ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08846

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 412 del 21/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: GALATI GIUSEPPE
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 21/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 21/04/2015
Stato iter:
22/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2017
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2017

CONCLUSO IL 22/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08846
presentato da
GALATI Giuseppe
testo di
Martedì 21 aprile 2015, seduta n. 412

   GALATI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   l'infrastruttura ferroviaria in Calabria si estende per circa 852 chilometri di linee, di cui 318 chilometro di linee fondamentali e 534 chilometri di linee complementari e comprende sia linee a scartamento normale, gestite interamente dalle società del gruppo Ferrovie dello Stato s.p.a. che a scartamento ridotto gestite dalle Ferrovie della Calabria S.r.l.;
   più in particolare le ferrovie calabresi sono costituite dalle due dorsali, tirrenica e jonica, tra le quali insistono le trasversali cosentina (Paola-Cosenza-Sibari) e catanzarese (Lamezia Terme-Catanzaro Lido) e rappresentano una via di collegamento intra/inter-territoriale di interesse strategico e di cruciale importanza sia sul piano della garanzia del diritto fondamentale alla mobilità dei cittadini, che per le esigenze di comunicazione interna della regione, nonché per consentire l'operatività delle attività economiche e commerciali operanti sul territorio;
   i servizi di trasporto pubblico rappresentano un set di strumenti essenziali e strumentali alle finalità, costituzionalmente demandate all'apparato statale della Repubblica, di rimozione delle disparità economiche e sociali tra i cittadini, ritenute ostative per la partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. La rete calabrese in alcune sue parti è inoltre di fondamentale interesse strategico sia nazionale che internazionale, perché costituisce parte dell'Asse ferroviario europeo «Ten-T 1» ed è essenziale per il trasporto proveniente dalla Sicilia o dal nord verso di essa;
   nonostante l'essenzialità e la strategicità del comparto infrastrutturale e dei trasporti, in specie per una regione nella quale il turismo rappresenta una delle voci più significative dell'economia territoriale e sulle quali possono essere innescate le principali opportunità di crescita e rilancio dello sviluppo economico regionale, lo stesso è stato negli ultimi anni soggetto a progressivo depotenziamento, non soltanto per effetto dei significativi tagli registrati nel settore ma soprattutto per le mancate opportunità di rafforzamento e rinvigorimento. Opportunità mancate che si configurano, a parere dell'interrogante, quali il risultato e la conseguenza evidente dell'assenza di una strategia politica integrata, diretta alla revisione complessiva del sistema infrastrutturale non soltanto sul piano dei collegamenti ferroviari ma più in generale per l'intero sistema di viabilità e comunicazione territoriale;
