ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08796

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 409 del 15/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: BALDASSARRE MARCO
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 15/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 15/04/2015
ROSTELLATO GESSICA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 15/04/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 15/04/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 15/04/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 15/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 15/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08796
presentato da
BALDASSARRE Marco
testo di
Mercoledì 15 aprile 2015, seduta n. 409

   BALDASSARRE, SEGONI, ROSTELLATO, BECHIS, RIZZETTO e MUCCI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   il precariato nella scuola costituisce problema annoso e di portata esponenziale, nonché emergenza sociale e culturale, oramai cronico e fortemente ingiusto sia per il personale docente, che per il personale ATA, a causa di scelte politiche pregresse, che deve essere necessariamente risolto senza però perpetrare ingiustizie nei confronti di migliaia di docenti abilitati che per anni hanno dato il loro puntuale e professionale contributo al sistema scolastico;
   è necessario, al contempo, che il Governo consideri le molteplici sfaccettature della problematica. In particolare, negli istituti tecnici e professionali tra gli altri docenti, è presente la figura professionale dell'insegnante tecnico pratico (ITP). A loro sono affidate le attività didattiche di laboratorio e pertanto essi rappresentano un anello fondamentale nell'alternanza scuola-lavoro. Per le classi di concorso della tabella C (ITP), i concorsi ordinari risalgono a tempi remoti. Caso emblematico è quello della classe di concorso C050 (esercitazioni agrarie), per la quale l'ultimo concorso è stato bandito nel 1990; infatti, successivamente, i docenti sono stati reclutati attingendoli dalle ex graduatorie permanenti che nel 2007 sono state convertite in GAE (graduatorie ad esaurimento) e che da anni risultano addirittura esaurite, tanto che i docenti sono quasi interamente attinti dalla II fascia;
   il sistema delle assunzioni nella scuola è stato basato sempre sul precariato; in passato, periodicamente, venivano banditi corsi abilitanti, al termine dei quali i docenti entravano in graduatoria provinciale da cui si attingeva per procedere alle assunzioni. La struttura di tali corsi abilitanti era sostanzialmente diversa da quella dei PAS (percorso abilitante speciale) istituiti lo scorso anno accademico. I ben noti percorsi abilitanti speciali risultano completi ed in linea con gli orientamenti europei. I PAS, per i quali ciascun docente con il requisito dei 36 mesi di servizio ha dovuto investire la somma cospicua pari a circa 3.000,00 euro, hanno previsto esami didattica disciplinare, pedagogia, didattica generale, nonché competenze specifiche per ciascuna disciplina, a conclusione dei quali si è svolto un esame abilitante alla presenza di un rappresentante degli USR (uffici scolastici regionali). Nonostante tale impostazione ed un minuzioso e particolareggiato aggiornamento, gli abilitati non hanno avuto la possibilità di entrare nelle graduatorie ad esaurimento, ormai chiuse dal 2007 e sono stati discriminati rispetto ai colleghi entrati in tale graduatoria. Pertanto, considerato che per le classi della tabella C, l'ultima procedura abilitante risale al decreto ministeriale n. 85 del 2005, mentre per le classi della tabella A sono state previste procedure abilitanti come le SISS prima e i TFA poi, per gli ITP, in circa 10 anni, di fatto, non sono state previste procedure abilitanti eccetto il percorso abilitante speciale istituito con decreto ministeriale n. 81 del 2013;
