ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08755

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 407 del 13/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 13/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2015
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2015
RIZZO GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2015
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 13/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/04/2015
Stato iter:
21/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/03/2016
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 21/03/2016

CONCLUSO IL 21/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08755
presentato da
D'UVA Francesco
testo di
Lunedì 13 aprile 2015, seduta n. 407

   D'UVA, VILLAROSA, FRUSONE, RIZZO e TOFALO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   in data 27 marzo 2015 il quotidiano, consultabile online, La Gazzetta del Sud riportava la proclamazione dello «stato d'agitazione del personale del Comando dei vigili del fuoco di Messina», che da diversi anni denuncia la gravissima carenza di organico in forza al comando provinciale;
   «a causa dei continui passaggi di qualifica, nonché della riduzione dei richiami del personale volontario», così come riportato dall'articolo, «risulta inevitabile la chiusura di diversi distaccamenti della Provincia di Messina, tra i quali il Distaccamento Nord», ritenuto «presidio fondamentale», dal momento che attraverso la piena funzionalità di tale struttura viene assicurata la pubblica sicurezza in una vastissima porzione di territorio della città di Messina;
   la grave carenza di organico, a oggi colmata con grande sacrificio dal personale assegnato al comando dei vigili del fuoco della città di Messina, non consente di garantire il pubblico soccorso e la sicurezza civile, funzioni principali del Corpo, con grave danno della incolumità dei cittadini messinesi;
   a tal fine, si ricordi come a tutela delle emergenze emerse nel corso degli ultimi anni, anche a causa di alcuni provvedimenti di revisione di spesa, l'articolo 3-octies, del decreto legge del 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni, prevede l'incremento di 1030 unità di personale, al fine di assicurare gli standard operativi e i livelli di efficienza e di efficacia del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
   il seguente articolo 3-novies, per gli stessi fini, dispone che «per la copertura dei posti portati in aumento nella qualifica di vigile del fuoco ai sensi del comma 3-octies, e autorizzata l'assunzione di 1000 unità mediante il ricorso, in parti uguali, alle graduatorie di cui all'articolo 8 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, e di 30 unità secondo le modalità di cui all'articolo 148 del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, per le finalità ivi previste»;
   tuttavia, nelle more dell'applicazione di tali disposizioni, risulta grave ed urgente l'emergenza funzionale del comando dei vigili del fuoco della città di Messina che, al pari di altre località meridionali, risulta essere dal 2008 soggetta ad emergenza operativa;
   in data 27 marzo 2015, il comandante dei vigili del fuoco del comando provinciale di Messina – dipartimento vigili del fuoco del soccorso pubblico e della difesa civile, ha inviato al ministero dell'interno formale richiesta di ottemperanza nella risoluzione dell'emergenza organica;
   da tale atto si apprende come «ad esclusione del personale ex articolo 134 che, per motivi di salute, non può essere utilmente inserito nel servizio di soccorso, si è determinata, a oggi, una carenza complessiva di 43 unità tra Capi reparto e Capi Squadra, pari al 45 per cento del totale previsto dall'organico»;
   «anche se si considerasse l'attuale condizione di esubero di 11 unità vigili, la carenza complessiva del personale effettivamente impiegabile nel soccorso sarebbe di sole 32 unità, pari al 13 per cento dell'organico complessivo»;
   secondo il comandante del Corpo, «l'attuale quadro risulta ulteriormente aggravato dalla presenza del personale non operativo ex articolo 134, da unità richiamate in maniera periodica in missione in qualità di istruttori e/o discendenti, nonché per la presenza di alcuni capi squadra frequentemente in servizio presso il nucleo della città di Catania»;
   «le carenze organiche comportano oggi l'impossibilità di programmare e assicurare il servizio di soccorso tecnico urgente in una vasta provincia come quella di Messina, ad altissimo rischio sismico, idrogeologico ed industriale, data la presenza della Raffineria della Città di Milazzo»;
   tali urgenze, conclude il comandante, sono state già segnalate al dipartimento dei vigili del fuoco presso il Ministero dell'interno, rilevando come a causa della carenza di risorse finanziarie e della contestuale riduzione di unità, il comando della città di Messina sia stato costretto alla chiusura del distaccamento cittadino di Messina nord, garantendo per tali motivi la presenza di una sola squadra composta da 5 unità per tutta la città;
   le ulteriori carenze di personale, nonché la riportata chiusura del distaccamento, determineranno nei prossimi mesi l'impossibilità di assicurare la piena funzionalità di tutte le altre sedi attive, compromettendo in maniera irrimediabile l'operatività del Corpo, con grave pericolo per i cittadini;
   ad avviso degli interroganti, si ritiene che il riordino della pianta organica dei vigili del fuoco, previsto nei prossimi mesi, a seguito dell'immissione nel corpo dei vigili del fuoco di 1030 unità di personale, debba tenere in debito conto la situazione di assoluta emergenza che rischia di non assicurare ai cittadini messinesi la pubblica sicurezza –:
   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
   se intenda adoperarsi affinché, attraverso le nuove assegnazioni organiche così come disposte dal decreto legge del 24 giugno 2014, n. 90, possano colmarsi le carenze di personale che interessano il comando provinciale di Messina, le quali non consentono oggi di assicurare il pubblico soccorso e la sicurezza civile in un territorio ad altissimo rischio sismico, idrogeologico ed industriale. (4-08755)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 21 marzo 2016
nell'allegato B della seduta n. 594
4-08755
presentata da
D'UVA Francesco

