ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08725

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 405 del 09/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: CASELLATO FLORIANA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NACCARATO ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 09/04/2015
RUBINATO SIMONETTA PARTITO DEMOCRATICO 09/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 09/04/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 01/07/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08725
presentato da
CASELLATO Floriana
testo di
Giovedì 9 aprile 2015, seduta n. 405

   CASELLATO, NACCARATO e RUBINATO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   martedì 7 aprile 2015 si è verificato un grave incendio allo stabilimento, attualmente chiuso, dell'ex Chiari & Forti di Silea, in provincia di Treviso. Nel rogo è stato divorato il corpo più antico, l'ex mulino Toso, risalente ai primi del ’900. Era chiamato anche «piccolo Stucky» e proprio come il più famoso mulino veneziano, è rimasto vittima delle fiamme appiccate, apparentemente, da una mano dolosa;
   i carabinieri di Treviso stanno svolgendo indagini per accertare l'esatta dinamica dell'accaduto e l'eventuale matrice dolosa del rogo;
   il manufatto, uno dei più importanti esempi di architettura industriale del ’900 per la provincia di Treviso, sarebbe andato all'asta venerdì 10 Aprile 2015 alle ore 10:00, come confermano l'avvocato Paola Matrundola, commissario giudiziale del concordato della Silea Parco, e in quello del liquidatore, il dottor Ireneo Baratta:
   come riportato dalla stampa locale, il complesso ex Chiari & Forti è stato protagonista di un'articolata storia negli ultimi vent'anni. Nel 1995, insieme a nuovi soci, Giulio Malgara rileva dalla Quaker, la multinazionale già proprietaria dell'area, i rami delle attività e i marchi su cui aveva puntato fin dall'inizio per i suoi progetti. Progetti ceduti ad acqua Pia Antica Marcia (e cioè di Francesco Bellavista Caltagirone) nel 2006 che, nelle intenzioni dei nuovi proprietari, avrebbero dovuto trasformare l'area di 90.000 metri quadrati in 40.000 di parco, 56.000 residenziali, 16.000 di uffici, 12.000 di negozi e quasi 18.000 di attività alberghiere (quelli divampati ieri);
   fallito Bellavista Caltagirone con i suoi progetti sull'area, che hanno visto solo la posa della prima pietra il 15 maggio del 2008 al cospetto delle autorità dell'epoca, l'area ha iniziato il percorso delle aste giudiziarie. Il 15 ottobre del 2014, la prima, nello studio romano del liquidatore giudiziale Alessandro Ireneo Baratta. Secondo tentativo, il 13 gennaio di quest'anno. Per cercare di realizzare le risorse necessarie a pagare i creditori, il commissario giudiziale ha abbassato la base d'asta di un milione di euro, ma l'asta è andata ancora deserta: il terzo tentativo di vendita sarebbe stato appunto il 9 aprile prossimo, con base d'asta fissata a 9 milioni 100 mila euro;
   l'incendio ha destato grande preoccupazione tra i residenti e tra i cittadini della provincia, sia per la gravità del fatto, soprattutto se ne sarà accertata l'origine dolosa, sia per la compromissione della riqualificazione dell'area, a livello ambientale, economico e architettonico –:
   di quali elementi disponga il Governo in merito ai fatti di cui in premessa, con particolare riguardo alle cause e alla matrice dell'incendio divampato nello stabilimento, anche alla luce dell'intervento svolto dai vigili del fuoco;
   considerato che la struttura è ritenuta un importante esempio di architettura industriale, se il Governo intenda assumere iniziative, per quanto di competenza, per la tutela di un bene di tale rilevanza dal punto di vista storico e architettonico. (4-08725)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

incendio

stabilimento