ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08865

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 413 del 22/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: DI BATTISTA ALESSANDRO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 22/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 22/04/2015
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 22/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22/04/2015
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 30/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08865
presentato da
DI BATTISTA Alessandro
testo di
Mercoledì 22 aprile 2015, seduta n. 413

   DI BATTISTA, SIBILIA e COLONNESE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   dalle recenti inchieste della procura di Napoli — su presunte tangenti pagate per la metanizzazione dei comuni dell'isola di Ischia che hanno visto coinvolti la cooperativa CPL Concordia ed alcuni soggetti politici ed istituzionali – sono emersi alcuni aspetti sui quali si rendono necessari chiarimenti da parte del Governo;
   in particolare, da organi di stampa, gli interroganti hanno appreso come tra le intercettazioni non omissate — riportate nell'ordinanza del gip Amelia Primavera — siano emersi i nomi del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Luca Lotti, nonché del Presidente del Consiglio Renzi;
   le intercettazioni che riguardano Lotti e Renzi, il cui testo risulta in larga parte omissato, sono relative ad alcune telefonate con il generale della Guardia di finanza Michele Adinolfi, intercettato in quanto la procura di Napoli aveva aperto un'indagine nei suoi confronti ipotizzando che la Cpl Concordia si fosse rivolta a lui per far bonificare la sede dalle microspie;
   come riportato da organi di informazione, nella richiesta di proroga delle intercettazioni su Francesco Simone del 7 febbraio del 2014, si legge che: «L'attività di intercettazione in atto ha permesso di evidenziare la rete relazionale che Simone è riuscito a creare nel corso del tempo che gli è funzionale a perseguire in tutti i modi i propri interessi; a tal riguardo egli (Simone, ndr) riesce ad avere un canale preferenziale sia con il segretario del Pd Matteo Renzi sia con Luca Lotti e Dario Nardella»;
   gli stessi organi di informazione evidenziano come quel «canale preferenziale» sarebbe da individuare, per il Noe, nel generale Adinolfi, come sarebbe dimostrato da due vicende: il tentativo di Adinolfi di ottenere la nomina a comandante generale della Guardia di finanza al posto del generale Saverio Capolupo e «l'interessamento di Adinolfi per far incontrare il consigliere Fortunato con Nardella» allora vicesindaco di Firenze;
   sempre organi di stampa riportano, infatti, il testo di un provvedimento di proroga delle intercettazioni ambientali negli uffici della Cpl, nel quale si legge che: «Il monitoraggio della sua utenza consentiva di acquisire numerose ulteriori univoche risultanze dalle quali sembrano evincersi elementi piuttosto univoci dai, quali si desume una sistematica e piuttosto inquietante ingerenza dello stesso Adinolfi in scelte e vicende istituzionali ai più alti livelli. Al riguardo il tenore e il contenuto delle conversazioni e degli sms intervenuti tra Adinolfi e Lotti (strettissimo collaboratore dell'onorevole Renzi); il fatto che Adinolfi si sia recato alla vigilia della proposta di nomina del comandante generale della Finanza nella sede di un partito politico entrando dalla porta laterale e secondaria; la reazione che Adinolfi ha avuto alla proposta di proroga del generale Capolupo manifestando il proposito di non rassegnarsi così facilmente... contribuiscono a delineare uno scenario e un contesto di più soggetti che – in modo più o meno sistematico – tramano) per incidere sull'attività dell'autorità giudiziaria (è il caso della bonifica) e sulle nomine»;
   questi rapporti tra Adinolfi, il Presidente del Consiglio Renzi ed alcuni suoi uomini di fiducia (come il sottosegretario Lotti e Dario Nardella) sono, a parere degli interroganti, quantomeno inopportuni e sconvenienti alla luce del fatto che, fino a poche settimane fa, il generale Michele Adinolfi è stato comandante interregionale della Toscana e dell'Emilia Romagna e, quindi, ha coordinato le forze che, in teoria, dovrebbero indagare in relazione ad alcune denunce indirizzate nei confronti del Presidente del Consiglio Renzi;
   in particolare, si tratta di alcuni procedimenti che sono stati aperti in esito ad esposti alla Corte dei conti, ma anche altre denunce hanno riguardato l'attuale Presidente del Consiglio come, ad esempio, quella relativa alla casa in via Alfani n. 8 Firenze il cui affitto è stato pagato dall'amico Marco Carrai;
   a ciò si aggiunga che l'attuale Presidente del Consiglio Renzi utilizzava una scheda telefonica intestata alla Fondazione Open, già Fondazione Big Bang, ente privato che ha organizzato e finanziato la campagna politica dello stesso Matteo Renzi;
   anche tale aspetto merita un chiarimento laddove ancora non è dato sapere l'elenco completo dei nomi dei donatori che, dunque, hanno pagato indirettamente i costi di traffico telefonico di Matteo Renzi;
   per il 2013 i costi per la telefonia fissa e mobile della Fondazione Big Bang sono poi lievitati fino ad un importo annuale pari ad euro 78.000,00;
   per quanto risulta agli interroganti, per averlo appreso da organi di stampa, Renzi utilizza ancora oggi quell'utenza telefonica, nonostante, da oltre un anno, sia Presidente del Consiglio ed abbia a disposizione anche il dispositivo cellulare fornitogli dall'Aisi (Agenzia per le informazioni e sicurezza interna, l'ex Sisde);
   l'attuale normativa sulla privacy, in particolare con riferimento ai finanziamenti privati a scopo politico, non rispetta, a parere degli interroganti, i più elementari principi di trasparenza –:
   quali atti di propria competenza intendano adottare al fine di evitare che situazioni come quelle riportate in premessa abbiano a ripetersi, posto che agli interroganti paiono inopportuni i rapporti, intrattenuti dal generale della Guardia di finanza Michele Adinolfi con l'attuale Presidente del Consiglio dei ministri e con l'attuale Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Luca Lotti;
   se non ritengano di dover appurare, per quanto di competenza, l'attendibilità di quanto contenuto negli atti di indagine, richiamati in premessa, relativamente ad una «sistematica e piuttosto inquietante ingerenza dello stesso Adinolfi in scelte e vicende istituzionali ai più alti livelli»;
   se i Ministri non intendano adottare iniziative volte a modificare l'attuale normativa sulla privacy, nello specifico, per i finanziamenti privati a scopo politico, che non rispetta, ad avviso degli interroganti, i più elementari principi di trasparenza;
   se il Presidente del Consiglio dei ministri abbia contezza di quale sia stato il costo dell'utenza di telefonia mobile a lui in uso per la Fondazione Big Bang e per quale ragione non intenda utilizzare i dispositivi di telecomunicazione messi a disposizione dall'Aisi. (4-08865)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

Capo di governo

inchiesta giudiziaria

revisione della legge