ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08965

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 417 del 28/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 28/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 28/04/2015
Stato iter:
22/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2015
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2015

CONCLUSO IL 22/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08965
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo di
Martedì 28 aprile 2015, seduta n. 417

   FEDRIGA. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   dopo aver dato notizia dei tagli apportati alle dotazioni di personale della polizia di Frontiera al Tarvisio, privati del 25 per cento degli organici per rafforzare i presidi aeroportuali lombardi, la stampa locale friulana pubblica reportage e testimonianze che avvalorano le perplessità manifestate anche dalla magistratura circa l'opportunità della scelta fatta;
   secondo una testimonianza, resa da un imprenditore di Porpetto e pubblicata il 27 aprile 2015 da Il Messaggero Veneto, non sarebbero infatti rari gli arrivi nelle prime ore del mattino di mezzi pesanti, che uscirebbero dall'autostrada al casello di zona, percorrerebbero meno di un chilometro di strada provinciale in direzione del Comune di San Giorgio di Nogaro, scaricando infine il loro carico umano nei pressi dell'area artigianale;
   stando alla medesima testimonianza, i clandestini arriverebbero a gruppetti di 5-6 persone ospitate nei cassoni sul retro dei camion – che sarebbero per lo più di apparente provenienza afghana, pakistana e siriana: circostanza che darebbe forza alle opinioni già espresse dal procuratore di Udine, Tito, secondo il quale Tarvisio sarebbe la porta d'accesso degli immigrati asiatici e mediorientali, che si radunerebbero in Ungheria e verrebbero poi convogliati verso il nostro Paese;
   sempre stando alla testimonianza dell'imprenditore di Porpetto, tutti gli extracomunitari scaricati dal mezzo pesante si incamminerebbero verso San Giorgio di Nogaro o altra destinazione, come fossero attesi da qualcuno, che poi permetterebbe loro di far perdere le tracce;
   nella stessa edizione del 27 aprile 2015, la medesima testata locale dà altresì notizia del fermo, avvenuto a Coccau, di altri sei clandestini di nazionalità afghana, condotti alla nostra frontiera da un autista rumeno, che è stato arrestato –:
   se alla luce di quanto la stampa sta documentando sul flusso di clandestini extracomunitari che entrano dal Tarvisio il Governo non ritenga di dover restituire ai presidi della Polizia di Frontiera gli organici appena sottrattigli;
   se il Governo non consideri inoltre opportuno rafforzare comunque tutti i presidi delle Forze dell'Ordine in Friuli-Venezia Giulia. (4-08965)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 22 dicembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 542
4-08965
presentata da
FEDRIGA Massimiliano

  Risposta. —   Il previsto aumento del traffico aereo presso gli scali lombardi di Milano-Linate, Varese-Malpensa e Bergamo-Orio al Serio, correlato all'evento Expo 2015, ha reso necessario predisporre – a suo tempo – una dettagliata pianificazione finalizzata a garantire idonei livelli di funzionalità nell'espletamento delle attività di controllo della frontiera e, segnatamente, per assicurare il rafforzamento dei necessari controlli documentali.
  Si è provveduto, quindi, nel mese di marzo 2015, ad approntare il dispositivo di rinforzo per le esigenze degli uffici Polizia di frontiera aerea operanti presso i citati scali lombardi.
  In tale ambito, a decorrere dal mese di aprile 2015, è stata disposta, tra l'altro, l'assegnazione ai predetti uffici di una congrua aliquota di personale specializzato, di cui 52 unità aggregate dalla IV zona Polizia di frontiera di Udine.
  Nei mesi successivi, grazie al mutato quadro esigenziale, l'aliquota di personale aggregato dalla citata IV zona è stata gradualmente ridotta fino ad azzerarsi.
  Si informa, inoltre, che da alcuni mesi la fascia di confine tra Italia e Austria è presidiata attraverso un dispositivo rinforzato di polizia che vede operare, presso il solo valico di Tarvisio, 60 appartenenti alla polizia di Stato.
  Uguale rafforzamento è stato disposto al confine italo-sloveno, con l'invio, presso la questura di Trieste, di un contingente aggiuntivo di 50 unità. Nello stesso capoluogo giuliano opera altresì l'Ufficio di Polizia di Frontiera marittima, che ha un organico pari a 66 unità.
  Sono in atto, inoltre, dal mese di maggio 2015, nell'ambito dell'accordo italo-austriaco, una serie di servizi congiunti di pattugliamento sulle principali tratte ferroviarie e stradali transfrontaliere.
  Ovviamente, qualora la situazione dovesse richiederlo, questo Ministero non esiterà a disporre un ulteriore potenziamento dei controlli nel rispetto delle previsioni del regolamento Schengen.

Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

testimonianza

migrante

veicolo industriale