ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08632

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 403 del 01/04/2015
Firmatari
Primo firmatario: DALL'OSSO MATTEO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/04/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 01/04/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 01/04/2015
Stato iter:
16/12/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/12/2015
CALENDA CARLO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 16/12/2015

CONCLUSO IL 16/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08632
presentato da
DALL'OSSO Matteo
testo di
Mercoledì 1 aprile 2015, seduta n. 403

   DALL'OSSO, CIPRINI, TRIPIEDI e COMINARDI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   da molti anni il nostro Paese è attanagliato dalla morsa della crisi economica mondiale che, nonostante a volte offra degli spiragli di miglioramento, nell'arco di pochi giorni ogni positivismo è rimesso in discussione;
   negli ultimi tempi numerose sono le aziende che hanno chiuso i battenti in Italia delocalizzando negli altri Paesi europei soprattutto dell'Est;
   è notizia delle ultime settimane dell'interesse di ben 500 aziende del Nord-Est al mercato cinese e di molte altre che hanno già aperto filiali e succursali nella Repubblica Popolare;
   il know-how nazionale sta scappando oltre confine e la fuoriuscita del capitale umano sta sfuggendo da ogni controlli –:
   se il Governo sia a conoscenza di tali dati;
   come il Governo intenda agire al fine di mantenere il rapporto con le aziende «emigrate» favorendo un interscambio formativo con la realtà cinese;
   se l'Esecutivo abbia intrapreso una discussione con le regioni del Nord-Est e del Nord-Ovest della penisola al fine di creare una politica comune nei confronti delle aziende che delocalizzano in Cina ed utilizzando nel breve futuro la loro presenza in loco per la promozione del «sistema Italia». (4-08632)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 16 dicembre 2015
nell'allegato B della seduta n. 537
4-08632
presentata da
DALL'OSSO Matteo

  Risposta. — L'interscambio complessivo di beni dell'Italia con la Cina (attualmente nostro 5o partner commerciale) rappresenta il 4,8 per cento del volume totale dei nostri scambi a livello internazionale. Gli scambi, durante il 2014, hanno superato la soglia dei 35,5 miliardi di euro, con un incremento, rispetto al 2013, dell'8 per cento. Nel primo semestre di quest'anno, essi hanno conosciuto – se paragonati all'analogo periodo del 2014 – un'accelerazione del 12,4 per cento.
  Secondo le elaborazioni dell'osservatorio economico, l'Italia – a fine 2014 – si attestava al 25o posto (4o tra gli Ue) tra i paesi fornitori della Cina e al 21o posto come Mese Cliente (5o tra gli Ue), mentre la Cina si poneva al 3o posto come paese fornitore dell'Italia, con una quota del 7,1 per cento e all'8o posto come paese cliente, con una quota di mercato del 2,6 per cento.
  Secondo i più recenti dati diffusi dall'Eurostat, nel 2013 gli investimenti esteri italiani netti diretti in Cina sono stati pari a 403 milioni di euro.
  In generale, nel corso del decennio 2004-2013, gli investimenti diretti all'estero (IDE) netti dell'Italia nel mercato asiatico hanno superato i 7,7 miliardi di euro.
  Secondo i più recenti dati elaborati dal Politecnico di Milano – Agenzia ICE (banca dati Reprint), al 31 dicembre 2013, le imprese cinesi partecipate da italiane erano 1.577. Va inoltre evidenziato che 1.268 (80 per cento del totale) erano aziende controllate da imprese italiane, mentre nelle restanti 309 vi era una partecipazione paritaria e minoritaria.
  Dal punto di vista settoriale il 34,7 per cento delle imprese operava nel comparto del commercio all'ingrosso, mentre il 42,5 per cento era attivo nell'industria manifatturiera, soprattutto nei settori della metallurgia, dell'automazione meccanica e automobilistico.
  Dopo questo sintetico quadro sulle relazioni economiche tra Italia e Cina, si evidenzia che Italia e Cina negli ultimi anni hanno compiuto continui progressi nella cooperazione in tutti i campi ed hanno mantenuto frequenti scambi di alto livello realizzando proficui risultati economici.
  Pechino rappresenta un partner importante per il nostro Paese, come dimostrato anche dall'aumento degli investimenti cinesi in Italia e i rapporti bilaterali continuano a maturare secondo una visione strategica di lungo termine.
  Le relazioni economiche bilaterali presentano però ancora un grande potenziale di sviluppo, con ampi spazi e opportunità di collaborazione, che vengono periodicamente approfonditi nelle sedi istituzionali di dialogo. Tra questi, si segnala la commissione mista economico-commerciale, istituita nel 1991 e co-presieduta dal Ministero dello sviluppo economico per parte italiana e dal Ministero del commercio per parte cinese. L'XI sessione della commissione mista si è tenuta a Pechino nel marzo 2015.
  Inoltre, esiste un organismo di dialogo tra sistemi imprenditoriali dei due paesi, rappresentato dal Business Forum Italia Cina, istituito nel 2013 e che si è riunito due volte, a giugno ed ottobre 2014, per discutere di concreti progetti di collaborazione e dare impulso al rafforzamento degli scambi tra imprese.
  Risulta, pertanto, costante ed intenso il dialogo tra istituzioni ed imprese, come dimostrato anche dalle numerose missioni istituzionali ed imprenditoriali, che hanno caratterizzato negli ultimi anni i rapporti tra i due Paesi e che si sono ulteriormente intensificate negli ultimi mesi.
  Per quanto riguarda, invece, l'attività promozionale ed il dialogo in tale ambito tra Stato e regioni, le linee guida e di indirizzo strategico in materia di promozione e internazionalizzazione delle imprese, sono assunte ai sensi dell'articolo 14 del decreto-legge n. 98 del 06 luglio 2011, convertito in legge 15 luglio 2011, n. 111 e successive modificazioni) da una cabina di regia, co-presieduta dal Ministro degli affari esteri, dal Ministro dello sviluppo economico e, per le materie di propria competenza, dal Ministro con delega al turismo.
  Di tale organismo è membro di diritto anche il presidente della conferenza delle regioni e delle province autonome, pertanto, in tale sede è assicurato il coordinamento tra i programmi e gli interventi di internazionalizzazione dello Stato e delle regioni. Nell'ultima riunione del febbraio 2015, la Cabina di Regia nella predisposizione degli obiettivi, ha identificato la Cina come uno dei «paesi focus» dove intensificare le attività di promozione dell'internazionalizzazione per il triennio 2015-2017.
  Tra le varie iniziative previste, si evidenziano interventi presso la grande distribuzione organizzata (GDO) cinese per favorire una maggiore penetrazione dei prodotti agro-alimentari italiani, l'organizzazione di incontri business-to-business (B2B) e di missioni incoming, la valorizzazione dei principali eventi fieristici in Italia.
  Si ricorda, infine, che il 7 luglio 2015 è tenuta presso il Mise la prima riunione della sede stabile di concertazione con le Regioni sulle problematiche della politica industriale. In tale contesto, verranno programmate strategie comuni per la crescita economica, ivi compreso in materia di internazionalizzazione.
Il Viceministro dello sviluppo economicoCarlo Calenda.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

politica dell'impresa