ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08805

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 409 del 15/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: SALTAMARTINI BARBARA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 15/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOLTENI NICOLA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 15/04/2015
RONDINI MARCO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 15/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 15/04/2015
Stato iter:
15/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/06/2015
LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/06/2015

CONCLUSO IL 15/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08805
presentato da
SALTAMARTINI Barbara
testo di
Mercoledì 15 aprile 2015, seduta n. 409

   SALTAMARTINI, MOLTENI e RONDINI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri – IFO costituiscono l'ente di diritto pubblico che ha il compito di gestire due realtà di rilievo per il territorio romano e per quello nazionale: l'Istituto nazionale tumori Regina Elena e l'Istituto Dermatologico San Gallicano, riconosciuti sin dal 1939, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS), e sono il primo Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di Roma;
   all'IFO fanno riferimento, in qualità di polo di eccellenza medica, oltre ai cittadini romani anche i cittadini laziali e delle regioni limitrofe;
   la regione Lazio, nell'ottica di spending review ha disposto la fusione con l'istituto Spallanzani, sancendo di fatto la definitiva eliminazione della clinica di ricerca dell'Istituto nazionale tumori Regina Elena e dell'Istituto dermatologico San Gallicano;
   a tal proposito rimane forte la preoccupazione sia dei cittadini che dei medici, per la soppressione di strutture altamente competitive e necessarie ad un istituto che ambisce a rimanere un istituto nazionale tumori;
   la proposta di riorganizzazione degli istituti Regina Elena e San Gallicano rischia di screditare il carattere scientifico di eccellenza ed alta specialità dell'istituto oncologico e di quello dermatologico, soprattutto se rapportato a quanto si verifica negli altri IRCCS italiani in particolare nel settore dei tumori. Al commissario ed all'intero vertice aziendale viene mosso il rilievo di non aver per nulla compreso le esigenze degli ammalati e dei lavoratori. Risulta azzardata la decisione di azzerare la ricerca sperimentale e traslazionale;
   appare incomprensibile il progetto di accorpamento dove in gli altri IRCCS viene invece stimolata e implementata l'attività specifica di ricerca ed unicità assistenziale perché fondamentale per garantire il progresso nelle terapie e assistere al meglio il paziente nella pratica clinica;
   privo di prospettiva è l'idea di declassare l'oncoematologia che assicura assistenza e cure di qualità a molte centinaia di pazienti ogni anno affetti da linfomi, mielomi e leucemie, di depotenziare la medicina nucleare che è attualmente la prima a Roma e nel Lazio per numero e qualità delle prestazioni;
   è stata inoltre strutturalmente mortificata la psiconcologia che ha finora aiutato migliaia di pazienti a superare i gravissimi problemi familiari, sociali, relazionali e lavorativi provocati dalla grave malattia oncologica;
   il piano proposto dal commissario non tiene conto per nulla dell'incredibile evoluzione clinico-scientifica nella lotta al cancro registrati negli ultimi 15 anni e non prevede la nascita di nuove strutture, quali ad esempio quella di sviluppo dei nuovi farmaci, quella di terapie palliative, dei tumori ereditari e della riabilitazione oncologica che corrispondono a precise nuove esigenze degli ammalati e sono ormai indispensabili in ogni istituto di oncologia di eccellenza;
   la ristrutturazione proposta risulta essere poco vantaggiosa in termini di risparmio infatti vengono mantenute in essere in un ospedale con solo 280 posti letto ben 3 direzioni sanitarie e numerose strutture amministrative e di staff al vertice aziendale;
   è stato messo in evidenza che a fronte di una quasi paralisi delle attività gestionali per mancanza di assunzione di responsabilità da parte del vertice aziendale, vi sia stata anche la decisione di qualche mese fa del commissario e dei vertici dell'Istituto di aumentarsi gli stipendi, con un esborso per l'ente di oltre un milione di euro;
   il rischio è di perdere in qualità rincorrendo scelte sbagliate, come quelle di accorpamento allo Spallanzani;
   l'adeguamento dei compensi di circa il 20 per cento in un momento di grave crisi economica e di continui tagli, è stato percepito come un ulteriore, insopportabile atteggiamento di poca sensibilità –:
   se non ritenga opportuno verificare, anche per il tramite del commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari regionali, se il processo di riorganizzazione descritto in premessa, oltre a comportare un aumento degli oneri stipendiali in favore delle attuali dirigenze dei tre istituti, a giudizio dell'interrogante, irragionevole in quanto adottato prima del processo di ristrutturazione e non alla sua conclusione a fronte di maggiori responsabilità, non rischi di produrre anche una riduzione dei livelli essenziali di assistenza e più in generale dalla qualità dei servizi prestati dalle tre eccellenze della sanità laziale. (4-08805)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 15 giugno 2015
nell'allegato B della seduta n. 442
4-08805
presentata da
SALTAMARTINI Barbara

