ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08697

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 404 del 08/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: ZANIN GIORGIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COPPOLA PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 08/04/2015
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 08/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 08/04/2015
Stato iter:
08/09/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/09/2015
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 08/09/2015

CONCLUSO IL 08/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08697
presentato da
ZANIN Giorgio
testo di
Mercoledì 8 aprile 2015, seduta n. 404

   ZANIN, COPPOLA e PELLEGRINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   il Ministero interrogato, nell'ambito del protocollo di Kyoto e del «pacchetto clima-energia» adottato dal Consiglio dell'Unione europea nel 2008, ha avviato un programma sull'impronta ambientale (carbon footprint e water footprint) dei prodotti-servizi al fine di sperimentare e ottimizzare le differenti modalità di misurazione delle prestazioni ambientali;
   aziende, comuni e università possono aderire al progetto pilota attraverso la sottoscrizione di accordi volontari con il Ministero oppure attraverso le procedure di selezione pubblica promosse dallo stesso;
   in data 8 febbraio 2013 è stato stipulato a Udine l'accordo volontario in materia di promozione di progetti comuni finalizzati all'analisi, riduzione e neutralizzazione dell'impatto sul clima, tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, rappresentato dall'allora Ministro Corrado Clini, e il comune di Gemona del Friuli (Udine), rappresentato dal sindaco Paolo Urbani;
   il predetto accordo, che ha come obiettivo di realizzare un modello di «città sostenibile» (cosiddetta carbon footprint), ha una durata di 12 mesi, eventualmente prorogabili, e prevede il seguente programma di lavoro:
    a) la messa a punto della metodologia per il calcolo dell'impronta di carbonio (carbon footprint), secondo protocolli internazionalmente riconosciuti, con predisposizione dell'inventario dei gas serra emessi per ogni settore di attività oggetto dell'analisi;
    b) l'individuazione degli interventi, economicamente efficienti, finalizzati alla riduzione delle emissioni dei diversi settori di attività oggetto del calcolo dell'impronta di carbonio;
    c) la definizione di un sistema di gestione delle emissioni del territorio mirato alla riduzione della carbon footprint;
    d) una valutazione delle restanti emissioni e l'individuazione delle possibili azioni per la neutralizzazione delle stesse;
    e) lo sviluppo, sulla base di quanto definito nei punti precedenti di un modello di riferimento «comune sostenibile» che sia replicabile in altre città italiane;
   con nota del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare protocollo 0002891 del 10 marzo 2014, a firma dall'allora direttore generale della direzione per lo sviluppo sostenibile il clima e l'energia Corrado Clini, è stata concessa una proroga di ulteriori 12 mesi per assicurare il completamento delle attività previste dal predetto accordo volontario;
   in data 11 aprile 2014, è stato stipulato a Gemona del Friuli l'ulteriore accordo volontario in materia di sostenibilità ambientali della municipalità – water footprint, tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, rappresentato dall'allora direttore generale della direzione per lo sviluppo sostenibile il clima e l'energia Corrado Clini e il comune di Gemona del Friuli (Udine), rappresentato dal sindaco Paolo Urbani;
   il predetto accordo ha durata di 24 mesi, eventualmente prorogabili, e prevede il seguente programma di lavoro:
    a) la predisposizione della metodologia per il calcolo della water footprint della municipalità;
    b) l'individuazione degli interventi, economicamente efficienti, di riduzione delle emissioni e degli impatti sulle risorse idriche;
    c) la stima delle restanti emissioni al fine della loro neutralizzazione;
    d) la predisposizione di un indice di sostenibilità delle municipalità, che includa la water footprint;
   in sede di stipula dei suddetti accordi, il comune di Gemona del Friuli, nei rapporti intercorsi con Corrado Clini per la redazione e stipula dei protocolli di cui trattasi, sia in qualità di Ministro sia di direttore generale della direzione sviluppo sostenibile del Ministero, si è avvalso della prestazione professionale della società GRUPPO REM s.r.l. di Udine con socio unico il signor Pietro Lucchese, a fronte del pagamento di due rispettive parcelle per un importo complessivo pari a circa 48.600 euro –:
   se l'intermediazione di soggetti terzi rispetto ai contratti costituisca una prassi consolidata per la stesura di tali protocolli;
   quale sia stato il ruolo di intermediazione con il Ministero svolto dal GRUPPO REM S.r.l. del signor Pietro Lucchese, per la redazione e stipula dei due accordi volontari cosiddetti carbon footprint e water footprint di cui trattasi;
   quali siano le specifiche attività che competono al Ministero e quali all'amministrazione comunale, per l'attuazione dei due protocolli;
   quali siano le azioni ad oggi espletate e quali siano le tempistiche previste per la conclusione dei due progetti;
   se sia stata richiesta ovvero concessa ulteriore proroga per l'espletamento delle azioni di cui al progetto carbon footprint, successivamente a quella di cui nota protocollo 0002891 del 10 marzo 2014, ad oggi scaduta;
   se siano stati istituiti il comitato di indirizzo e monitoraggio, previsto all'articolo 5 dell'accordo carbon footprint e il Comitato di gestione, previsto all'articolo 5 dell'accordo water footprint, chi ne faccia parte e quante volte si sia riunito;
   se il Ministro abbia messo a disposizione, o intenda mettere a disposizione dei due progetti specifiche risorse finanziarie e a quanto eventualmente ammontino;
   quali saranno i concreti vantaggi derivanti dall'attuazione dei due protocolli per il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. (4-08697)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 8 settembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 477
4-08697
presentata da
ZANIN Giorgio