   ulteriore fonte di preoccupazione sono le recenti dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dall'Amministratore delegato di Trenitalia, nella misura in cui lo stesso rileva una situazione complessa per ciò che concerne la gestione dei contratti di servizio e le possibilità di investimento nelle regioni meridionali (con particolare riferimento alla Campania, Puglia e Calabria), costrette per scarsità di fondi a procedere a lineari tagli di servizi sul versante del trasporto ferroviario. Una situazione di forte complessità che interesserebbe tutte le regioni del Sud Italia e che determinerebbe forti inibizioni e limitazioni rispetto a possibili interventi migliorativi della qualità dei servizi sul territorio;
   l'interrogante rimarca che quanto riportato da Trenitalia rappresenta soltanto l'ultimo dato negativo ed allarmante sugli andamenti generali della situazione dei trasporti e sullo stato delle infrastrutture in Calabria, puntellata da continue situazioni di criticità e disagio del comparto in tutte le sue articolazioni, sia con riferimento alla rete ferroviaria che stradale/autostradale ed aeroportuale, tutte interessate da frequenti problematiche, a causa di crolli o cedimenti strutturali (ultimo e più clamoroso, il caso del crollo del Viadotto «Italia» lungo la Salerno-Reggio Calabria che ha comportato forti disagi per l'intera regione), piuttosto che di piani o previsioni di riduzione/ridimensionamento dei servizi saltuariamente riproposti dal Governo e verso i quali si rende necessaria ogni volta una forte azione di contrasto da parte dei rappresentanti territoriali a tutti i livelli;
   l'interrogante ritiene opportuno portare l'attenzione sulle ricadute pesantissime sull'economia regionale che può determinare la persistenza di una simile situazione di inadeguatezza del sistema infrastrutturale regionale, rispetto alle esigenze dei cittadini, dei lavoratori e degli imprenditori ed operatori economici, in specie con riferimento alle forti limitazioni che le carenze descritte comportano sul comparto turistico, il quale rappresenta una tra le principali opportunità di sviluppo e rilancio economico per la regione e per il Sud;
   da tutto ciò emerge l'inaccettabile fotografia di un'Italia letteralmente «a due velocità», ancora divisa e profondamente diversificata sul piano della qualità dei servizi di trasporto e della parità di trattamento dei cittadini in termini di livelli di qualità dei servizi essenziali. Un gap territoriale in progressivo incremento che rischia di acuire le già profonde disparità economiche e sociali tra Nord e Sud del Paese e che richiede particolare attenzione da parte del Governo anche per i rischi di tenuta socio-economica del sistema-Paese –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione di complessità nella gestione dei servizi di trasporto ferroviario in Calabria;
   quali interventi il Ministro interrogato ritenga di promuovere, nell'esercizio del proprio ruolo di pianificazione generale del comparto dei trasporti e della logistica, per favorire un potenziamento del sistema ferroviario regionale calabrese;
   se ed entro quali termini, il Ministro interrogato ritenga di poter procedere alla definizione di una strategia integrata diretta alla riqualificazione e potenziamento del sistema infrastrutturale calabrese, che versa attualmente in condizione di grave criticità. (4-08846)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 dicembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 903
4-08846
presentata da
GALATI Giuseppe