  Risposta.Con riferimento all'interrogazione in esame si fa presente, in via preliminare, che in data 25 luglio 2014 la struttura commissariale della regione Lazio ha trasmesso il Ddca 247/2014 di adozione dei Programmi operativi (Po) 2013-2015, nell'ambito dei quali è previsto l’«Accorpamento fra I.R.C.C.S. “LAZZARO SPALLANZANI” e I.R.C.C.S. IRE-ISG. Per i due Istituti viene prevista un'unica Direzione Generale, Sanitaria ed Amministrativa, mantenendo separate le Direzioni scientifiche ai fini del mantenimento della specificità degli stessi».
  In merito, i tavoli di verifica ministeriali, relativamente alla proposta di P.o. 2013-2015, nella riunione del 15 aprile 2014 si erano riservati «di esprimersi successivamente, sui provvedimenti di attuazione di quanto previsto».
  La struttura commissariale, quindi, in attuazione di quanto previsto dal P.o. 2013-2015, ha trasmesso il Dca 259 del 6 agosto 2014, relativo alle linee guida per l'adozione degli atti aziendali delle aziende sanitarie, che ha disposto, tra l'altro, la redazione di un atto aziendale unico per i succitati istituti di ricovero a carattere scientifico.
  Successivamente, invece, con il Dca 454 del 23 dicembre 2014, in merito al quale i Ministeri affiancanti nel relativo parere hanno preso atto, ha stabilito per gli stessi la redazione di due distinte proposte di piano strategico e di atto aziendale.
  Nel merito del previsto accorpamento si rappresenta quanto segue.
  In primo luogo occorre tenere presente che gli istituti fisioterapici ospedalieri sono stati costituiti a seguito di accorpamento, disposto con regio decreto 4 agosto 1932, n. 1296, dell'istituto Regina Elena e dell'istituto Santa Maria e San Gallicano.
  Tali istituti si configuravano, in epoca previgente al decreto legislativo 288 del 2003, quali istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, in due differenti discipline, ossia, rispettivamente, oncologia e dermatologia. Gli istituti predetti sono stati poi confermati, nella loro rispettiva (previgente) qualità di Irccs (si ribadisce, in due differenti discipline), in data successiva all'entrata in vigore del citato decreto legislativo n. 288 del 2003 (cfr. Decreto ministero della Salute del 29 marzo 2006).
  Peraltro, alla data delle relazioni delle valutazioni in site-visits degli Irccs da parte della Commissione ricerca del Ministero della salute, propedeutica alla successiva conferma del carattere scientifico, avvenuta come detto con il richiamato decreto ministeriale del 2006, gli istituti Regina Elena e S. Gallicano, costituenti gli Ifo, già condividevano l'organo apicale, mantenendo però separate le rispettive Direzioni scientifiche.
  Il decreto legislativo 288 del 2003, dell'articolo 13, comma 1, prevede che «L'istituzione di nuovi Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico deve essere coerente e compatibile con la programmazione sanitaria della Regione interessata; essa è subordinata al riconoscimento di cui al comma 3 ed avviene con riferimento a un'unica specializzazione disciplinare coerente con gli obiettivi della programmazione scientifica nazionale di cui all'articolo 12-bis del decreto legislativo n. 502 del 1992, e successive modificazioni e integrazioni ed ai soli presidi nei quali la stessa attività è svolta. I policlinici possono essere riconosciuti con riferimento a non più di due discipline, purché tra loro complementari e integrate».
  La norma sopra trascritta non dovrebbe trovare applicazione nel caso, non specificamente disciplinato dal predetto decreto legislativo n. 288 del 2003, in cui la regione Lazio intendesse procedere ad un ulteriore accorpamento funzionale (come a suo tempo già avvenuto fra gli istituti Regina Elena e l'istituto Santa Maria e San Gallicano, per costituire gli Ifo), fra gli Ifo e lo Spallanzani, i quali, singolarmente considerati, manterrebbero, ove confermati, le loro rispettive specificità.
  Il previsto accorpamento non dovrebbe quindi comportare l'istituzione di un nuovo, ai sensi dell'articolo 13 del decreto legislativo n. 288 del 2003, Irccs.
  In altri termini, laddove l'orazione prevista dalla amministrazione regionale non porti alla costituzione di «nuovi» Irccs, bensì alla gestione unificata delle attività dei singoli istituti, già riconosciuti tali e così riconfermati, ai sensi della normativa di settore sopra richiamata, si tratterebbe di una soluzione organizzativa non espressamente disciplinata dalla specifica vigente normativa, ma con essa non parrebbe confliggente.
  È opportuno segnalare, infatti, che l'eventuale accorpamento in via programmatica previsto dalla Regione Lazio non andrebbe ad aumentare il computo totale degli Irccs e delle specifiche discipline, riconosciuti in ambito regionale, bensì costituirebbe, anche in virtù della attuale situazione economico-finanziaria in cui i medesimi versano, un'azione di governo del sistema volta alla razionalizzazione ed al potenziamento dell'efficienza di tali strutture.
  Tale azione pare, sotto altro profilo, coerente con le persistenti e pressanti esigenze di equilibrio finanziario e di razionalizzazione della spesa pubblica, in attuazione di precisi vincoli imposti alla regione Lazio dalla disciplina speciale dettata sul rientro dai disavanzi sanitari.
La Ministra della saluteBeatrice Lorenzin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cancro

malattia

istituto ospedaliero