  Risposta. — L'interrogante richiama l'attenzione sulla grave carenza di organico del comando provinciale dei vigili del fuoco di Messina, chiedendo se, al fine di garantire la sicurezza della cittadinanza messinese, tale deficit possa essere colmato in occasione del riordino conseguente all'immissione nel corpo nazionale dei vigili del fuoco di 1030 unità di personale.
  Si premette che le ultime manovre finanziarie non hanno reso possibile la sistematica copertura del turn over del personale posto in quiescenza, determinando l'impossibilità non soltanto di completare l'organico teorico, ma anche di coprire i posti resi vacanti dai pensionamenti intervenuti.
  Infatti il decreto-legge n. 112 del 2008, convertito dalla legge n. 133 del 2008, ha previsto assunzioni nella misura massima del 20 per cento del turn over per il triennio 2012-2014, del 50 per cento nell'anno 2015 e del 100 per cento a decorrere dall'anno 2016.
  Successivamente, la legge n. 228 del 2012 (legge di stabilità 2013) ha mitigato parzialmente il rigore del citato decreto legge n. 112 del 2008, disponendo, per le peculiari esigenze dei comparti sicurezza-difesa e dei vigili del fuoco e del soccorso pubblico, la possibilità di incrementare le percentuali di copertura del turn over fino al 50 per cento per ciascuno degli anni 2013 e 2014 e fino al 70 per cento per l'anno 2015, tramite l'istituzione di un apposito fondo finanziato, a partire dal 2013, con 70 milioni di euro e, a decorrere dal 2014, con 120 milioni di euro, da ripartire tra le amministrazioni interessate, al fine di procedere ad assunzioni a tempo indeterminato.
  Infine, la legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità 2014), tenendo conto delle specificità e delle peculiari esigenze del comparto dei vigili dei fuoco e soccorso pubblico, ha innalzato, per l'anno 2014, la percentuale del turn over al 55 per cento in deroga ai limiti di cui al citato decreto-legge n. 112 del 2008 e all'articolo 1, comma 91, della legge n. 228 del 2012.
  Al fine poi di incrementare le dotazioni organiche dei ruoli operativi del corpo nazionale, il decreto-legge n. 101 del 2013, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni, convertito in legge n. 125 del 2013, ha previsto un incremento delle dotazioni organiche del corpo nazionale, nella qualifica iniziale di vigile del fuoco, di 1000 unità.
  Un ulteriore potenziamento di organico è stato, successivamente, previsto con il decreto-legge n. 90 del 2014, convertito in legge n. 114 del 2014, che ha consentito l'assunzione di mille e trenta unità di personale.
  Per ottimizzare le risorse esistenti è razionalizzare il funzionamento delle strutture, è stato predisposto, a legislazione vigente, un progetto di riordino delle strutture centrali e territoriali del corpo nazionale.
  Il progetto, partendo dalle esigenze del territorio, ha ridefinito la mappatura delle sedi (centrali e distaccate), riclassificandole in base ad indicatori riconducibili al rischio territoriale, alla popolazione, all'estensione territoriale, allo sviluppo industriale e commerciale.
  L'analisi, effettuata sulla base di dati oggettivi, ha consentito di bilanciare nel miglior modo possibile la distribuzione del personale nei vari comandi provinciali, garantendo le esigenze di sicurezza e tutela di tutti i territori.
  A seguito di tale riorganizzazione, per il comando provinciale dei vigili del fuoco di Messina è stata prevista una dotazione organica di 298 unità operative (196 vigili, 79 capi squadra, 23 capi reparto), con un incremento di 10 unità rispetto al precedente organico.
  Attualmente sono in servizio 252 unità operative, con una carenza d'organico pari, quindi, a circa il 15 per cento.
  Tale carenza sarà parzialmente colmata a partire proprio dal corrente mese di marzo quando, nell'ambito della procedura di mobilità nazionale nel ruolo di vigile del fuoco, saranno assegnate al comando provinciale 11 vigili del fuoco.
  È previsto, inoltre, che con la conclusione degli ultimi corsi per allievi vigili del fuoco, verranno immessi in servizio 305 unità.
  Si assicura che, in tale occasione, questa amministrazione effettuerà altre assegnazioni al citato comando provinciale per rimpinguarne ulteriormente l'organico in servizio.
Il Sottosegretario di Stato per l'internoGianpiero Bocci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione civile

promozione professionale

rischio industriale