ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08877

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 413 del 22/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: VARGIU PIERPAOLO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 22/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 22/04/2015
Stato iter:
11/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/03/2016
BIANCHI DORINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/03/2016

CONCLUSO IL 11/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08877
presentato da
VARGIU Pierpaolo
testo di
Mercoledì 22 aprile 2015, seduta n. 413

   VARGIU. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   il decreto legislativo n.367 del 29 giugno 1996 ha trasformato gli enti lirici in fondazioni di diritto privato, al fine di superare la precedente configurazione giuridica di ente pubblico che ne rendeva più difficile la dinamicità della gestione e, conseguentemente, la realizzazione degli obiettivi primari di promozione e diffusione dell'arte;
   tale trasformazione consente di integrare il finanziamento proveniente dal Fondo unico per lo spettacolo con quelli messi a disposizione dagli altri soci della Fondazione e da eventuali altri soci privati, valorizzando anche la capacità del management della Fondazione, sia nella propria proposizione di attività in equilibrio economico, che nella creazione di sinergie progettuali e di sviluppo con le attività turistiche, commerciali e di marketing territoriale del contesto di comunità in cui opera la Fondazione stessa;
   il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo mantiene attività di vigilanza e potere ispettivo sulle fondazioni, in particolare verificando che le fondazioni:
    operino secondo criteri di imprenditorialità e di efficienza, nel rispetto del vincolo di bilancio;
    siano rispettati i principi, i criteri di gestione e di coordinamento e i requisiti previsti in materia di qualifica delle fondazioni e in tema di ripartizione dei contributi statali. Tale attività si sostanzia anche attraverso l'esame da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo dei bilanci di previsione e consuntivi, trasmessi al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, entro dieci giorni dalla loro approvazione;
   nel caso in cui l'attività di vigilanza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo rilevasse gravi irregolarità nell'amministrazione o gravi violazioni delle disposizioni legislative, amministrative o statutarie che regolano l'attività della Fondazione, lo stesso Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (anche su proposta del Ministero dell'economia e delle finanze) può disporre lo scioglimento dell'organo di indirizzo della Fondazione;
   lo scioglimento può essere disposto anche nel caso in cui non sia assicurato il pareggio di bilancio, mentre deve essere comunque disposto quando i conti economici di due esercizi consecutivi chiudano con una perdita complessivamente superiore al 30 per cento del patrimonio disponibile ovvero siano ipotizzate analoghe perdite nei bilanci di previsione;
   qualora l'attività di ispezione e di vigilanza del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo disponesse lo scioglimento degli organi della Fondazione, verrebbe attivato un Commissariamento Straordinario pro tempore, che assomma i poteri dell'organo di indirizzo e dell'organo di gestione;
   l'articolo 11 della legge n.112 del 2013 (integrata dal disegno di legge n. 83 del 2014) prevede inoltre la possibilità di predisporre piani di risanamento e rilancio delle fondazioni lirico sinfoniche;
   la Fondazione ente lirico di Cagliari è una delle quattordici fondazioni riconosciute in Italia dal regolamento discendente dalla legge 100 del 29 giugno 2010;
   tale Fondazione riveste un ruolo fondamentale per la città di Cagliari e per l'intera Sardegna, non soltanto per la sua azione, che è insostituibile presidio di cultura artistica e musicale, ma anche perché rappresenta un'attività economica di straordinaria importanza: una vera e propria «industria ecocompatibile», con un bilancio di circa venti milioni di euro, che consente opportunità lavorative a circa trecento dipendenti;
