Legislatura: 17Seduta di annuncio: 403 del 01/04/2015
Primo firmatario: PESCO DANIELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 VILLAROSA ALESSIO MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 CASO VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015 CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 01/04/2015 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 01/04/2015 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 16/04/2015
PESCO, ALBERTI, D'INCÀ, MARZANA, DADONE, BASILIO, LUIGI GALLO, SORIAL, DALL'OSSO, CRIPPA, COMINARDI, VILLAROSA, L'ABBATE, NICOLA BIANCHI, TRIPIEDI, BONAFEDE, COLONNESE, CASO, MANTERO, SILVIA GIORDANO e CHIMIENTI. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze
. — Per sapere – premesso che:
il 24 settembre 2014 con un comunicato stampa, Adusbef annuncia che insieme a Federconsumatori è stata presentata una lettera di diffida, ex articolo 140 decreto legislativo n.206 del 2005 del codice del consumo a 13 banche primarie sul territorio italiano richiedendo l'immediata rimozione di tutte le clausole vessatorie presenti nei contratti bancari;
Adusbef in particolare fa riferimento ai contratti di mutuo e di conto corrente, che determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio di diritti ed obblighi contrattuali;
la sentenza n. 870 del 18 gennaio 2006 della prima sezione della suprema corte di cassazione ha dichiarato nulla la commissione massimo scoperto, riapparsa però poi sotto il nuovo nome di CIV (commissione istruttoria veloce);
la Corte di Giustizia europea (Sez. III, sentenza n. C-34/13 del 10 settembre 2014) blocca l'esproprio della casa e la relativa vendita di banche e finanziarie che mettono all'asta la casa del familiare del consumatore, qualora nel contratto di mutuo firmato, sono presenti una o più clausole abusive e/o illegittime (quelle clausole, cioè, che pongono oneri particolarmente vincolanti a carico del consumatore e a vantaggio dell'azienda, vietate dalle direttive dell'UE), bloccando così l'esecuzione forzata anche per l'intangibilità del diritto all'abitazione garantite da norme Ue;
la Corte di Cassazione, con la sentenza 19270/2014, tornando sull'argomento della vendita forzata degli immobili per debiti contratti con le banche, ha stabilito che le disposizioni contenute nel decreto-legge n. 69 del 2013 articolo 52 comma 1, lettera g) che richiama il decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973, articolo 76, comma 1) interrompono le procedure esecutive di Equitalia sugli immobili adibiti a «prima casa»;
Adusbef e Federconsumatori sulla base di perizie econometriche depositate in tribunale hanno calcolato che l'applicazione del piano di rimborso definito «alla francese» (con rate a capitale crescente), anziché «all'italiana» (con rate a capitale fisso), genera un esborso in termini di interessi molto più elevato: prendendo a esempio un capitale di 100.000 euro per 20 anni di mutuo ipotecario al tasso fisso 5,4 per cento tra i 2 piani di rimborso si genera una differenza di interessi del 17,5 per cento pari a 9.515 euro in più. Espediente giudicato illecito da sentenze di tribunale che hanno condannato alcune banche, e che su un milione di contratti a tasso fisso da 100.000 euro genererebbe un ingiusto profitto pari a 9,5 miliardi di euro, ovvero 475 milioni all'anno a carico dei clienti. Analogamente si comportano gli interessi calcolati sui mutui a tasso variabile con ammortamento alla francese;
una pubblicazione di Banca d'Italia del 2012 che basa le proprie valutazioni sulle informazioni nominative provenienti dalla «Rivelazione Analitica dei Tassi d'Interesse» (RATI), ha calcolato in circa 1,9 milioni il numero dei nuovi contratti di mutuo stipulati negli 8 anni tra il 2004/2011 (1.894.648), e un capitale medio intorno ai 140.000 euro. Questi contratti, per un valore complessivo di 265,25 miliardi di euro, si sommano a quelli già esistenti;
essendo noto che dinanzi ad una pronuncia della Corte gli Stati membri sono tenuti ad adottare meccanismi efficaci per scoraggiare l'utilizzazione delle clausole qualificate come illegittime, mentre il giudice nazionale competente deve adottare qualsiasi provvedimento che vieti, quanto meno, la prosecuzione dell'esecuzione su un bene dato in garanzia –:
se siano a conoscenza di quanto esposto in premessa;
se siano state intraprese, iniziative anche normative, e quali, atte a sanare queste irregolarità che hanno gravemente danneggiato e danneggiano tuttora cittadini e risparmiatori ignari, drenando liquidità quantificabili in svariati miliardi di euro a famiglie e piccole/medie imprese, a favore delle istituzioni creditizie. (4-08643)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):contratto
clausola abusiva
consumatore