenti degli impianti che sono sottoposti a manutenzione periodica.
  È prevista, invece, la revisione globale degli impianti in occasione di grandi lavori di manutenzione o di trasformazione, partenza o rientro da lunghe navigazioni, dopo lunghi periodi di inattività dell'impianto, in caso di sospetto inquinamento o, comunque, ogni qual volta il comandante ne ravvisi la necessità.
  La manutenzione ordinaria degli impianti, a seconda del livello, viene assicurata dal personale di bordo, dagli stabilimenti di lavoro o da ditte private.
  Ovviamente, una eventuale sospensione di erogazione dell'acqua, nonché l'esecuzione di interventi di manutenzione sui sistemi viene tempestivamente comunicata a tutto il personale.
  Riguardo a «quanto avvenuto presso la base di La Spezia», si osserva, in linea generale, che presso le strutture sanitarie della Marina militare vengono effettuati solo i controlli batteriologici, mentre quelli chimico-fisici sono affidati a laboratori terzi convenzionati che dispongono delle strumentazioni idonee.
  Nel caso specifico di nave Elettra – cui Cincnav ha già assegnato i fondi necessari per effettuare le analisi presso laboratori esterni accreditati – si conferma che presso il laboratorio analisi del dipartimento militare di medicina legale (Dmml) di La Spezia non possono essere effettuate analisi chimico-fisiche dell'acqua, né verifiche dell'eventuale presenza del batterio legionella, in quanto non vi è la disponibilità di attrezzature idonee.
  Vengono eseguiti presso il citato laboratorio soltanto i controlli batteriologici che riguardano i parametri microbiologici/indicatori (carica batterica a 22o C e cloro residuo) e i campioni vengono prelevati da personale sanitario dell'ente/comando interessato che abbia frequentato uno specifico corso propedeutico presso lo stesso laboratorio.
  Quanto a «verificare lo stato di funzionamento degli impianti», le unità navali dotate di impianto di potabilizzazione e di gradevolizzazione rientrano tutte, indistintamente, nel piano di controlli sistematici stabiliti dall'Alto comando.
  Per quanto concerne, in ultimo, la sussistenza di «eventuali gravi violazioni», secondo quanto mi riferisce la Forza armata, i risultati dei controlli eseguiti per verificare la salubrità dell'acqua destinata al consumo umano non hanno evidenziato, ad oggi, criticità tali da compromettere lo stato di salute del personale imbarcato, la cui tutela è assolutamente prioritaria per la Difesa, tantomeno risultano siano stati notificati casi di malattie correlabili a fattori inquinanti dell'acqua.
  Si aggiunge, in proposito, che alcune patologie trasmissibili attraverso l'acqua, come nel caso di talune malattie infettive, qualora coinvolgano delle comunità, sono soggette a notifica obbligatoria, in ottemperanza alle vigenti disposizioni di legge in materia.
La Ministra della difesaRoberta Pinotti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

applicazione del diritto comunitario

inquinamento idrico

inquinamento organico