ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08753

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 407 del 13/04/2015
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/01209
Firmatari
Primo firmatario: CESARO ANTIMO
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 13/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 13/04/2015
Stato iter:
28/07/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2015
BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/07/2015

CONCLUSO IL 28/07/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08753
presentato da
CESARO Antimo
testo di
Lunedì 13 aprile 2015, seduta n. 407

   ANTIMO CESARO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   con decreto dell'allora Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Massimo Bray, il 19 luglio 2013 è stata istituita la Commissione per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio allo scopo di analizzare le principali questioni controverse riguardanti l'applicazione dell'attuale normativa (Codice dei beni culturali e del paesaggio decreto legislativo 42 del 2004) e di proporre soluzioni adeguate alle criticità riscontrate;
   il Codice dei beni culturali e del paesaggio costituisce il principale riferimento legislativo che attribuisce al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo il compito di «tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale del nostro Paese»;
   il lavoro della Commissione sarebbe dovuto essere funzionale alla complessiva riforma del testo normativo, sulla base di una legge di delega del Parlamento che permettesse al Governo di far proprie le conclusioni della Commissione, attribuendovi valore normativo attraverso gli strumenti della legislazione delegata;
   la Commissione (presieduta dal professore Salvatore Settis e composta da Giuseppe Severini, Consigliere di Stato, da Paolo Carpentieri, capo dell'ufficio legislativo del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, da Gino Famiglietti, direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici del Molise, e da Maria Laura Maddalena, magistrato del Tar) ha svolto regolarmente la propria attività, anche attraverso la partecipazione di rappresentanti del Ministro e dei Sottosegretari, durante la seconda metà dell'anno 2013 (insediandosi, per la precisione, il 9 agosto 2013) e l'inizio del 2014, giungendo ad affrontare tutte le questioni aperte riguardanti gli strumenti della tutela del patrimonio culturale (titolo II del codice) e paesaggistico (titolo III del codice), ed iniziando a discutere della disciplina in materia di valorizzazione dei beni storico-artistici e paesaggistici;
   nel febbraio 2014, a seguito delle dimissioni del Governo Letta ed all'insediamento del nuovo Ministro Dario Franceschini, la Commissione non si è più riunita, ed ha pertanto interrotto il proprio lavoro pur in assenza di qualunque provvedimento, da parte del nuovo rappresentante del Governo, che ne determinasse la caducazione ufficiale, mancando, peraltro, ogni decisione da parte delle Assemblee parlamentari sulla legge di delega che avrebbe dovuto essere alla base del programma di revisione del Codice dei beni culturali –:
   quali misure intende adottare nei confronti della succitata Commissione per la revisione del Codice dei beni culturali e del Paesaggio. (4-08753)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 28 luglio 2015
nell'allegato B della seduta n. 470
4-08753
presentata da
CESARO Antimo

  Risposta. — Nell'atto ispettivo indicato in oggetto, l'interrogante chiede quali iniziative si intende adottare nei confronti della Commissione per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio che, istituita dal Ministro Massimo Bray con proprio decreto del 19 luglio 2013, dopo una prima fase di attività, ha interrotto i propri lavori e non si è più riunita dal febbraio 2014.
  La Commissione per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio fu istituita dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Massimo Bray, il 19 luglio 2013 allo scopo di analizzare le principali questioni controverse riguardanti l'applicazione della normativa di tutela contenuta nel decreto legislativo n. 42 del 2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) e di proporre opportune soluzioni.
  La Commissione era presieduta dal professor Salvatore Settis e composta dal professor Giuliano Amato (dimessosi in data 13 settembre 2013 per incompatibilità conseguente alla sua nomina a giudice costituzionale), dal Cons. Paolo Carpentieri, dal dottor Gino Famiglietti e dalla Cons. Maria Luisa Maddalena.
  L'iniziativa per la sua costituzione era nata dall'esigenza, a distanza di numerosi anni dagli ultimi decreti correttivi e integrativi del 2008, di apportare al codice dei beni culturali e del paesaggio, pur nella conferma dell'impianto generale del sistema di tutela in esso compiutamente compendiato, taluni affinamenti e aggiornamenti legati alla sopravvenuta evoluzione della normativa comunitaria, nonché all'esigenza di snellimento delle procedure, alla necessità di coordinare il dettato di alcuni articoli con le pronunce della Corte costituzionale in materia di potestà legislativa esclusiva dello Stato e di rendere più coerenti con il sistema alcuni mutamenti normativi introdotti in maniera episodica negli ultimi anni.
  Come ha giustamente ricordato l'interrogante, il lavoro della commissione avrebbe dovuto essere funzionale alla emanazione di decreti correttivi del codice, sulla base di una delega del Parlamento che era, originariamente, inserita nel disegno di legge di riforma della pubblica amministrazione presentato dal Governo Letta (articolo 5 dell'atto Senato 958, presentato dal Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione D'Alia il 23 luglio 2013), il cui esame in Commissione peraltro si è arrestato nel gennaio 2014.
  L'ipotesi di una nuova norma di delega, nonostante successive riproposizioni in altre sedi normative da parte del Ministero, da ultimo lo scorso anno, non ha avuto allo stato ulteriore corso.
  La Commissione aveva invero dato avvio ai suoi lavori pur in assenza della delega, che – con i suoi principi e criteri direttivi – rappresentava il presupposto logico e giuridico per l'emanazione dei decreti correttivi del codice.
  Tuttavia la mancata adozione della norma di delega ha determinato la sospensione dei lavori della Commissione, che del resto non avrebbero potuto utilmente essere proseguiti in assenza – come detto – di precisi princìpi e criteri direttivi. La Commissione, nel periodo di attività, ha comunque compiuto un lavoro istruttorio e di studio, procedendo anche a varie audizioni, su cui ha tenuto informato il Ministro pro tempore e che potrà certamente rivelarsi utile nella prospettiva di una ripresa dei lavori per l'aggiornamento del Codice.
La Sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismoIlaria Carla Anna Borletti dell'Acqua.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica culturale

protezione del patrimonio

bene culturale