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta sulla base delle informazioni pervenute dalla direzione generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dalla società rete ferroviaria italiana (RFI) – gruppo ferrovie dello Stato italiane.
  La rete ferroviaria calabra di livello nazionale (rete RFT) è costituita da circa 852 chilometri di linee così classificate:

   37 per cento di linee fondamentali;

   63 per cento di linee complementari.

  Sono 113 le stazioni attive sul territorio in cui si effettua servizio viaggiatori.
  Dette linee, analogamente a tutte le altre della rete nazionale, sono attrezzate con tecnologia di protezione per la marcia in sicurezza del treno.
  Gli indici di densità di rete rispetto all'area servita e rispetto alla popolazione sono piuttosto elevati (se confrontati con quelli di altre regioni) e anche l'accessibilità globale della rete (calcolata come il numero di stazioni per l'area d'influenza di una stazione rapportata alla superficie della regione) è tra le più alte d'Italia.
  Le vere problematiche della rete della regionale calabra riguardano, quindi, non tanto la sua estensione e la sua accessibilità, ma, spesso, l'arretratezza tecnologica, la vetustà degli impianti (specie lungo la fascia ionica) e lo sviluppo di sinergie con le altre modalità di trasporto.
  È per questo che negli ultimi anni, grazie alla «cura del ferro» ed agli ingenti finanziamenti posti in campo dal Governo, si è intervenuto moltissimo sugli interventi di potenziamento e di velocizzazione, sui collegamenti con i porti, gli aeroporti e gli scali intermodali, fermo restando la priorità assoluta costituita dalla necessità di garantire la sicurezza delle persone e delle merci trasportate.
  La linea ferroviaria ionica, completata nel 1875, attendeva da anni una grande opera di ammodernamento finalizzata alla velocizzazione e al potenziamento di un'area del Paese in assoluta difficoltà in termini di collegamenti ed infrastrutture. Ad oggi, infatti, l'elettrificazione riguarda solo i tratti da Reggio Calabria a Melito Porto Salvo (RC) e da Sibari (CS) a Taranto, mentre restano il binario unico, le gallerie e i viadotti che caratterizzano tutto il tracciato realizzato nella prima fase post-unità d'Italia.
  In questa direzione e con l'obiettivo della velocizzazione e della contestuale messa in sicurezza della linea è stato sottoscritto il recente protocollo d'intesa tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la Regione Calabria e Rete Ferroviaria Italiana che prevede, in quattro anni di lavoro, con un investimento di oltre 450 milioni di euro interventi finalizzati a velocizzare la linea ferroviaria ionica attraverso il completamento dell'istituzione del rango di velocità «C» (Tema velocizzazione)
  Nel progetto sono previsti, inoltre, interventi diretti alla messa in sicurezza della linea (tema sicurezza) come l'eliminazione di alcuni passaggi a livello per migliorare gli standard prestazionali e qualitativi dei servizi di trasporto su ferro, il rinnovo degli scambi e dei binari, nei punti della rete in cui è necessario, il prolungamento di alcuni sottopassi e la costruzione di nuovi.
  I lavori sono iniziati a giugno nel tratto Catanzaro Lido e Sibari e si inseriscono nel sistema Catanzaro Lido-Lamezia che consentirà di connettere la linea ferroviaria ionica anche all'aeroporto di Lamezia dove dovrà arrivare la stazione (tema intermodalità).
  In generale, per quanto riguarda gli investimenti in ambito ferroviario, le nuove risorse allocate per gli interventi nella regione Calabria con il nuovo contratto di programma (CdP) – parte Investimenti 2017-2021 tra questo Ministero e Rete Ferroviaria Italiana – esaminato favorevolmente dal CIPE nella riunione dello scorso 7 agosto e attualmente in corso di approvazione – ammontano a circa 460 milioni di euro.
