ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08702

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 404 del 08/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 08/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 08/04/2015
Stato iter:
22/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/06/2015
LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/06/2015

CONCLUSO IL 22/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08702
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Mercoledì 8 aprile 2015, seduta n. 404

   CIRIELLI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   nonostante ci sia ancora molta strada da fare per migliorare il sistema sanitario nel suo complesso, è ben noto come la regione Campania, guidata dal 2010 da Stefano Caldoro, possa vantare un risultato straordinario, essendo passata da un disavanzo sanitario che nel 2009 ammontava a 773 milioni a un avanzo di gestione di 6 milioni nel 2013;
   la regione Campania, pertanto, con un anno di anticipo, ha raggiunto il pareggio di bilancio nella sanità, registrando un incremento del 10 per cento anche per quanto riguarda i livelli essenziali di assistenza e di organizzazione;
   nonostante tutti gli sforzi e i risultati raggiunti, la regione resta commissariata e il perdurare del blocco del turn over, che ha già determinato la chiusura dell'ospedale di Agropoli, trasformato in PSAUT (presidio sanitario assistenza e urgenza territoriale), ossia struttura di primo intervento, rischia di portare alla chiusura di altre strutture della provincia di Salerno;
   è di pochi mesi fa la notizia, riportata dai maggiori quotidiani della Campania, Il Mattino e il Corriere del Mezzogiorno, della soppressione o possibile tale anche dell'ospedale Costa d'Amalfi di Castiglione di Ravello, confermando quanto disposto dal decreto del commissario ad acta n. 49 del 27 settembre 2010 in materia di riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale;
   secondo le ultime dichiarazioni del responsabile della sanità per la Conferenza dei sindaci della Costa d'Amalfi, nonché sindaco di Minori, Andrea Reale: «L'atto dell'Azienda ospedaliera universitaria Ruggi D'Aragona, di cui fa parte l'ospedale costiero è attualmente al vaglio dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari presieduta da Giuseppe Zuccatelli. E vi è arrivato al termine di una complessa istruttoria che ha visto impegnati il governatore Stefano Caldoro, i sub commissari per la sanità, l'Arsan capeggiata da Angelo Montemarano e Ferdinando Romano, direttore del Dipartimento regionale per la sanità»;
   tale ospedale è già stato oggetto di specifici provvedimenti fra cui quello del 2011, che ha permesso l'aggregazione del presidio all'azienda ospedaliera universitaria e poi, recentemente, l'accordo regionale per il riconoscimento di stato giuridico di ospedale con la qualifica di pronto soccorso e presa in carico dei pazienti, con la relativa autonomia gestionale al pari dei plessi aggregati al Ruggi;
   sempre secondo Il Mattino, però, tali tentativi, si sarebbero rivelati inutili e l'ospedale perderà la dotazione di 10 posti letto, nonostante, tra l'altro, in più occasioni il direttore generale dell'A.O.U. Vincenzo Viggiani avesse ribadito la speciale rilevanza del plesso in un territorio di primario rilievo internazionale, nonché l'impegno a stabilizzarne l'assetto a garanzia della continuità e della qualità delle prestazioni erogate;
   tale proposta stride violentemente anche con le rassicurazioni formulate in precedenza sulla permanenza di tutti i servizi erogati sino ad oggi, ma soprattutto con le legittime aspettative di decine di migliaia di cittadini e di visitatori, oltre che con la qualità complessiva di un'offerta turistica che vede così fortemente compromesse le proprie potenzialità;
   a parere dell'interrogante, un territorio dalla mobilità estremamente difficile come la costiera amalfitana non può sottostare agli ordinari canoni di valutazione in ordine alle possibilità di tempestivo intervento sulle emergenze sanitarie;
   tale scelta, se confermata, sarebbe l'ennesima incomprensibile ed immotivata ferita inferta alla sicurezza ed al benessere dei cittadini della costiera, in una zona in cui il flusso di persone, soprattutto nel periodo estivo, diventa incalcolabile e dove la mobilità difficile richiederebbe tutti i servizi di urgenza utili alla stabilizzazione del paziente;
   la previsione della soppressione dell'ospedale Costa d'Amalfi di Castiglione di Ravello, frutto delle scelte adottate a livello nazionale, non solo non tiene conto delle specifiche caratteristiche del territorio, ma contravviene anche alla elementare regola di buon senso secondo cui i servizi, soprattutto quelli essenziali, come l'assistenza sanitaria, vanno assicurati là dove ce n’è più bisogno;
   l'unico modo per ridare fiducia e certezza ai diritti dei cittadini dei territori interessati dal processo di riorganizzazione dei presidi ospedalieri è quella di consentire la modifica del decreto n. 49 del 2010, recuperando una condizione di equità e di giustizia che tenga conto delle diversità dei territori di riferimento, come del resto hanno fatto – con esiti positivi – i territori di S. Angelo dei Lombardi, di Torre del Greco e da alcuni giorni quello di Casoria –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare per garantire il mantenimento dei presidi ospedalieri in aree logisticamente strategiche per la popolazione, come nel caso dell'ospedale Costa d'Amalfi di Castiglione di Ravello, attualmente al vaglio dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, salvaguardando così non solo i livelli essenziali di assistenza ma anche località economica ente strategiche per il sud Italia, sia dal punto di vista culturale che turistico. (4-08702)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 22 giugno 2015
nell'allegato B della seduta n. 447
4-08702
presentata da
CIRIELLI Edmondo

