ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08885

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 413 del 22/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 22/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 22/04/2015
Stato iter:
14/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/09/2015
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 14/09/2015

CONCLUSO IL 14/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08885
presentato da
CATANOSO Basilio
testo di
Mercoledì 22 aprile 2015, seduta n. 413

   CATANOSO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   come riporta il settimanale Panorama in un articolo di Stefano Zecchi, il curatore della prossima Biennale veneziana si sarebbe dedicato a far svolgere una manifestazione dedicata alla difesa dell'arte dalla grande finanza internazionale;
   innanzitutto, lascia perplessi la decisione di allestire, sempre al fine della difesa dell'arte dalla grande finanza internazionale, un'Arena nel padiglione centrale dei Giardini, dove leggere durante tutta la durata dell'esposizione, per sette mesi, ad ogni ora, «Il Capitale» di Marx e testi di Lenin, Stalin, Trotskij ed altri;
   alla lettura di questi «epigoni» della cultura e della filosofia, si accompagneranno musiche, recital e film di altri appassionati intellettuali, sempre comunisti;
   sempre nell'ottica della difesa dell'arte dalla grande finanza internazionale, il curatore della prossima Biennale di Venezia, Okwui Enwezorn, ha presentato artisti proveniente da ogni parte del mondo con l'intento di cancellare le periferie della cultura attraverso una concezione mondiale sta, senza confini, dell'arte, per sottrarla al capitalismo finanziario internazionale;
   tra gli artisti presenti nella «cittadella» a difesa della virtù anti-capitalistica si trova Oscar Murillo, artista assurto agli onori delle cronache di settore perché ha visto le proprie opere passare da valori «risibili» di poche migliaia di euro a quotazioni di centinaia di migliaia di euro in pochi anni;
   Oscar Murillo è rappresentato alla Biennale dal gallerista David Zwirner accusato da molti di aver creato un supermercato di lusso dell'arte;
   alla prossima Biennale altri tre artisti anti-capitalisti saranno rappresentati da David Zwirner: Adel Abdessemed, Chris Ofili e Isa Genzken;
   a giudizio dell'interrogante, ferma restando la libertà di espressione di ogni artista, v’è stata nella gestione della prossima Biennale di Venezia molta leggerezza e molta partigianeria;
   a giudizio di Stefano Zecchi e dell'interrogante, questi ricchi artisti anti-capitalisti e inneggianti al comunismo, a spese del contribuente però, non si capisce come abbiano potuto inserirsi nel parterre della Biennale –:
   quali iniziative ha intenzione di intraprendere il Ministro interrogato in merito alle vicende esposte in premessa.
(4-08885)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 14 settembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 481
4-08885
presentata da
CATANOSO Basilio

  Risposta. — Nell'atto di sindacato ispettivo in esame, l'interrogante, con riferimento alla 56a Esposizione internazionale di arte, organizzata dalla Biennale di Venezia, dal 9 maggio al 22 novembre 2015, e in particolare al programma dell'esposizione curato da Okwui Enwezor, manifesta perplessità sulla «decisione di allestire, sempre al fine della difesa dell'arte dalla grande finanza internazionale, un'Arena nel padiglione centrale dei Giardini, dove leggere durante tutta la durata dell'esposizione, per sette mesi, ad ogni ora, “Il Capitale” di Marx e testi di Lenin, Stalin, Trotskij ed altri»; pertanto, ritenendo che «ferma restando la libertà d'espressione di ogni artista, v’è stata nella gestione della prossima Biennale di Venezia molta leggerezza e molta partigianeria», chiede quali iniziative si intendano intraprendere in ordine alla vicenda.
  La «fondazione La Biennale di Venezia», di seguito denominata «Fondazione», ha personalità giuridica di diritto privato ed è disciplinata dal decreto legislativo 29 gennaio 1998, n. 19, concernente «Trasformazione dell'ente pubblico “La Biennale di Venezia” in persona giuridica privata denominata “Fondazione La Biennale di Venezia”, a norma dell'articolo 11, comma 1, lettera
b), della legge 15 marzo 1997, n. 59» e, per quanto non espressamente previsto dal decreto legislativo, dal codice civile e dalle disposizioni di attuazione del codice medesimo.
  La fondazione non persegue fini di lucro ed ha lo scopo, assicurando piena libertà di idee e di forme espressive, di promuovere a livello nazionale ed internazionale lo studio, la ricerca e la documentazione nel campo delle arti contemporanee mediante attività stabili di ricerca, nonché manifestazioni, sperimentazioni e progetti.
  La fondazione è dotata di uno statuto che ne specifica i compiti e la struttura operativa interna e che disciplina le modalità di organizzazione delle mostre o manifestazioni, delle attività di studio, di ricerca e sperimentazione, valorizzando la interdisciplinarietà tra le arti oggetto dei propri settori culturali, nel rispetto dei fini di cui sopra.
  La fondazione ha un settore permanente di ricerca e produzione culturale, rappresentato dall'archivio storico delle arti contemporanee (Asac), e dei settori finalizzati allo sviluppo dell'attività permanente di ricerca nel campo dell'architettura, delle arti visive, del cinema, della musica, della danza e del teatro, in coordinamento con l'Asac, nonché alla definizione ed organizzazione, con cadenza almeno biennale, delle manifestazioni di rilievo internazionale nel settore artistico di propria competenza.
  I direttori dei settori di attività culturali sono scelti dal consiglio d'amministrazione, tra personalità, anche straniere, particolarmente esperte nelle discipline relative alla progettazione e realizzazione dei programmi di attività dei settori di rispettiva competenza. Restano in carica per un periodo massimo di quattro anni e comunque per un periodo non superiore alla durata in carica del consiglio di amministrazione che li ha nominati. I direttori dei settori di attività culturali ricevono, per il rapporto di lavoro con la fondazione, un compenso stabilito dal consiglio di amministrazione con deliberazione soggetta ad approvazione da parte di questo Ministero.
  Okwui Enwezor è stato nominato direttore artistico del settore Arti visive della Biennale con delibera del consiglio d'amministrazione del 3 dicembre 2013 col compito di curare la preparazione e lo svolgimento delle attività del settore di propria competenza nell'ambito dei programmi approvati dal consiglio di amministrazione e delle risorse attribuite dal consiglio medesimo.
  Al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo spettano poteri di vigilanza sulla gestione della Fondazione e, in particolare, l'approvazione degli atti previsti dal decreto legislativo sopra richiamato, di natura prettamente gestionale, con esclusione delle scelte e degli indirizzi riguardanti l'organizzazione delle mostre o delle manifestazioni, nonché le attività stabili di studio, ricerca e sperimentazione, competenza esclusiva del consiglio di amministrazione.
  D'altra parte, l'interrogante non potrà non convenire che ogni interferenza – anche indiretta – del Ministero in ambiti che attengono prettamente alla produzione artistica potrebbe essere tacciata di lesione di un principio di libertà che poggia su un espresso fondamento costituzionale.

La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

finanze internazionali

arte

comunismo