  In particolare, con 397 milioni di euro (di cui 307 a valere sui fondi FSC), è stato finanziato l'intervento di adeguamento e velocizzazione linea ferroviaria jonica – tratta Sibari-Melito Porto Salvo. Come detto, l'intervento consiste nella velocizzazione della linea ferroviaria Jonica che rientra nella competenza di Rete Ferroviaria Italiana, nella tratta Sibari-Melito P.S., attraverso l'istituzione del rango di velocità C, la soppressione o la protezione di alcuni Passaggi a livello presenti in punti particolarmente critici, il rinnovo con velocizzazione dei deviatoi (con particolare riguardo alle varie tratte: Rocca Imperiale/Sibari, Sibari/Corigliano, Corigliano/Crotone, Crotone/Cutro, Cutro/Catanzaro Lido, Catanzaro Lido/Locri, Locri/Melito P.S..), l'installazione di barriere antirumore nei punti di maggiore impatto sulle aree a più forte antropizzazione in conseguenza dell'aumento della velocità, il rinnovo di non meno di 280 chilometri di binario. Sono previsti, inoltre, i prolungamenti di alcuni sottopassi di stazione esistenti e la costruzion
e di nuovi, per rendere possibile l'effettuazione di movimenti contemporanei in alcune stazioni e facilitare l'accesso al mare, nei punti in cui maggiore è l'impatto dell'infrastruttura ferroviaria in termini di «cesoia» dei centri abitati, il ripristino del 4° binario della stazione di Melito P.S., la riqualificazione delle stazioni, il raddoppio in affiancamento, ove necessario, per assicurare lo sviluppo dell'offerta di trasporto, e l'elettrificazione, in coerenza con l'evoluzione del modello di offerta.
  Ulteriori 20 milioni di euro (che completano la copertura del costo complessivo pari a 60 milioni) sono destinati ad interventi di
upgrading e potenziamento tecnologico dell'itinerario Salerno-Reggio Calabria e linee afferenti. Il programma comprende interventi di upgrading tecnologico ed infrastrutturale dell'asse Battipaglia-Reggio Calabria per migliorare la regolarità della circolazione, ottimizzando lo sfruttamento della capacità e conseguire, in sinergia con altri interventi in corso, significativi recuperi sui tempi di percorrenza. Gli interventi prioritari riguardano la velocizzazione nelle tratte Campora-Lamezia-Rosarno e Lamezia-Catanzaro-Sibari.
  Le principali realizzazioni riguardano: modifiche agli impianti tecnologici, con
upgrade del sistema di distanziamento per implementazione del quinto codice sul blocco automatico a correnti codificate (BAcc da 4 a 5 codici) nella tratta Campora S. Giovanni-Lamezia T.-Rosarno); rettifica del tracciato di alcune curve ed interventi tecnologici per l'aumento della velocità di linea con rango P nella tratta Campora-Rosarno; istituzione rango C sulle tratte Sibari-Crotone-Catanzaro L. e Catanzaro L.-Lamezia T. C.le.
  Sono in corso i lavori sulle tratte Campora S. Giovanni-Lamezia T.-Rosarno, Sibari-Crotone-Catanzaro L. e Catanzaro L.-Lamezia T. C.le. È in corso la progettazione definitiva degli interventi sulla tratta Campora-Rosarno, incluso lo Studio di Impatto Ambientale richiesto dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
  Nuove risorse, per complessivi 50 milioni di euro, sono destinate agli interventi di Adeguamento prestazionale del corridoio TEN-T Scandinavia-Mediterraneo (porti Adriatico e Mezzogiorno). Tali risorse sono destinate alla realizzazione di opere prioritarie a completamento della prima fase del programma di adeguamento prestazionale merci, ed in particolare per l'adeguamento a modulo della linea Adriatica e per l'adeguamento a massa assiale, modulo e sagoma dell'itinerario tra Bari/Taranto e Gioia Tauro con tratta antenna verso la Basilicata. È stata avviata a realizzazione una 1ª fase di interventi di adeguamento a modulo del corridoio. Sono in fase di progettazione gli interventi di adeguamento delle sagome, che interesseranno prioritariamente le tratte tra Bari e Gioia Tauro.
  Nonostante i consistenti investimenti realizzati, l'attuale linea tirrenica ferroviaria soffre, però, della mancanza dell'alta velocità ferroviaria, una condizione che blocca gran parte del traffico passeggeri e rende più lunga la durata dei viaggi da e per la Calabria. In attesa di colmare anche questo
gap infrastrutturale, con il nuovo Cdp – parte Investimenti 2017-2021 tra questo Ministero e Rete Ferroviaria Italiana, sono stati stanziati 6 milioni di euro per realizzare lo studio di fattibilità di un progetto che consenta un tempo di percorrenza tra Roma e Reggio Calabria di circa tre ore e di sei ore da Milano.
  Le nuove risorse allocate con il nuovo CdP-I 2017-2021 si aggiungono a quelle già disponibili nell'Aggiornamento 2016 al CdP-I 2012-2016 che, per gli interventi in regione Calabria, assommano a oltre 1,2 miliardi di euro.
  I principali interventi ferroviari già finanziati nel precedente aggiornamento 2016 sono:

