ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08595

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 401 del 27/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: ABRIGNANI IGNAZIO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 27/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/03/2015
Stato iter:
11/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/06/2015
LORENZIN BEATRICE MINISTRO - (SALUTE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/06/2015

CONCLUSO IL 11/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08595
presentato da
ABRIGNANI Ignazio
testo di
Venerdì 27 marzo 2015, seduta n. 401

   ABRIGNANI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   Valerio Fabio Alberti, commissario straordinario di tre istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, (IRCCS), Istituto Regina Elena, San Gallicano e Lazzaro Spallanzani di Roma ha predisposto il Regolamento di organizzazione e funzionamento (ROF) che, secondo gli indirizzi della regione, dovrà portare alla fusione gestionale, amministrativa e sanitaria dei tre storici IRCCS pubblici romani. Le direzioni scientifiche resteranno tre, per garantire, in linea puramente teorica, il mantenimento delle diverse mission specialistiche. L'eventuale approvazione del regolamento, a parere dell'interrogante, snaturerebbe in modo irreversibile tre grandi realtà ospedaliere e di ricerca per la città di Roma;
   il Piano elaborato dal commissario straordinario Alberti ha suscitato molte polemiche, tanto che i medici degli istituti coinvolti hanno proclamato lo stato di agitazione. I medici e la dirigenza sanitaria degli istituti interessati hanno espresso un giudizio estremamente critico, dichiarando quanto segue: «La proposta di riorganizzazione degli Istituti Regina Elena e San Gallicano rischia di screditare il carattere scientifico di eccellenza ed alta specialità dell'istituto oncologico e di quello dermatologico, soprattutto se rapportato a quanto si verifica negli altri IRCCS italiani in particolare nel settore dei tumori». Al commissario e all'intero vertice aziendale viene mosso il rilievo di non aver per nulla compreso le esigenze degli ammalati e dei lavoratori e di trascurare anche la gestione ordinaria per carenza di assunzione di responsabilità sulle azioni correnti;
   in prospettiva il piano di riorganizzazione potrebbe causare la progressiva riduzione della ricerca sperimentale e traslazionale, sempre accuratamente valorizzata e implementata negli altri IRCCS perché ritenuta fondamentale per il progresso nelle terapie e per garantire adeguata assistenza ai pazienti nella pratica clinica. L'approvazione del Piano avrebbe come conseguenza anche il declassamento dell'oncoematologia, che assicura ogni anno assistenza e cure di qualità a molte centinaia di pazienti affetti da linfomi, mielomi e leucemie; il piano di riorganizzazione comporterebbe anche il depotenziamento della medicina nucleare che, negli istituti coinvolti è riconosciuta, a livello scientifico, come la migliore a Roma e nel Lazio, per numero e qualità delle prestazioni erogate. Viene inoltre strutturalmente ridimensionata la psiconcologia, che ha finora aiutato migliaia di pazienti ad affrontare e superare i gravissimi problemi familiari, sociali, relazionali e lavorativi legati alla grave patologia oncologica. Il piano interverrebbe anche nell'ambito della chirurgia addominale, con la riduzione di risorse e strutture dedicate;