   l'attività della Fondazione teatro lirico di Cagliari è stata infatti nel tempo volano di collaborazioni nel marketing e nell’incoming turistico con altre realtà italiane ed europee, ha contribuito all'utilizzo artistico ed economico degli spazi dell'Anfiteatro romano ed è stata di stimolo complessivo per la realizzazione dell'offerta urbana del parco della musica e per il suo futuro utilizzo per progetti organici allo sviluppo dell'intera città;
   la fondazione teatro Lirico di Cagliari appare oggi in gravissime difficoltà, con evidenti e prolungati contrasti all'interno dell'organo di indirizzo, che sono sfociati nella instabilità dell'assetto dell'organo di gestione, con conseguenti, incalcolabili danni nella programmazione dell'attività della Fondazione stessa;
   i problemi nella programmazione dell'attività sono stati contemporaneamente causa ed effetto dell'aggravarsi delle condizioni di sostenibilità economica dei bilanci, con gravi ritardi nell'approvazione del bilancio preventivo del 2014 (approvato soltanto alla fine dello stesso anno) e gravi incertezze sul bilancio del 2015;
   tali ritardi nella redazione dei bilanci portano all'incertezza sull'entità delle assegnazioni statali a valere sul Fondo dello spettacolo e pongono seri interrogativi sulla sostenibilità dell'attività della Fondazione a carico dei restanti soci;
   tali gravissime difficoltà stanno generando una situazione al limite del surreale: ad oggi, fine aprile 2015, non è stata ancora approvata da parte del comitato di indirizzo la programmazione 2015 proposta dall'organo di gestione, con danni irrimediabili sia alla quantità e alla qualità della programmazione stessa, che all'aspettativa di risorse dal Fondo che sono strettamente discendenti da tale parametro quali quantitativo;
   la preoccupazione dei dipendenti della fondazione Teatro Lirico di Cagliari è altissima perché sono messi a rischio gli stessi pagamenti degli stipendi, ma è ancora più alta la preoccupazione dell'intera comunità della città di Cagliari e della Sardegna che assiste impotente alla cronaca della morte annunciata di una attività fondamentale per il rilancio della cultura e dell'economia locale;
   il semplice riscontro dell'attenzione alla vicenda da parte dei media locali, che quasi quotidianamente denunciano l'insostenibilità della situazione, è sufficiente per capire la rilevanza che tale dramma sta assumendo per la collettività cagliaritana e sarda;
   l'azione dell'organo di indirizzo appare del tutto spaventata e frastornata, con tre sovraintendenti in tre anni, obbligati a gestire una continua situazione di emergenza, lontani dalle condizioni di equilibrio gestionale minime per redigere un programma pluriennale, adeguato alle reali esigenze della Fondazione e della città;
   l'ipotesi di risanamento commissariale della fondazione teatro lirico di Cagliari era stata avanzata nel novembre del 2013 dallo stesso sindaco del capoluogo, Massimo Zedda, a dimostrazione della piena percezione di una situazione difficilissima, che si è peraltro ulteriormente incancrenita e aggravata nel successivo anno e mezzo di incertezza progettuale assoluta –:
   quali siano i risultati dell'attività di vigilanza ed ispezione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nei confronti della complessiva attività della Fondazione Ente Lirico di Cagliari;
   quale sia l'esito delle azioni di verifica sui bilanci eventualmente condotte dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e dal Ministero dell'economia e delle finanze;
   se non sussistano le condizioni per l'immediato commissariamento dell'organo di indirizzo della fondazione.
(4-08877)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 11 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 588
4-08877
presentata da
VARGIU Pierpaolo

