ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08844

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 412 del 21/04/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 5/04982
Firmatari
Primo firmatario: SGAMBATO CAMILLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARLONI ANNA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 20/04/2015
CAPOZZOLO SABRINA PARTITO DEMOCRATICO 20/04/2015
FAMIGLIETTI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 20/04/2015
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 20/04/2015
PALMA GIOVANNA PARTITO DEMOCRATICO 20/04/2015
PETRENGA GIOVANNA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 20/04/2015
VALENTE VALERIA PARTITO DEMOCRATICO 20/04/2015
SCOTTO ARTURO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 20/04/2015
Stato iter:
08/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/04/2016
GIANNINI STEFANIA MINISTRO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/04/2016

CONCLUSO IL 08/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08844
presentato da
SGAMBATO Camilla
testo di
Martedì 21 aprile 2015, seduta n. 412

   SGAMBATO, CARLONI, CAPOZZOLO, FAMIGLIETTI, MANFREDI, PALMA, PETRENGA, VALERIA VALENTE e SCOTTO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   la seconda università degli Studi di Napoli, nota con l'acronimo SUN, è stata istituita con decreto MURST del 25 marzo 1991 e decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1992, per scorporo dall'università degli studi di Napoli «Federico II» e con l'obiettivo di decongestionare il primo Ateneo napoletano;
   la SUN ha sedi nei comuni di Caserta (anche sede legale), Aversa, Capua, Santa Maria Capua Vetere e Napoli;
   nel corso dei suoi primi venti anni di attività, fino all'attuazione della legge 30 dicembre 2010, n. 240 «Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario», la SUN ha progressivamente attivato dieci Facoltà (medicina e chirurgia, giurisprudenza, economia, lettere, ingegneria, architettura, scienze matematiche fisiche e naturali, scienze ambientali, psicologia e scienze politiche) le cui sedi sono state dislocate nella provincia di Caserta, ad eccezione della sola facoltà di medicina con sede a Napoli;
   a seguito dell'attuazione della legge n. 240 del 2010, la riorganizzazione dell'Ateneo ha visto, nelle stesse aree scientifiche precedentemente coperte dalle Facoltà, l'istituzione di 19 Dipartimenti universitari di cui 9 di area medica con sede a Napoli e 10 nelle altre aree con sede nella provincia di Caserta dove attualmente prestano servizio circa il 60 per cento del personale docente e frequentano oltre il 70 per cento degli studenti dell'Ateneo;
   il 24 febbraio 2015 il rettore della SUN ha presentato la proposta di cambiamento del nome dell'università, e il senato Accademico ha approvato la proposta invitando i Dipartimenti universitari a esprimere il proprio parere;
   le proposte su cui dovranno esprimersi i dipartimenti sono:
    università della Campania «Luigi Vanvitelli»;
    università «Luigi Vanvitelli»;
    università di Caserta;
   la prima denominazione fa riferimento al più ampio e generico territorio regionale, e rischia per questo di creare confusione nei rapporti con le altre Università della Campania e le rispettive aree di operatività;
   la seconda denominazione costituirebbe un'eccezione tra gli Atenei nazionali che, ad eccezione delle università telematiche, mantengono sempre un riferimento geografico nella propria denominazione;
   la Seconda Università degli Studi di Napoli e il suo acronimo SUN sono, di fatto, un brand attraverso il quale le attività didattiche e scientifiche dell'ateneo casertano sono noti e apprezzati nel contesto internazionale, grazie anche alla storia e alla fama culturale, artistica, scientifica e cosmopolita della città partenopea;
   la legge 9 maggio 1989, n. 168 «Istituzione del Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica all'articolo 6 commi 9 e 10 prevede tra l'altro che «Gli statuti e i regolamenti di ateneo sono deliberati dagli organi competenti dell'università a maggioranza assoluta dei competenti. Essi sono trasmessi al Ministro che, entro il termine perentorio di sessanta giorni, esercita il controllo di legittimità e di merito nella forma della richiesta motivata di riesame. In assenza di rilievi essi sono emanati dal rettore. Inoltre che, Il Ministro può per una sola volta, con proprio decreto, rinviare gli statuti e i regolamenti all'università, indicando le norme illegittime e quelle da riesaminare nel merito –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopraesposti e se al momento della ricezione della modifica allo statuto, ai sensi dell'articolo 6 commi 9 e 10, intenda tenere conto dell'importanza di garantire il collegamento dell'immagine e dell'azione della SUN rispetto alla provincia di Caserta. (4-08844)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 8 aprile 2016
nell'allegato B della seduta n. 604
4-08844
presentata da
SGAMBATO Camilla

  Risposta. — L'interrogazione in esame verte sulla questione relativa al cambio di denominazione della seconda università degli studi di Napoli. Al riguardo, si forniscono di seguito le informazioni acquisite presso i competenti uffici del Ministero.
  Occorre premettere che il Sindaco della città di Caserta aveva fatto pervenire al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca la deliberazione del consiglio comunale – n. 9 del 29 gennaio 2015 – con la quale era stato approvato all'unanimità un ordine del giorno per la sostituzione dell'attuale denominazione «Seconda Università degli Studi di Napoli» con quella di «Università degli Studi di Caserta – Luigi Vanvitelli».
  Anche a seguito della presentazione dell'interrogazione cui si risponde e di altri atti di sindacato ispettivo sullo stesso argomento, la competente direzione generale del Ministero ha provveduto, con nota n. 6086 del 20 maggio 2015, a chiedere all'ateneo elementi di chiarimento in merito alla questione rappresentata.
  Il rettore ha dato riscontro con lettera del 3 giugno 2015 confermando che il senato accademico – con delibera del 31 marzo 2015 – ha approvato il cambio di denominazione dell'ateneo che prenderebbe il nome di «Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli».
  Il rettore ha precisato, in particolare, che la proposta è scaturita da un'esigenza delle rappresentanze interne dell'Università che insistono sul territorio casertano, presenti in misura pari al 60 per cento, a fronte del restante 40 per cento insistente sul territorio napoletano.
  L'università, nel rispetto del principio di autonomia di cui all'articolo 33 della Costituzione e della specifica normativa in materia, ha attivato le procedure amministrative di consultazione che hanno interessato non soltanto i competenti organi collegiali di ateneo, quali il senato accademico e il consiglio di amministrazione, ma anche i consigli di dipartimento e il consiglio degli studenti.
  Il rettore ha, inoltre, rappresentato che la sopra citata delibera del senato accademico ha tenuto conto della preferenza espressa in larga misura dalle componenti universitarie per la denominazione «Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli», nella piena consapevolezza del valore storico, culturale e sociale di tale scelta, e che nel corso della seduta è stato affrontato anche l'aspetto relativo all'impegno economico da sostenere, evidenziando un costo contenuto rispetto ai benefici attesi e la natura di investimento a lungo termine finalizzata a non esaurire i suoi effetti nell'immediato.
  Posto ciò, si informano gli interroganti che il Ministero non ha ancora ricevuto dall'Università alcuna modifica statutaria inerente il cambio di denominazione, approvata secondo quanto previsto dall'articolo 51 dello statuto di ateneo.
  Qualora la modifica dovesse essere sottoposta all'attenzione della competente direzione generale, la stessa non mancherà di esercitare il controllo di legittimità e di merito previsto dall'articolo 6, comma 9, della legge n. 168 del 1989.

La Ministra dell'istruzione, dell'università e della ricercaStefania Giannini.

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