   interventi di adeguamento tecnologico e infrastrutturale per l'incremento delle prestazioni e dell'affidabilità della linea Battipaglia-Reggio Calabria (finanziamento di 230 milioni di euro per la completa realizzazione dell'intervento).

   Gli interventi, articolati in 14 sottoprogetti, interessano oltre la regione Calabria anche la Basilicata e la Campania. I sottoprogetti relativi alla Calabria sono 10, per un costo complessivo di 200 milioni di euro e consistono nell'omogeneizzazione dell'attrezzaggio tecnologico della linea, adeguamento a sagoma PC 45 di alcune gallerie, messa a modulo del PRG di alcune stazioni con velocizzazione degli itinerari, realizzazione di una nuova SSE a Vibo/Pizzo con annessa linea primaria di alimentazione, riclassamento a 150 kV della SSE di Sambiase e del posto di trasformazione AT di Feroleto, rifacimento galleria Coreca, tra Arnantea e Capora S.G., realizzazione di un nuovo ponte sul torrente Petrace fra le stazioni di Gioia Tauro e Palmi, realizzazione Apparato centrale computerizzato (ACC) e adeguamento del Piano regolatore generale (PRG) della stazione di Lamezia Terme, completamento del sistema di gestione centralizzata della circolazione dell'intero compartimento presso la sala circolazione di Reggio Calabria.
   Quasi tutti gli interventi sono già esercizio, mentre sono in realizzazione il PRG Gioia Tauro, la ricostruzione del ponte sul fiume Petrace, l'ACC e PRG Lamezia T. e interventi di completamento del Dirigente centrale operativo (DCO) unico di Reggio Calabria.
   Metaponto-Sibari-Paola (Bivio S. Antonello) (finanziamento di 155 milioni di euro per la «fase prioritaria»).
   Il progetto si inserisce nell'ambito degli interventi per il potenziamento del collegamento fra il porto Gioia Tauro ed il corridoio Scandinavia-Mediterraneo versante adriatico. Il progetto «Metaponto-Sibari-Bivio S. Antonello» prevede, come «fase prioritaria», la realizzazione delle opere suddivise in quattro lotti indipendenti:

    lotto 1): rinnovo linea trazione elettrica (TE). Potenziamento linea di contatto da 320 a 440 millimetri quadrati da Castiglione Cosentino a Trebisacce, con esclusione delle tratte interessate dalle varianti di tracciato e semplificazione impianti a Spezzano Albanese, Mongrassano e Montali;

    lotto 2): adeguamenti a Prg stazioni, con messa a modulo merci a 750 metri della stazione di Amendolara, velocizzazione itinerari a 60 chilometri orari, realizzazione sottopassaggio pedonale e marciapiede di servizio h55 e L=150/250 metri, semplificazione impianti, stazioni di Amendolara, Rocca Imperiale e San Marco Roggiano;

    lotto 3): interventi nelle località Cassano, Tarsia e Torano. Realizzazione di rettifiche di tracciato (circa 10,5 chilometri) per innalzamento velocità a 150 chilometri orari a Cassano, Torano e Tarsia con rifacimento della sede ferroviaria: corpo stradale, TE, armamento, opere di regimentazione idraulica, modifiche ed adeguamenti degli impianti di sicurezza e telecomunicazioni dell'intera tratta. Nuova travata metallica di 5 campate per complessivi 260 metri (sul torrente Esaro Grondo realizzata in corrispondenza delle rettifiche di tracciato previste nella zona di Tarsia). Soppressione PL di Torano con realizzazione di viabilità alternativa. Messa a modulo merci a 750 metri della stazione di Torano con realizzazione di sottopassaggio pedonale e marciapiede di servizio h55 e L=150/250 metri. Trasformazione di Tarsia in fermata con realizzazione marciapiede di servizio h55 e L=150/250 metri. Soppressione dell'Impianto di Cassano. Spostamento di due passaggi a livello a seguito degli interventi di rettifica curve;

    lotto 4) varianti di tracciato. Soppressione passaggi a livello e realizzazione di viabilità alternativa in prossimità della stazione di Acri con soppressione della stazione e rettifiche di tracciato per circa 3 chilometri per innalzamento velocità a 150 chilometri orari.

