ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08808

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 410 del 16/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: MARCHETTI MARCO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 16/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08808
presentato da
MARCHETTI Marco
testo di
Giovedì 16 aprile 2015, seduta n. 410

   MARCHETTI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   Telecom Italia spa ha inserito la sede di Pesaro tra quelle di cui prevede, a breve, la chiusura; l'azienda, già in fase di trattativa e poi nella recente ipotesi di accordo respinta dai lavoratori, escludeva la chiusura di Pesaro per la presenza di un accordo del 2008 e per mancanza di vantaggi significativi che da questa chiusura sarebbero scaturiti;
   la sede, minacciata di chiusura più volte, fa parte di un gruppo di 19 sedi in Italia che Telecom, a dicembre 2014, ha deciso di chiudere. La decisione coinvolge un numero di operatori consistente rispetto alla media: 22 persone, tra lavoratrici e lavoratori;
   l'azienda nell'incontro ufficiale richiesto non ha fornito argomenti, dettagli dei risparmi, costi dell'operazione o le ragioni industriali;
   a Pesaro l'azienda dispone di uno stabile che comprende sia le aree tecniche (centrale telefonica con presenza di altri gestori) che il commerciale (Telecom 187) ed è tra le poche rimaste di proprietà Telecom, nuovissima negli arredi e nelle infrastrutture;
   le lavoratrici e i lavoratori verrebbero trasferiti fuori regione (Rimini) e questo nonostante un accordo tra le parti del 2008 che impedisce il trasferimento fuori regione. Le 22 lavoratrici ed i lavoratori di Pesaro, in alternativa al trasferimento, possono richiedere il Telelavoro — anche questo senza regole condivise —, ma a patto di sottoscrivere le condizioni poste dall'azienda, tra le quali ci sono orari peggiorativi, pause pranzo molto più lunghe e rinuncia ad alcuni diritti sugli orari dei part time;
   Telecom non ha comunicato in modo chiaro e certo in base a quali norme, leggi e/o accordi ha preso questa decisione, ovvero ha utilizzato in parte alcuni accordi (27 marzo 2013) ed in parte l'articolo 25 del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese esercenti servizi di telecomunicazione (CCNL TLC);
   la rappresentanza sindacale unitaria (RSU) ha chiesto, proprio in base all'articolo 25 del CCNL TLC, di confrontarsi per ridurre i riflessi negativi e trovare soluzioni: come previsto dal contratto, ha chiesto infatti di ricollocare il personale in aree diverse ed in particolare in quella tecnica, essendoci continua richiesta di manodopera in trasferta e straordinaria dalle altre sedi delle Marche tra cui esempio quelle di Ancona e Macerata;
   Telecom Italia spa, pur essendo una società privata, non solo gestisce un servizio di pubblica utilità ma per quanto riguarda la propria forza lavoro ha usufruito negli ultimi 12 anni di circa 2 miliardi di derivazione pubblica, a sostegno dell'occupazione, attraverso l'uso di mobilità e dei contratti di solidarietà che hanno coinvolto decine di migliaia di lavoratori;
   dal 2001 l'azienda ha sempre dichiarato esuberi risolti con l'intervento dello Stato attraverso la mobilità volontaria;
   dal 2009 l'azienda ha richiesto anche la cosiddetta solidarietà, che ha investito decine di migliaia di lavoratori e, tra questi, le lavoratrici di Pesaro, tuttora in solidarietà per il 4 anno –:
   quali iniziative i Ministri interrogati intendano adottare affinché la sede Telecom di Pesaro resti operativa e vengano chiarite le strategie aziendali;
   se non ritengano di intervenire per evitare il continuo depauperamento delle presenze produttive territoriali;
   se non ritengano opportuno che un'azienda che deve ricorrere a massicci interventi statali sia tenuta ad agire in modo tale da non provocare, di fatto, gravi problemi occupazionali nei territori in cui opera. (4-08808)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contrattazione collettiva