   per gli insegnanti tecnico pratici si è generato, negli anni, nuovo precariato, la maggior parte del quale è stato impiegato per incarichi annuali su posto vacante al 31 agosto. Questi docenti, in particolare, hanno maturato i 36 mesi di servizio, citati nella sentenza della Corte di giustizia europea, che, come è ben noto, ha condannato l'Italia per aver abusato nella reiterazione dei contratti dei docenti precari. In questa situazione assai complessa e delicata, il Governo sembra non allontanarsi dal proprio solco interpretativo non considerando assolutamente le problematiche del precariato, visto che continua a non riconoscere i diritti acquisiti dal personale precario del comparto scuola e, sordo dinanzi ad ogni proposta costruttiva, ribadisce la propria intenzione di escludere dal piano assunzionale i docenti che hanno comprovata esperienza e competenze e che per anni hanno dato il loro importante contributo alla scuola italiana;
   si prospetta l'assunzione solo di una parte dei docenti inseriti in graduatorie ad esaurimento, i restanti, insieme a tutti i precari abilitati, rimarranno nelle graduatorie di II fascia d'istituto in attesa di un concorso, probabilmente per 60.000 posti e un numero di partecipanti di circa 1.000.000, abilitati e non, con la promessa di valorizzare gli abilitati, anche se non si conoscono ancora le modalità. Il Governo, in tal modo, pensa di mettere a tacere il malcontento diffuso tra i precari, ma, di fatto, ad avviso degli interroganti, sta perpetrando solo una vera e propria ingiustizia a danno di migliaia di docenti che rischiano il licenziamento a causa di chi dovrebbe invece tutelare e garantire il diritto al lavoro. Contraddittoria e fortemente incostituzionale sarebbe, a giudizio degli interroganti, la scelta di un Governo che dice di battersi per le assunzioni dei precari, al fine di tutelare i lavoratori, ma di fatto determinerebbe il più grave e grande licenziamento di tutti i tempi. Quindi, la soluzione proposta dal Governo non tutela assolutamente i precari, ma li espone gravi e pregiudizievoli conseguenze;
   al fine di scongiurare gli effetti della citata sentenza europea, si prospetta, altresì, un fondo di 20.000.000 di euro per il risarcimento danni per aver contratto nomine a tempo determinato. Tale somma risulta insufficiente, considerando gli importi stabiliti nelle sentenze già pronunciate dai giudici del lavoro. Oramai risulta costante e consolidata la giurisprudenza che prevede il risarcimento ai docenti precari in ossequio alla sentenza della Corte europea. Note sono la sentenza del tribunale di Napoli o quella della corte d'appello di Roma che prevede un risarcimento pari a ben 20 mensilità. È chiaro, quindi, che risarcire i precari e successivamente procedere con le assunzioni da concorso sia oneroso per lo Stato. Di contro sarebbe utile e maggiormente proficuo procedere alla stabilizzazione evitando in tal modo i costi per il risarcimento dei danni e le spese legali a cui verrebbe condannato il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca –:
   se il Governo abbia finalmente eseguito il censimento dei precari che hanno raggiunto i famosi 36 mesi di insegnamento su posto vacante;
   se il Governo ritenga opportuno assumere tutti i docenti inseriti in graduatorie ad esaurimento e in II fascia d'istituto (attraverso un concorso soli titoli) rispettando così la dignità, la professionalità e l'impegno di tanti lavoratori che nel corso degli anni hanno investito, tempo e denaro, acquisendo competenze e specializzazioni che dopo tanti anni di precariato non potrebbero riversare in altri comparti lavorativi;
   se il Governo intenda fare un censimento tra i docenti iscritti in III fascia con il requisito di almeno 3 anni di servizio e permettere loro di abilitarsi con un nuovo percorso abilitante speciale e nel frattempo chiudere le graduatorie di III fascia per evitare di generare altro precariato e coprire i posti per le supplenze con l'organico funzionale;
   se il Governo intenda assumere iniziative per istituire le lauree magistrali abilitanti, a numero chiuso, in base alle disponibilità dei posti vacanti tenendo conto del turnover e della popolazione scolastica;
   se il Governo ritenga opportuno assumere iniziative per aumentare il monte ore delle discipline tecnico-pratiche, restituendo ai discenti le competenze tanto richieste dal mondo del lavoro. (4-08796)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

insegnante

sentenza della Corte CE

censimento