ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08662

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 403 del 01/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: FRUSONE LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08662
presentato da
FRUSONE Luca
testo di
Mercoledì 1 aprile 2015, seduta n. 403

   FRUSONE e DAGA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   Sora è un comune italiano di 26589 abitanti, della provincia di Frosinone nel Lazio. Attualmente, essendo molto esteso, occupa tutta la piana del Liri;
   nell'ambito del piano operativo regionale FESR LAZIO 2007/2013 – attività 11.4 «Valorizzazione delle strutture di fruizione delle aree protette» – fase III – Progetto di area vasta, Sora città fluviale – progetto LIRIS «Marco Tullio Cicerone», l'amministrazione comunale di Sora, ha dato il via libera ad un progetto riguardante la navigabilità del tratto del fiume Liri che attraversa il centro storico della città, area densamente abitata;
   scopo del progetto sarebbe consentire la navigabilità delle canoe o di altri natanti di ridotte dimensioni, non a motore, per gare sportive o per semplici escursioni con «imbarcazioni» idonee, nei mesi compresi tra giugno e settembre;
   il progetto generale prevede la costruzione di una traversa di sbarramento (diga mobile), la realizzazione di pontili galleggianti, il ripristino degli accessi al fiume, nonché la costruzione di un edificio con funzioni simili a quelle di uno stabilimento balneare. Tra le proposte migliorative verrebbe ipotizzata l'installazione di una turbina idraulica. L'intenzione è quindi di creare un bacino che potrà superare, secondo una stima, i 100.000 metri cubi, un vero e proprio invaso, in una zona ad alta densità abitativa;
   tuttavia, i finanziamenti a disposizione dell'amministrazione comunale sembrerebbero sufficienti sulla realizzazione della prima parte del progetto, vale a dire della sola traversa mobile, pertanto il fiume non sarà accessibile alle canoe se non si troveranno gli ulteriori finanziamenti necessari per completare il progetto generale. Inoltre potrebbe paventarsi l'ipotesi che la traversa sarà data in concessione ad una società per l'installazione della citata turbina ed il relativo sfruttamento ai fini della produzione di energia elettrica;
   si evidenzia che, l'acquedotto e soprattutto la fognatura potrebbero subire delle infiltrazioni al loro interno a causa dell'innalzamento del livello idrico. Quest'eventualità è riconosciuta a pagina 11 della relazione generale del progetto definitivo, senza indicazione alcuna degli interventi necessari per scongiurare tale possibilità. Il problema appare, quindi, concreto se si considera che l'impianto fognario si trova a circa 2-3 metri di profondità ed il livello del fiume verrebbe innalzato di circa 2,5 metri;
   l’iter amministrativo, inoltre, si è svolto ad avviso degli interroganti in maniera molto superficiale ed approssimativa, il progetto non è stato sottoposto alla «Verifica di assoggettabilità alla V.I.A», come invece previsto al punto 7 lettere f) ed o) dell'allegato IV all'articolo 20 del testo unico Ambientale del decreto legislativo 152 del 2006 e nonostante l'opera ricada in un'area densamente abitata;
   vi è stata un'assenza di coordinamento tra i vari enti interessati al rilascio di pareri/autorizzazioni, senza un'opportuna e necessaria «conferenza di servizi». Il comune di Sora, infatti, ha provveduto a richiedere singolarmente ai seguenti enti i pareri necessari: all'Agenzia regionale per la difesa del suolo (ARDIS); all'autorità di bacino del fiume Liri-Garigliano; alla soprintendenza per i beni architettonici e messaggistici per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo; alla soprintendenza per i beni archeologici; al genio civile;
   si deve notare come i pareri siano ricchi di prescrizioni vincolanti e in un caso addirittura in contraddizione. L'Agenzia regionale per la difesa del suolo con foglio prot. 447255/GR/16/10, datato 11 agosto 2014, ha indicato tra le prescrizioni vincolanti che il rilievo della quota di fondazione della zattera (soglia) di ancoraggio della paratia mobile, dovrà essere impostata a quota inferiore dell'attuale fondo dell'alveo, pertanto in trasparenza dell'attuale profilo, mentre l'Autorità di Bacino con foglio n. 5959, datato 23 luglio 2014, ha indicato fra le proprie osservazioni: «... una soglia fissa di calcestruzzo armato con quota assoluta dell'incile posto a circa 70 cm sopra l'attuale quota del fondo dell'alveo, su cui installare la traversa...»;
   inoltre, la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, a seguito di richiesta di riesame del comune di Sora, con foglio prot. 0023536, datato 22 agosto 2014, ha comunicato al dipartimento territorio direzione regionale urbanistica e territorio di aver rilasciato parere positivo in merito alla: «Riqualificazione di un tratto di alveo in area urbana del fiume Liri con realizzazione di una soglia tondo – progetto LIRIS “Marco Tullio Cicerone”, cosa ben diversa rispetto al progetto in esame;
   si evidenzia, anche, il netto contrasto con il disposto dell'articolo 3-ter del decreto legislativo 152 del 2006 «Principio dell'azione ambientale», con particolare riguardo ai principi di precauzione e di azione preventiva a tutela dell'ambiente che recita, «La tutela dell'ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante un'adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell'azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente... omissis»;
   si deve, altresì, considerare che la città di Sora ricade in una zona ad elevato rischio sismico ed il centro urbano è ricompreso nella fascia «C» del rischio idraulico («Fascia di inondazione per piena d'intensità eccezionale») dal vigente «Piano stralcio per l'assetto idrogeologico». Per rendersi conto delle piene del Liri, basta semplicemente cercare sul web le immagini dell'ultima alluvione avvenuta nel dicembre 2010;
   è necessario aggiungere che, la costruzione della traversa mobile risulterebbe in contrasto con le finalità indicate all'articolo 1 del PsAI-Ri:
    a) difesa, sistemazione e regolazione dei corsi d'acqua;
    b) moderazione delle piene;
    c) omissis;
    d) regolamentazione dei territori interessati dalle piene;
    e) attività di prevenzione omissis...».

