ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08637

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 403 del 01/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: PASTORINO LUCA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 01/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
QUARANTA STEFANO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/04/2015
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 01/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 01/04/2015
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI 10/09/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 30/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08637
presentato da
PASTORINO Luca
testo di
Mercoledì 1 aprile 2015, seduta n. 403

   PASTORINO, QUARANTA e AIRAUDO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   Fincantieri è un'azienda pubblica italiana qualificata al momento come «uno dei maggiori gruppi esistenti al mondo, attivo nella progettazione e costruzione di navi mercantili e militari» controllata da Fintecna, società finanziaria italiana sua volta controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze attraverso la Cassa depositi e prestiti;
   in queste settimane il Governo sta perfezionando le intese con Fincantieri per la contrattualizzazione delle nuove commesse per il rinnovo della flotta della Marina militare. Si tratta di un investimento pari a 5,4 miliardi di euro, che potrebbe garantire una prospettiva di lavoro per le maestranze fino al 2020 e al contempo rappresenterebbe un'occasione per rafforzare la presenza di Fincantieri in Liguria, sede della divisione navi militari di Fincantieri, consentendo dopo un lungo periodo di crisi il rilancio delle attività industriali e nuove opportunità di sviluppo occupazionale sul territorio;
   nei giorni scorsi a Roma si è tenuta una riunione tra le organizzazioni sindacali e l'amministrazione di Fincantieri spa per discutere di contratti integrativi in merito allo stabilimento di Riva Trigoso. A margine di questa riunione sono emerse alcune indiscrezioni, non smentite, riguardo la presunta volontà dell'azienda di «attuare lo scorporo del comparto “meccanica” da trasformare in una società controllata da Fincantieri e nell'area segregata da ritagliare all'interno del cantiere e assegnare a ditte appaltatrici». (Il Secolo XIX 30 marzo 2015). Inoltre c’è il timore che questi lavoratori vengano riassorbiti nella nuova società in base alle direttive contenute nel recente «jobs act», con relativa perdita dei diritti acquisiti e diminuzione delle tutele, quali ad esempio quelli riferiti all'articolo 18;
   nello stabilimento di Riva Trigoso l'eventuale scorporo della meccanica, a detta delle organizzazioni sindacali, non solo creerebbe delle difficoltà nell'organizzazione del lavoro in quanto il settore della meccanica e quello navale sono strettamente legati l'uno all'altro, ma di fatto ne sancirebbe la sua fine;
   a la Spezia gli enti locali sono proprietari del bacino di carenaggio che viene utilizzato da Fincantieri nello stabilimento del Muggiano; a causa della riduzione del budget la provincia di La Spezia sta pensando di cedere le sue quote aprendo la strada alla privatizzazione di questa struttura fondamentale, mettendo quindi in discussione la presenza stessa dello stabilimento;
   ad oggi Fincantieri non ha ancora presentato un piano industriale né ha chiarito con le parti sindacali le sue intenzioni su quanto detto –:
   quali iniziative intendano intraprendere, per quanto di competenza, al fine di avviare un'interlocuzione tra l'azienda e le organizzazioni sindacali affinché venga presentato e discusso il piano industriale da parte di Fincantieri tenendo presente che un investimento pubblico così ingente – 5,4 miliardi di euro – dovrebbe tradursi in una opportunità di sviluppo per il territorio e per i lavoratori interessati direttamente che per quelli relativi all'indotto. (4-08637)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

costruzioni navali

politica industriale

accesso all'occupazione