ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08659

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 403 del 01/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: VERINI WALTER
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AMENDOLA VINCENZO PARTITO DEMOCRATICO 01/04/2015
SCANU GIAN PIERO PARTITO DEMOCRATICO 01/04/2015
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 01/04/2015
FABBRI MARILENA PARTITO DEMOCRATICO 01/04/2015
LENZI DONATA PARTITO DEMOCRATICO 01/04/2015
GALLI CARLO PARTITO DEMOCRATICO 01/04/2015
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 01/04/2015
MONTRONI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 01/04/2015
LATTUCA ENZO PARTITO DEMOCRATICO 01/04/2015
BARUFFI DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO 01/04/2015
PAGANI ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO 01/04/2015
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 01/04/2015
ZAMPA SANDRA PARTITO DEMOCRATICO 01/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 01/04/2015
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 21/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08659
presentato da
VERINI Walter
testo di
Mercoledì 1 aprile 2015, seduta n. 403

   VERINI, AMENDOLA, SCANU, DE MARIA, FABBRI, LENZI, CARLO GALLI, INCERTI, MONTRONI, LATTUCA, BARUFFI, PAGANI, MAESTRI e ZAMPA. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della difesa, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   il giudice monocratico di Palermo, nel mese di ottobre 2014 aveva condannato i Ministeri della difesa e dei trasporti a risarcire con 5 milioni 637.199 euro i 14 familiari delle vittime della strage di Ustica, o eredi, Annino Molteni, Erica Dora Mazzel, Rita Giovanna Mazzel, Maria Vincenza Calderone, Alessandra Parisi e Elvira De Lisi e, all'inizio di questo mese, aveva condannato i Ministeri a risarcire quattro familiari di Gaetano La Rocca, con poco più di un milione di euro (1.007.152): il procedimento per i parenti di La. Rocca, poi, era stato stralciato per un errore in un documento;
   i procedimenti per il risarcimento ancora pendenti in appello sono numerosi, mentre la Corte di Cassazione si è già pronunciata in maniera definitiva, nel gennaio 2013, sulla richiesta fatta dai familiari di quattro vittime della strage dando loro ragione e giudicando infondata la tesi della prescrizione;
   adesso si apprende che l'avvocatura dello Stato, nella persona dell'avvocato dello Stato Maurilio Mango, ha chiesto alla corte di appello civile di Palermo il rigetto delle domande di risarcimento che il tribunale ha concesso a 18 familiari delle vittime della tragedia aerea di Ustica il 27 giugno ’80, quando il Dc9 Itavia s'inabissò in mare tra Ponza e Ustica con 81 persone;
   l'avvocatura dello Stato chiede il rigetto per prescrizione o infondatezza e chiede di porre a carico dei familiari il «pagamento delle spese di lite oltre che quelle prenotate a debito»;
   il ricorso in questione ribadisce, da parte dell'avvocatura dello Stato, la impossibilità di provare che ad abbattere l'aereo fu un missile, propendendo per l'ipotesi, ormai superata del tutto dalle ricostruzioni storiche e processuali, della bomba a bordo: l'avvocato Mango evidenzia, addirittura, come le ricostruzioni giudiziarie e mediatiche «siano state talvolta macroscopicamente influenzate dal progressivo formarsi e consolidarsi di un immaginario collettivo che ha individuato la causa del disastro nell'abbattimento dell'aeromobile da parte di un missile, con la conseguente responsabilità delle amministrazioni derivante dall'omesso controllo dello spazio aereo»;
   tale atteggiamento da parte dell'avvocatura dello Stato appare gli interroganti sinceramente di difficile comprensione soprattutto alla luce delle due sentenze della Corte di Cassazione che stabiliscono chiaramente le responsabilità dei Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti e della difesa, anche considerando, ovviamente nel rispetto dell'azione dell'avvocatura dello Stato, gli argomenti utilizzati nel ricorso che appaiono agli interroganti decisamente poco riguardosi delle sentenze già emesse, e della ricostruzione storica dei tragici eventi di Ustica;
   va inoltre tenuto ben presente il delicatissimo tema delle rogatorie internazionali che la procura della Repubblica rivolto a Stati amici e alleati per ottenere collaborazione al fine di ottenere finalmente verità e giustizia su questa terribile e dolorosissima pagina della storia del nostro Paese; e sulla cui regolamentazione si sta lavorando alla Camera dei deputati alla luce del disegno di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione relativa all'assistenza giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri dell'Unione europea, fatta a Bruxelles il 29 maggio 2000, e delega al Governo per la sua attuazione che si auspica diventi operativa in tempi brevissimi –:
   quali iniziative il Governo, per quanto di competenza, intenda adottare al fine di assicurare che non vengano fatti passi indietro nella ricostruzione delle responsabilità e nell'accertamento definitivo della verità suina strage di Ustica, affinché lo Stato stesso si faccia, come è suo precipuo compito, garante della verità e del riconoscimento dei diritti delle vittime di quella immane tragedia. (4-08659)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto alle vittime

incidente di trasporto

infrastruttura dei trasporti