  inoltre la realizzazione della stessa potrebbe aumentare i pericoli derivanti da eventi alluvionali, che secondo le statistiche possono raggiungere 623 m3/s. La base di ancoraggio della struttura posta sul fondo del fiume che ha un'altezza di circa 1,5 metri e l'impianto di risalita dei pesci rappresenterebbero, di fatto, un'ostruzione al libero deflusso delle acque in caso di piena, in quanto produrrebbero una riduzione della sezione del fiume. Inoltre, nei mesi di funzionamento si verrebbe a formare un vero e proprio bacino artificiale, posto a monte e non molto distante dalla cascata di Isola Liri, famosa per trovarsi in centro città. Infine, si vuole porre l'attenzione su una fotografia in particolare effettuata durante la realizzazione della traversa, nella quale si vengono evidenziati dei rivoli d'acqua fuoriuscire, in una parte del cemento, che dovrebbe fare da base alla diga mobile;
   il 23 dicembre 2014, in occasione dell'ultimo consiglio comunale, il presidente dell'assise cittadina ha dato lettura di una nota dell'A.R.DI.S., portando a conoscenza della cittadinanza che l'opera è sotto osservazione da parte della procura della Repubblica di Cassino, la quale dovrà stabilire se il progetto sia viziato da reati di natura penale;
   la costruzione dell'opera sta destando molta preoccupazione non solo tra le associazioni ambientaliste locali, ma anche in molti cittadini, soprattutto alla luce dei gravi problemi legati al dissesto idrogeologico che negli ultimi mesi sono tornati, purtroppo, all'onore della cronaca. Basti ricordare l'ultima alluvione che ha colpito la città di Genova;
   secondo quanto riportato dall'autorità di bacino dei fiumi Liri – Garigliano e Volturno «La documentazione prodotta contiene una Relazione Modello Idraulico nella quale sono stati calcolati i profili di corrente per portate di piena trentennali, ventennali e duecentennali nella configurazione della traversa completamente abbassata, verificando l'accettabilità degli effetti i indotti dall'opera sul regime idraulico, non altrettanto è stato verificato nella configurazione a traversa completamente alzata, pertanto non risulta esaustiva dei contenuti previsti dalle predette norme»;
   come sopra rappresentato, tra le proposte migliorative, presenti nella relazione tecnica illustrativa di progetto, viene descritta anche la predisposizione per l'installazione di una centralina idroelettrica di tipo Kaplan, di cui tuttavia non si trova traccia negli altri elaborati. A tal proposito, si evidenzia che nel mese di ottobre scorso, varie associazioni ambientaliste, fra le quali anche la Wilderness, constatato il ritardo del Governo, delle regioni e delle autorità di bacino nell'attuazione della direttiva 2000/60/CE, hanno lanciato un appello affinché vengano presi i necessari ed urgenti provvedimenti per il raggiungimento degli obbiettivi indicati dalla direttiva. Nell'appello è stato segnalato, altresì, che anche nei corsi d'acqua appenninici e nel resto del territorio italiano il livello di sfruttamento delle acque superficiali e la pressione sui corpi idrici sta rapidamente aumentando, al contrario di quanto richiederebbero gli obiettivi delle direttive europee. Nel caso specifico esistono a monte di Sora, in Abruzzo, altri due impianti di cooperazione delle acque del fiume Liri. La citata (eventuale) turbina e la traversa mobile andrebbero ad incidere, pertanto, su un sistema ambientale ed ecologico già di per sé molto fragile –:
   se i fatti esposti in premessa corrispondano al vero;
   se il Ministro interrogato non ritenga necessario ed urgente attuare attraverso specifiche iniziative normative, la direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque, e della direttiva 2007/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2007, relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni, ove assume priorità la delocalizzazione di edifici e di infrastrutture potenzialmente pericolosi per la pubblica incolumità;
   quali iniziative, per quanto di competenza, il Ministro intenda assumere per garantire la sicurezza dei cittadini che risiedono presso Sora e presso l'intero tratto del fiume Liri;
   alla luce di quanto esposto nelle premesse, se intenda valutare l'opportunità di un monitoraggio straordinario delle opere che possono avere impatti sull'assetto idrogeologico costruite all'interno dei centri abitati, affinché si evitino sciagure, più delle volte, prevedibili. (4-08662)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gestione delle acque

protezione delle acque

corso d'acqua