  Risposta. — In merito alle iniziative tendenti a garantire il mantenimento di presidi ospedalieri ubicati in aree della provincia salernitana particolarmente disagiate sotto il profilo logistico, e riguardo all'ospedale di Castiglione di Ravello in costiera amalfitana, la prefettura-ufficio territoriale del Governo di Salerno ha segnalato quanto segue.
  In considerazione dei lunghi tempi di percorrenza necessari a raggiungere altri plessi ospedalieri viciniori, la presenza di un efficiente servizio di immediato intervento in un territorio notoriamente caratterizzato da una mobilità estremamente difficoltosa, è da sempre un'esigenza fortemente avvertita dalla popolazione e dagli stessi amministratori locali, anche con manifestazioni di protesta volte a richiamare l'attenzione sui risvolti negativi, non solo per la salute pubblica, ma per la stessa economia dell'intero sistema produttivo del territorio.
  La regione Campania, con il decreto commissariale n. 49 del 27 settembre 2010, nell'ambito del piano di rientro dal
deficit sanitario, ha ridisegnato l'assetto della rete ospedaliera territoriale, utilizzando una metodologia di analisi delle prestazioni erogate in regime di ricovero, ridefinendo il fabbisogno di prestazioni ospedaliere appropriate e, quindi, l'indice programmatico di posti letto per 1.000 abitanti, sulla base del quale procedere al riassetto della rete regionale attraverso una complessiva riorganizzazione di tutti i presidi e le aziende ospedaliere del territorio.
  Per ciascuna delle strutture di ricovero pubbliche sono stati definiti, per singola disciplina, i posti letto, distinti in posti letto ordinari e a ciclo diurno; sono stati individuati i presidi ospedalieri destinati alla dismissione stante la loro non rispondenza ai principi e ai criteri fissati dal citato provvedimento n. 49 del 2010, tra cui, principalmente, l'inadeguatezza della soglia minima di operatività delle strutture pubbliche, definita pari a 100 posti letto per le strutture per acuti e pari a 80 posti letto per le strutture di riabilitazione e lungodegenza (criterio della «congruità dimensionale»), necessaria per garantire qualità e sicurezza.
  Nell'ambito di tale atto di programmazione regionale, in considerazione dei criteri espressi, è stata disposta anche la riorganizzazione, tra gli altri, del presidio ospedaliero di Castiglione di Ravello, riconvertito in struttura polifunzionale per la salute (SPS) con disattivazione delle funzioni di ricovero: una struttura nella quale vengono offerti servizi finalizzati a garantire livelli essenziali di assistenza sanitaria e socio-sanitaria, con l'allocazione di ambulatori di prime cure per piccole urgenze ed interventi che non necessitano di ricovero in ospedale, nonché attività di presidio sanitario di assistenza e urgenza territoriale – PSAUT (emergenza territoriale – 118).
  Con il decreto n. 17 del 16 marzo 2011, il presidente della Giunta regionale ha decretato l'annessione, a partire dal 1o aprile 2011, del presidio di Castiglione di Ravello all'azienda ospedaliera «Ruggi D'Aragona» di Salerno, confermando la disattivazione di tutte le funzioni di ricovero con la conseguente soppressione dei posti letto e la riconversione in struttura polifunzionale per la salute.
  Attualmente, per effetto del decreto n. 7 del 16 gennaio 2013 del commissario
ad acta per la prosecuzione del piano di rientro del settore sanitario, insieme ai presidi ospedalieri «A. Fucito» di Mercato San Severino, «Giovanni da Procida» di Salerno, «Santa Maria dell'Olmo» di Cava de’ Tirreni, il Presidio di Castiglione di Ravello è parte integrante dell'azienda ospedaliera universitaria «San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona – Scuola Medica Salernitana».
  Con nota del 29 aprile 2015, il direttore medico del presidio ha formulato una dettagliata descrizione dell'attuale assetto organizzativo ed operativo del presidio ospedaliero «Costa d'Amalfi», basato sulla presenza di un punto di primo soccorso h. 24 dotato di personale di emergenza sia medica che chirurgica, con il supporto continuativo dei servizi di radiologia, di cardiologia e di anestesia.
  Più in particolare:
   nel plesso è attivo un laboratorio di analisi, con prestazioni sia di pronto soccorso sia di ordinaria utenza territoriale;
   il servizio di radiologia è dotato di TAC, rx, ecografo ed ortopantomografo, per le necessità del pronto soccorso e per l'utenza territoriale tramite impegnativa;
   la cardiologia e l'anestesiologia sono attive 24 ore su 24 per l'assistenza in emergenza dei codici rossi, e per l'accompagnamento in ambulanza dei pazienti «critici» per il ricovero presso i presidi ospedalieri di Salerno e/o di Cava de’ Tirreni;
   il personale infermieristico è presente in numero confacente ai livelli assistenziali;
   la struttura è dotata di due ambulanze, una di tipo A ed una di tipo B, per il trasferimento dei pazienti che necessitano di ricovero;
   il presidio non è dotato di posti letto da adibire alla diagnosi e cura;
   dal mese di maggio 2015 è previsto il ripristino delle attività ambulatoriali di chirurgia, per due giorni a settimana, con prestazioni erogate dagli stessi chirurghi in servizio presso il pronto soccorso.

  Da ultimo, la prefettura ha segnalato che, al fine di migliorare le attività di emergenza nel territorio in questione, la direzione medica del presidio «Costa d'Amalfi» ha chiesto l'istituzione di un tavolo tecnico congiunto con la ASL Salerno, per riorganizzare il servizio offerto.
La Ministra della saluteBeatrice Lorenzin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

istituto ospedaliero

diritto dell'individuo

pareggio del bilancio