  Risposta. — Occorre innanzitutto precisare, con riferimento agli accordi volontari oggetto della interrogazione che si riscontra, ma più in generale riguardo tutti gli accordi volontari della stessa natura stipulati tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e le parti interessate, che le intermediazioni di soggetti terzi sono a discrezione della parte contraente, e che il Ministero non è mai intervenuto nelle scelte del soggetto operate – laddove operate – a totale discrezione dalle parti stipulanti gli accordi.
  Per quanto riguarda l'accordo volontario formalizzato con il comune di Gemona del Friuli, in esso sono stabilite, all'articolo 2, quali azioni competono all'una e all'altra amministrazione. Tra le attività rimesse al Ministero si segnala, tra l'altro, il supporto istituzionale in tutte le attività previste, anche attraverso un riconoscimento dell'intero processo di carbon footprint attuato, della relativa metodologia di calcolo applicata oltre che degli esiti conseguiti.
  Il successivo articolo 5, a sua volta, istituisce un Comitato congiunto con compiti di indirizzo e monitoraggio volti ad assicurare una efficace ed efficiente collaborazione. In merito alle attività da questo svolte, è stato precisato che negli anni 2014 e 2015 il Comitato non si è mai riunito.
  A seguito della richiesta da parte del comune di Gemona del Friuli dello scorso 30 gennaio, è stata concessa una ulteriore proroga di 24 mesi per il completamento delle attività. Nella nota ministeriale di autorizzazione, si è specificato che le attività di calcolo sono da intendersi a carico del comune e che presso la competente direzione generale del Ministero non è disponibile l'accordo per la valutazione della water footprint.
  Per quanto attiene alla attività svolta dal comune, si segnala che presso gli uffici del Ministero non risultano, allo stato, pervenuti rapporti sullo stato di avanzamento delle attività.
  È giusto il caso di sottolineare, altresì, che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per queste attività volontarie, non ha messo e non metterà a disposizione risorse finanziarie.
  In ultimo, per quanto riguarda i concreti vantaggi per il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare conseguenti alla realizzazione del programma, si precisa che il medesimo, nell'ambito degli impegni sottoscritti in sede europea e internazionale di lotta ai cambiamenti climatici, è impegnato a sostenere, attraverso programmi in collaborazione con amministrazioni pubbliche, attività per la riduzione delle emissioni e la diffusione di modelli sostenibili di gestione del territorio.
Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mareGian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sviluppo sostenibile

sviluppo economico

politica ambientale