   inoltre il Piano prevede, presso l'Istituto nazionale tumori di Roma, l'eliminazione del dipartimento di oncologia medica che è elemento costitutivo di tutti gli altri 11 IRCCS oncologici. I medici lamentano che il piano proposto dal commissario non tiene conto per nulla dell'incredibile evoluzione clinico-scientifica, nella lotta al cancro, registrata negli ultimi 15 anni, non prevedendo la nascita di nuove strutture, ad esempio dedicate allo sviluppo di nuovi farmaci, di terapie palliative, di cure simultanee, di tumori ereditari e della riabilitazione oncologica che corrispondono a precise nuove esigenze dei pazienti e sono ormai indispensabili in ogni istituto di oncologia di eccellenza; Tutto ciò viene stabilito con un Piano che vede il parere contrario all'unanimità dei comitati tecnico-scientifici dei due istituti;
   l'istituto dermatologico San Gallicano, storico ed unico IRCCS pubblico e riferimento clinico e culturale per la cura delle patologie dermatologiche, nel piano proposto risulta fortemente ridotto con due sole strutture complesse superstiti;
   lo stato di agitazione dichiarato dai sanitari del Regina Elena e del San Gallicano, oltre che per i problemi interni ai due istituti è dovuto anche alla paventata ipotesi di una fusione con l'istituto per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani; questa fusione, sostenuta in un'ottica di risparmi, porta all'accorpamento di personale, sia nei laboratori che nelle corsie e negli ambulatori, anche se gli istituti ospitano pazienti con patologie, nella stragrande maggioranza dei casi, diverse tra loro;
   l'interrogante considera indispensabile promuovere un confronto tra la regione Lazio e i medici dirigenti sanitari degli istituti coinvolti, che porti ad una soluzione che tenga conto dei rilievi documentati avanzati dal personale medico, al fine di modificare il piano di riorganizzazione proposto, verificando e tenendo conto, al contempo, della riorganizzazione in atto negli altri 11 IRCCS oncologici italiani;
   il 9 ottobre 2014, è stata approvata la delibera n. 174 interna agli istituti San Gallicano e Regina Elena, con la quale si è disposto l'adeguamento, cioè l'aumento del 20 per cento per i compensi del commissario straordinario e dei vertici dei due istituti con un esborso per l'ente di oltre un milione di euro, che, ancor più in contesto di perdurante crisi economica e di continui tagli, risulta totalmente ingiustificabile –:
   di quali elementi disponga il Governo, anche per il tramite del commissario ad acta per l'attivazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari regionali, circa il processo di riorganizzazione descritto in premessa anche al fine di valutare se vi siano rischi per la qualità della ricerca scientifica;
   se il Ministro interrogato, per quanto di competenza, e anche per il tramite del commissario ad acta, intenda assumere iniziative per evitare che possibili errori di valutazione sulla gestione di processi di riorganizzazione quale quello descritto in premessa possano comportare rilevanti effetti sull'equilibrio della spesa sanitaria. (4-08595)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 giugno 2015
nell'allegato B della seduta n. 440
4-08595
presentata da
ABRIGNANI Ignazio

