ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08644

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 403 del 01/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: MARIANI RAFFAELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 01/04/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08644
presentato da
MARIANI Raffaella
testo di
Mercoledì 1 aprile 2015, seduta n. 403

   MARIANI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   Mercatone Business srl, storica realtà italiana della distribuzione organizzata di mobili, complementi di arredo e casalinghi, appartenente, insieme alle società Tre Stelle srl e ad altre società, tutte con sede legale in Imola, al gruppo Mercatone Uno, conta oggi 79 punti vendita nel Paese, concentrati in particolare in Emilia Romagna (19), Piemonte (12), Lombardia (9), Veneto (7), Puglia (7), Toscana (5) e impiega complessivamente circa 3.700 dipendenti in tutta Italia;
   il gruppo Mercatone Uno, a seguito del calo di vendite registratosi per tutto il 2014 e della congiuntura negativa che ha colpito anche il settore di riferimento, si trova in gravi difficoltà economiche e finanziarie: già dal 2010 il gruppo ha beneficiato di ammortizzatori sociali come la cassa integrazione salariale e, in alcune zone, dei contratti di solidarietà, tipologia quest'ultima che andrà in scadenza il 31 maggio 2015;
   la situazione debitoria del gruppo appare grave e ammonterebbe a circa 450 milioni di euro;
   il 19 gennaio 2015, il consiglio di amministrazione della Mercatone Business srl ha comunicato ai sindacati di categoria Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil, sia a livello nazionale che regionale, la decisione di depositare presso il tribunale di Bologna istanza di ammissione alla procedura per accedere al concordato preventivo «in bianco»; questa scelta ha suscitato un forte allarme nei dipendenti, nei sindacati e nelle istituzioni delle aree interessate, preoccupati per il futuro dei lavoratori e dell'azienda;
   a seguito di questa difficile situazione pare prospettarsi la dismissione di 34 punti vendita definiti «non performanti»; pare probabile che tra questi sia incluso uno dei due negozi della provincia di Lucca, quello situato a Sant'Anna, nel comune capoluogo, che conta 41 dipendenti, la maggior parte donne;
   non è chiaro se esista un piano industriale o se l'obiettivo della società sia quello di chiudere semplicemente i punti vendita succitati e di ridurre complessivamente le sue attività con un piano più ampio di cessioni: in questo senso, per il negozio di Lucca, ha destato allarme nei lavoratori e nei sindacati la decisione della proprietà di procedere con una serie di promozioni, con forti sconti sulla merce, che fanno temere la volontà di svuotare il punto vendita;
   i lavoratori del negozio di Lucca sono in sciopero dal 21 marzo e in presidio permanente nei pressi della struttura al momento chiusa; per il 1o aprile è stato indetto uno sciopero di tutti i punti vendita sul territorio nazionale;
   la proprietà ha nel frattempo evitato in ogni modo il confronto con i sindacati e le istituzioni, disertando peraltro una serie di incontri sia a livello locale che nazionale: l'incontro programmato per il 1o aprile al Ministero dello sviluppo economico è stato rinviato a data da destinarsi in seguito alla comunicazione dell'azienda di non poter essere presente, adducendo motivazioni generiche. Tale atteggiamento aumenta ovviamente le preoccupazioni per il futuro dei dipendenti e per la situazione dell'indotto –:
   quali iniziative i Ministri interrogati intendano intraprendere al fine di salvaguardare l'occupazione di tutti i lavoratori e le lavoratrici del gruppo;
   se i Ministri interrogati non ritengano di assumere tempestivamente le iniziative necessarie affinché l'azienda prenda parte ad un confronto attivo e fornisca informazioni e chiarimenti esaurienti sulla condizione complessiva del gruppo, in modo da consentire alle istituzioni, ai sindacati, alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti di valutare la situazione e di mettere in atto tutti gli interventi possibili per tutelarsi e garantire un adeguato sostegno economico alle famiglie, anche facendo ricorso agli ammortizzatori sociali. (4-08644)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato

punto di vendita

politica occupazionale