    Risultano completati i lavori dei Lotti 1 e 3 mentre sono in corso di ultimazione quelle dei lotti 2 e 4.
    Velocizzazione tirrenica sud, (finanziamento di 100 milioni di euro, completamente finanziati.
    Le opere in corso consistono nell’upgrade dei sistemi di segnalamento con tecnologie innovative sulle tratte Maratea-Scalea, modifiche Sistema controllo marcia treno (SCMT) sull'intera tratta Battipaglia-Reggio Calabria, inserimento in Apparato centrale computerizzato multistazione (ACCM) delle stazioni di Praja, Scalea, Nocera T., S.Pietro M., Eccellente, Vibo e Rosarno.
    Per completezza d'informazione, fa osservare che nell'impianto normativo nazionale, l'Accordo quadro (articolo 22, comma 5 del decreto legislativo n. 112 del 2015), oltre ad essere uno strumento di coordinamento e pianificazione per la gestione di richieste pluriennali di capacità assume un ruolo indispensabile per dare attuazione alle funzioni di programmazione ed amministrazione dei servizi di trasporto di interesse locale e regionale proprie delle regioni ai sensi del decreto legislativo n. 422 del 1997.
    Per poter garantire un forte sviluppo del servizio ferroviario regionale sia in termini qualitativi sia quantitativi, considerato che il citato decreto legislativo n. 422 del 1997 conferisce, come è noto, alle regioni ed agli enti locali le funzioni e i compiti in materia di trasporto pubblico locale, si rende necessario che gli enti preposti alla pianificazione dei servizi regionali sottoscrivano con il gestore dell'infrastruttura un accordo quadro al fine di poter pienamente integrare lo sviluppo dei servizi con quello dell'infrastruttura.
    L'accordo quadro mira a rispondere alle legittime esigenze commerciali del richiedente con interesse di pubblico servizio ad acquisire capacità di infrastruttura ai fini dell'effettuazione di un servizio di trasporto ferroviario, definendo, inoltre, nel medio/lungo periodo lo schema di riferimento della programmazione dei servizi verso il quale fare evolvere i possibili potenziamenti infrastrutturali concentrando le risorse laddove si ottengono i massimi benefici per la collettività.
    Nel caso di specie, l'accordo quadro RFI-regione Calabria è in fase avanzata di elaborazione.
    Per quanto concerne infine le stazioni, RFI riferisce che le stazioni di Castiglione Cosentino, Rosarno, Catanzaro Lido, Crotone, e Reggio Calabria sono state inserite nella pianificazione degli interventi di potenziamento dell'informazione al pubblico.
    Nell'ambito del progetto
Easy Station, RFI prevede di completare la stazione di Gioia Tauro entro il 2017 con interventi tesi a renderla più funzionale ai servizi chiesti dagli utenti. Tra le principali azioni che sta portando avanti con «Easy Station» RFI evidenzia:

   il miglioramento della salita e discesa dai treni, con l'innalzamento dei marciapiedi a 55 cm dal piano binari;

   il potenziamento dell'informazione al pubblico sonora e visiva e l'integrazione dell'informazione con le altre modalità di trasporto;

   l'abbattimento delle barriere architettoniche attraverso l'istallazione di ascensori/rampe e percorsi tattili.

  Il progetto prevede inoltre il miglioramento e l'ampliamento dei servizi commerciali, insieme a una rinnovata e particolare attenzione alla soddisfazione degli utenti per la funzionalità e il decoro degli impianti.
  Rientrano nel progetto cosiddetto progetto 500 stazioni le stazioni di Castiglione Cosentino, Rosarno e Crotone, con il quale RFI, oltre alle suddette azioni interviene per:

   caratterizzare le stazioni con uno standard architettonico unico (brand);

   rinnovare i servizi igienici;

   migliorare la sicurezza in stazione.

  Inoltre, per la stazione di Cosenza, Rete Ferroviaria Italiana prevede l'innalzamento dei marciapiedi a 55 centimetri dal piano binari finalizzato al miglioramento della salita e discesa dai treni.
Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti: Riccardo Nencini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del consumatore

rete ferroviaria

economia regionale