ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08897

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 413 del 22/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 22/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/04/2015
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/04/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 15/05/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08897
presentato da
SCOTTO Arturo
testo di
Mercoledì 22 aprile 2015, seduta n. 413

   SCOTTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   in data 17 aprile 2015 il settimanale l'Espresso ha pubblicato un'inchiesta sul Ministro dell'intero intitolata «Gli Angeli di Angelino. La moglie, l'avvocato Gemma, i fratelli Clarizia: una rete compatta che fa capo al Ministro dell'interno. Tra incarichi pubblici, banche e cattedre universitarie, un intreccio di interessi da centinaia di migliaia di euro» a firma di Emiliano Fittipaldi;
   in particolare, secondo quanto riportato da «l'Espresso», l'avvocato Andrea Gemma, rappresenterebbe «la punta di punta di diamante di una rete di potere gigantesca, una lobby compatta e sconosciuta che ha nel ministro Angelino Alfano uno dei suoi cardini principali, e nei professionisti Renato e Angelo Clarizia due incursori fenomenali. Un gruppo i cui interessi spaziano da incarichi pubblici da centinaia di migliaia di euro a cattedre di importanti università, dal business delle curatele fallimentari alle poltrone di cda di partecipate come Eni. In un intreccio di rapporti professionali e amicali, di scambi e di favori, che coinvolgono non solo banchieri e avvocati, ma anche il ministro dell'Interno e sua moglie Tiziana Miceli»;
   in particolare, gli avvocati Andrea Gemma e Angelo Clarizia avrebbero da poco anche vinto (con un raggruppamento temporaneo d'impresa) l'importantissima gara per i servizi legali dell'Expo da 630 mila euro. Ma questo si tratterebbe solo l'ultimo di una lunga serie di risultati eccellenti. Dall'inchiesta condotta da l'Espresso, infatti, emerge che, l'Avvocato Angelo Clarizia avrebbe ottenuto consulenze legali pure per la Valtur, di cui l'avvocato Andrea Gemma era diventato commissario straordinario poco prima;
   inoltre, l'inchiesta de l'Espresso evidenzia che con lo studio di Angelo Clarizia avrebbe lavorato anche l'avvocato Tiziana Miceli: i due avvocati, fino al 2014 avrebbero infatti curato gli interessi di una società (la Serit) di cui l'avvocato Andrea Gemma è commissario straordinario;
   infine, l'inchiesta evidenzia, con riferimento ad una stretto congiunto del Ministro dell'interno, che «L'avvocato Miceli tiene a precisare che l'unica consulenza da lei svolta a favore di una pubblica amministrazione, ad oggi, è quella ricevuta dall'assessore alla Sanità della regione Sicilia nel 2003-2004», si legge in una richiesta di risarcimento danni mandata a l'Espresso tre anni fa. In realtà — come dimostrano alcune carte del Tar Sicilia – la moglie di Angelino ha difeso altri enti pubblici, come il comune di Casteltermini, un'azienda ospedaliera di Palermo, l'Istituto autonomo Case popolari di Palermo (guidato fino al 2001 dal forzista Diego Cammarata) e la provincia di Agrigento, incarico assegnatole nel 2006 quando il presidente era Vincenzo Fontana, attualmente deputato regionale in Sicilia dell'Ncd. Oggi la Miceli è titolare di uno studio romano poco conosciuto (la «RM Associati», con sede a Piazza Navona), che non ha un sito internet e non ama farsi pubblicità sul web. Nella RM, oltre a Tiziana, c’è un altro avvocato di Angelino, Fabio Roscioli. Dopo gli incarichi in Sicilia sembra che le cose stiano andando bene anche nella capitale: non solo nel 2010 Tiziana ha guadagnato 229 mila euro (la moglie del ministro dell'Interno ha dato il consenso per pubblicare la dichiarazione dei redditi solo quell'anno), «l'Espresso» ha scoperto che la Miceli tra fine 2014 e inizio 2015 s’è aggiudicata dalla Consap (la concessionaria dei servizi assicurativi pubblici controllata dal Ministero dell'economia) ben cinque consulenze nuove di zecca. Gli importi, si legge nelle determine firmate dall'amministratore delegato Mauro Masi (ex dg della Rai in quota berlusconiana) «saranno quantificati all'esito delle attività». Speriamo, per le casse pubbliche, non siano troppo alti»;
   l'inchiesta condotta dal settimanale l'Espresso mette, quindi, in evidenza una scia di consulenze pubbliche e incarichi che, pur non avendo rilievo di carattere giudiziario, sono idonee a compromettere l'immagine nazionale e internazionale dell'attuale Ministro dell'interno che, oltre ad essere segretario di un partito di Governo, non poteva non sapere che ogni tipo di rapporto che uno stretto congiunto poneva in essere con la pubblica amministrazione, anche se lecito, poteva essere viziato dalla propria posizione;
   si rileva, inoltre, che nella serata del 16 aprile 2015 il Ministro dell'interno ha voluto replicare alle anticipazioni pubblicate dalla stampa affermando che «Purtroppo L'Espresso insiste e ci ricasca: non appagato dalla recente condanna per diffamazione subita in Tribunale – dove mi è stato riconosciuto il danno subito – replica il disegno denigratorio nei confronti miei e di mia moglie. Come al solito, L'Espresso costruisce scenari mistificatori e suggestivi. Ancora una volta questo organo di disinformazione mirata si esercita nel tentativo vano, ma non per questo meno grave, di gettare discredito, e non soltanto sulla mia persona». «Ci rivedremo, mio malgrado, di fronte a un Tribunale che saprà individuare tra persone defunte date per vive, circostanze false, notizie irrilevanti, fatti comici, errori marchiani e astruse manipolazioni della realtà, tutti gli elementi del doloso e reiterato intento diffamatorio»;
   pur tuttavia si deve evidenziare che l'Espresso, prendendo atto della dichiarazione del Ministro Alfano, ha risposto evidenziando che il Ministro Alfano, tuttavia, non smentisce nessuna delle circostanze documentate descritte nell'inchiesta e che, nel frattempo, l'amministratore delegato della Consap, Mauro Masi, ha ammesso pubblicamente che Tiziana Miceli lavora per la società controllata dal Ministero dell'Economia dal 2011 –:
   se il Ministro non intenda chiarire pubblicamente e in modo puntuale la propria posizione e se il Presidente del Consiglio non intenda adottare ogni iniziativa di competenza per prevenire a tale risultato, posto che i fatti descritti dall'inchiesta condotta da l'Espresso, pur non avendo rilievo di carattere giudiziario, appaiono idonei a compromettere l'immagine nazionale e internazionale dell'attuale Ministro dell'interno;
   quanto sia l'ammontare complessivo dei compensi sino ad oggi erogati a vario titolo con risorse pubbliche nei confronti degli avvocati e dei professionisti citati dall'inchiesta. (4-08897)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

indennizzo

ente pubblico

giornale