  Risposta. — Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo, indicato in oggetto, con il quale l'interrogante chiede, stante la situazione di perdurante difficoltà in cui si troverebbe la fondazione teatro lirico di Cagliari, quali siano i risultati dell'attività del Ministero nei confronti della complessiva attività della Fondazione, nonché se sussistano le condizioni di un commissariamento della fondazione stessa.
  Al riguardo, si comunica quanto segue, sulla base degli elementi forniti dalla competente direzione generale spettacolo.
  Occorre innanzi tutto far riferimento, oltre che alla natura e alle finalità rivestite dalle fondazioni lirico-sinfoniche, chiamate dalla legge ad operare con criteri di imprenditorialità ed efficienza, alle novità introdotte dal decreto ministeriale 3 febbraio 2014, recante nuovi criteri di ripartizione del fondo unico dello spettacolo, che stimolano i teatri a produrre maggiormente sia sul piano quantitativo sia sul piano della qualità dei programmi, circostanza che dovrebbe indurre gli amministratori a maggiore efficienza programmatoria. Ciò si attaglia particolarmente ad un ente che agisce in Sardegna quale maggiore produttore di servizio lirico e musicale.
  La peculiare situazione gestionale generata dal susseguirsi alla guida del teatro lirico di più amministratori è stata costantemente seguita dalla direzione generale spettacolo del Ministero in sede di vigilanza, non essendo stata ignorata la possibilità offerta dall'articolo 21 del decreto legislativo 29 giugno 1996, n. 367, di sciogliere l'organo deliberativo, ovvero il consiglio di amministrazione, e conseguentemente rimuovere il sovrintendente; la casistica elaborata nella effettiva prassi applicativa del citato strumento di legge non ha però consentito di riscontrare la fattispecie concreta nelle vicende cagliaritane. A ciò aggiungasi che la particolare attenzione posta dal legislatore sulle fondazioni in stato di crisi, così come tracciata dall'articolo 11 del decreto-legge n. 91 del 2013, non ha fatto riscontrare nella situazione di difficoltà in cui versa il teatro lirico la gravità dei requisiti delineati dall'articolo 11 stesso per far accedere l'ente al piano di risanamento.
  Vi è inoltre da evidenziare che lo stesso decreto-legge n. 91 ha innovato la
governance delle fondazioni lirico-sinfoniche, prescrivendo l'adozione di nuovi statuti e conseguentemente la costituzione di nuovi organi di gestione, quali il consiglio di indirizzo ed il sovrintendente come «unico organo di gestione nominato dal Ministro» su proposta del consiglio di indirizzo stesso, organo di controllo presieduto da un magistrato della Corte dei conti. È da tale riconfigurazione degli organi di gestione che si è originato, presso l'ente cagliaritano, un momento di passaggio di poteri che ha visto il subentrare del nuovo consiglio di indirizzo alla data del 22 dicembre 2014 e quindi in un momento di decisioni finali sul merito della programmazione. Tale organo ha poi proceduto alla nomina del nuovo sovrintendente previo esame di un congruo numero di candidati.
  La dialettica sviluppatasi all'interno dell'organo di indirizzo non è stata comunque tale da bloccare la programmazione del 2015, in quanto, prima della fine di aprile, sono state approvate e rimodulate sia la stagione concertistica che quella lirica e di balletto ed il preventivo artistico e finanziario per il 2015 è stato infine trasmesso al Ministero.
  In merito alle preoccupazioni avanzate dai dipendenti, esse si collegano alle innegabili indecisioni che hanno connotato l'inizio della programmazione 2015, con effettiva possibilità che un calo della medesima nel corso dell'anno potrebbe causare una flessione complessiva dei punteggi di produzione validi ai fini del calcolo del contributo 2016. Gli uffici del Ministero sono in attesa di conoscere le risultanze del bilancio consuntivo 2015, il quale sarà presentato entro il primo semestre dell'anno corrente.
  Quanto alla lamentata situazione di crisi, vero è che il bilancio dell'ente cagliaritano per il 2014 recava al conto economico una perdita di euro 5.357.910. Peraltro, essendo stati gli organi di amministrazione completamente rinnovati in omaggio alle ricordate nuove disposizioni in tema di
governance (il consiglio di indirizzo si era insediato, come detto, il 22 dicembre 2014 ed il sovrintendente, dottoressa Angela Spocci, era stato nominato il 5 febbraio 2015) non possono questi essere tenuti responsabili del deficit 2014, mentre ad essi spetta il compito di ristabilire l'equilibrio economico-patrimoniale. Va poi segnalato che, con successivo decreto ministeriale 18 settembre 2015, è stata disposta la revoca della dottoressa Angela Spocci e nominato dal Ministro, con decreto ministeriale 25 novembre 2015, il dottor Claudio Orazi quale sovrintendente.
  Infine si fa presente che la legge di stabilità per l'anno 2016, all'articolo 1, commi 355-358, ha poi esteso ad altri teatri d'opera la possibilità di raggiungere l'equilibrio strutturale del bilancio nel 2018, sia sotto il profilo patrimoniale sia economico finanziario, del conto economico, ed ha consentito anche alle Fondazioni che non versano nelle condizioni indicate nel comma 1 del citato articolo 11 del decreto-legge n. 91, tra i quali potenzialmente il lirico di Cagliari, di presentare un piano di risanamento per accedere al fondo di rotazione.
  Trattandosi del massimo ente culturale operante a Cagliari e in Sardegna, vi è una particolare attenzione dei media sulle vicende della fondazione, ma tale attenzione è determinata, come su esposto, non tanto da una situazione di squilibrio economico, in sé sanabile, quanto piuttosto dalla passata incertezza gestionale dovuta all'avvicendarsi di ben tre sovrintendenti in tre anni. E conclusivamente, il Ministero conferma la massima attenzione sulla funzionalità e il percorso di risanamento dell'importante istituzione culturale.

La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoDorina Bianchi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

produzione nazionale

turismo

mass media locali