  Risposta. — Con riferimento alla tematica in esame si fa presente, in via preliminare, che in data 25 luglio 2014 la struttura commissariale della regione Lazio ha trasmesso il decreto del commissario ad acta n. 247 del 2014 di adozione dei programmi operativi (PO) 2013-2015 nell'ambito dei quali è previsto l’«Accorpamento fra I.R.C.C.S. “LAZZARO SPALLANZANI” e I.R.C.C.S. IRE-ISG. Per i due Istituti viene prevista un'unica Direzione Generale, Sanitaria ed Amministrativa, mantenendo separate le Direzioni scientifiche ai fini del mantenimento della specificità degli stessi.»
  In merito, i tavoli di verifica ministeriali, relativamente alla proposta di programmi operativi 2013-2015, nella riunione del 15 aprile 2014 si erano riservati «di esprimersi successivamente, sui provvedimenti di attuazione di quanto previsto».
  La struttura commissariale, quindi, in attuazione di quanto previsto dal programma operativo 2013-2015, ha trasmesso il decreto del commissario
ad acta n. 259 del 6 agosto 2014, relativo alle linee guida per l'adozione degli atti aziendali delle aziende sanitarie, che ha disposto, tra l'altro, la redazione di un atto aziendale unico per i succitati Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico.
  Successivamente, invece, con il decreto del commissario
ad acta n. 454 del 23 dicembre 2014, in merito al quale i ministeri affiancanti nel relativo parere hanno preso atto, ha stabilito per gli stessi la redazione di due distinte proposte di piano strategico e di atto aziendale.
  Nel merito del previsto accorpamento si rappresenta quanto segue.
  In primo luogo occorre tenere presente che gli Istituti fisioterapici ospitalieri sono stati costituiti a seguito di accorpamento, disposto con regio decreto 4 agosto 1932, n. 1296, dell'istituto Regina Elena e dell'istituto Santa Maria e San Gallicano.
  Tali istituti si configuravano, in epoca previgente al decreto legislativo n. 288 del 2003, quali istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, in due differenti discipline, ossia, rispettivamente, oncologia e dermatologia. Gli Istituti predetti sono stati poi confermati, nella loro rispettiva (previgente) qualità di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (si ribadisce, in due differenti discipline), in data successiva all'entrata in vigore del citato decreto legislativo n. 288 del 2003 (confronta Decreto Ministero della Salute del 29 marzo 2006).
  Peraltro, alla data delle relazioni delle valutazioni in
site-visits degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico da parte della commissione ricerca del ministero della Salute, propedeutica alla successiva conferma del carattere scientifico, avvenuta come detto con il richiamato decreto ministeriale del 2006, gli istituti Regina Elena e S. Gallicano, costituenti gli Istituti fisioterapici ospitalieri, già condividevano l'organo apicale, mantenendo però separate le rispettive direzioni scientifiche.
  Il decreto legislativo n. 288 del 2003, all'articolo 13, comma 1, prevede che «l'istituzione di nuovi Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico deve essere coerente e compatibile con la programmazione sanitaria della Regione interessata; essa è subordinata al riconoscimento di cui al comma 3 ed avviene con riferimento a un'unica specializzazione disciplinare coerente con gli obiettivi della programmazione scientifica nazionale di cui all'articolo 12-
bis del decreto legislativo n. 502 del 1992, e successive modificazioni e integrazioni ed ai soli presidi nei quali la stessa attività è svolta. I policlinici possono essere riconosciuti con riferimento a non più di due discipline, purché tra loro complementari e integrate».
  La norma sopra trascritta non dovrebbe trovare applicazione nel caso, non specificamente disciplinato dal predetto decreto legislativo n. 288, in cui la regione Lazio intendesse procedere ad un ulteriore accorpamento funzionale (come a suo tempo già avvenuto fra gli istituti Regina Elena e l'istituto Santa Maria e San Gallicano, per costituire gli Istituti fisioterapici ospitalieri), fra gli Istituti fisioterapici ospitalieri e lo Spallanzani, i quali, singolarmente considerati, manterrebbero, ove confermati, le loro rispettive specificità.
  Il previsto accorpamento non dovrebbe quindi comportare l'istituzione di un nuovo, ai sensi dell'articolo 13 del decreto legislativo n. 288 del 2003, IRCCS.
  In altri termini, laddove l'operazione prevista dalla amministrazione regionale non porti alla costituzione di «nuovi» Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, bensì alla gestione unificata delle attività dei singoli istituti, già riconosciuti tali e così riconfermati, ai sensi della normativa di settore sopra richiamata, si tratterebbe di una soluzione organizzativa non espressamente disciplinata dalla specifica vigente normativa, ma con essa non parrebbe confliggente.
  È opportuno segnalare, infatti, che l'eventuale accorpamento in via programmatica previsto dalla regione Lazio non andrebbe ad aumentare il computo totale degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e delle specifiche discipline, riconosciuti in ambito regionale, bensì costituirebbe, anche in virtù della attuale situazione economico-finanziaria in cui i medesimi versano, un'azione di governo del sistema volta alla razionalizzazione ed al potenziamento dell'efficienza di tali strutture.
  Tale azione pare, sotto altro profilo, coerente con le persistenti e pressanti esigenze di equilibrio finanziario e di razionalizzazione della spesa pubblica, in attuazione di precisi vincoli imposti alla regione Lazio dalla disciplina speciale dettata sul rientro dai disavanzi sanitari.

La Ministra della saluteBeatrice Lorenzin.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

cancro

istituto ospedaliero