ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08521

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 397 del 23/03/2015
Trasformazioni
Trasformato il 22/09/2015 in 5/06438
Firmatari
Primo firmatario: BRESCIA GIUSEPPE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 23/03/2015
Stato iter:
22/09/2015
Fasi iter:

SOLLECITO IL 10/09/2015

TRASFORMA IL 22/09/2015

TRASFORMATO IL 22/09/2015

CONCLUSO IL 22/09/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08521
presentato da
BRESCIA Giuseppe
testo di
Lunedì 23 marzo 2015, seduta n. 397

   BRESCIA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   il 27 maggio 2008 il Sultano dell'Oman donava 3 milioni di euro al «conservatorio» Piccinni di Bari per offrire borse di studio agli allievi meritevoli;
   nel maggio 2010 nasceva la Fondazione «Giovanni Paolo II» con la finalità di gestire tale fondo in favore degli studenti del conservatorio di Bari e di portare avanti ben cinque progetti, secondo un piano di lavoro che era stato presentato anche al Ministero: una borsa di studio destinata a un giovane ricercatore italiano di etnomusicologia; 60 borse di studio per la formazione di professori d'orchestra; 5 borse di studio per la realizzazione di un'indagine socio-musicale sui bambini dagli 8 ai 13 anni per creare poi il primo coro di voci bianche; 5 dottorati di ricerca in collaborazione con l'Università di Napoli; infine iniziative per la celebrazione del trentennale di Nino Rota. Tale Fondazione nasceva all'insaputa del consiglio accademico del conservatorio Piccinni, del collegio dei docenti e dei rappresentanti degli allievi;
   nel verbale del consiglio accademico del 14 dicembre 2010 si legge: «In relazione al XIII punto all'ordine del giorno, il Direttore, Mo Francesco Monopoli, informa il consiglio accademico di aver preso atto, dopo la sua nomina a direttore, della nascita di una fondazione, sorta nel conservatorio Piccinni di Bari, su iniziativa del consiglio di amministrazione, che ha inteso creare un organismo di gestione del Fondo donato al conservatorio dal Sultano dell'Oman. Il direttore informa i membri del consiglio accademico relativamente alla composizione del consiglio di amministrazione della Fondazione intitolata «Giovanni Paolo II»: presidente è stato nominato il professor Aldo Loiodice. Del consiglio di amministrazione fanno parte anche l'avvocato Raffaele Guido Rodio e il Direttore Generale del Comparto AFAM dottor Giorgio Bruno Civello. Inoltre, fanno parte di diritto della medesima Fondazione, il Presidente pro-tempore del conservatorio, dottor Stefano Carulli, il Direttore pro-tempore del conservatorio di Bari, Mo Francesco Monopoli, insieme con un Rappresentante dei Docenti, nella persona della Professoressa Giovanna Valente e un Rappresentante degli Studenti del conservatorio, nella persona della studentessa Angela Trentadue. Presidente Onorario della Fondazione è stato nominato il prefetto di Bari, dottor Carlo Maria Schilardi. Tale organismo è sorto per finanziare iniziative a favore degli studenti del conservatorio. Il Direttore, Mo Francesco Monopoli comunica altresì che la sua adesione a tale Organismo è comunque subordinata al fatto che gli indirizzi programmatici di azione della stessa siano indicati al CdA della Fondazione dal Consiglio Accademico del Conservatorio»;
   a quanto consta all'interrogante non è stata mai presentata alcuna relazione sull'attività svolta dalla Fondazione negli oltre quattro anni trascorsi dalla nascita ad oggi;
   in data 29 settembre 2012 il consiglio accademico del conservatorio di Bari, dopo aver ampiamente discusso, era giunto alle seguenti determinazioni: preso atto delle mancate risposte della fondazione alle diverse richieste e proposte inoltrate dal direttore, dal consiglio accademico e dagli studenti dell'istituzione, valutata la perdurante inattività della suddetta fondazione, ritenendo inutile il persistere di tale organismo, chiede lo scioglimento immediato della fondazione e la restituzione dei fondi al conservatorio per utilizzarli immediatamente ed esclusivamente per iniziative destinate agli studenti, nonché la rendicontazione dettagliata, gli atti relativi all'utilizzo del fondo e i relativi interessi maturati dalla donazione ad oggi;
   ad oggi, di quei fondi, risulta siano stati spesi meno di 200.000 euro con bandi saltuari, privi di una progettualità e di qualsiasi collegamento con i progetti strutturati per il Ministero; l'ultimo bando risale all'11 marzo 2013;
   se già negli anni precedenti si era fatto pochissimo per distribuire agli alunni tale donazione con iniziative degne di nota bisogna sottolineare che da marzo 2013 ad oggi, quindi da quasi due anni, la fondazione Giovanni Paolo II per il tramite del conservatorio non elargisce alcuna somma di denaro agli allievi del conservatorio Piccinni;
   il già direttore generale dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca fino ad ottobre 2014, dottor Giorgio Bruno Civello, che doveva esercitare il potere disciplinare nei confronti dei docenti di conservatorio, ai sensi dell'articolo 55-bis, comma 1, secondo periodo, del decreto legislativo n. 165 del 2001, introdotto dal decreto legislativo n. 150 del 2009, risultava almeno fino al 2013 essere componente del consiglio di amministrazione della fondazione Giovanni Paolo II; e questo, a parere dell'interrogante, configura una situazione di conflitto di interessi in potenziale contrasto con i principi di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione;
   il 19 dicembre 2013 alcuni membri del consiglio accademico chiedevano lo scioglimento della fondazione mentre altri obiettavano che solo il consiglio di amministrazione della stessa fondazione poteva deciderne lo scioglimento. Le parole del direttore riportate nel verbale sono: «il direttore suggerisce di ribadire in un documento unitario principalmente le prerogative già esistenti negli organi istituzionali del conservatorio, non rilevando la necessità di duplicazione in analoga struttura come risulta essere la fondazione». Per la seconda volta quindi il consiglio di amministrazione del Piccini chiede lo scioglimento della fondazione;
   da gennaio 2014 non e più possibile visualizzare online i verbali del consiglio di amministrazione del conservatorio Piccinni se non con apposite credenziali distribuite ai docenti;
   il nuovo direttore del Piccinni, il Mo Schiavo a gennaio 2014 si impegnava pubblicamente a fare chiarezza sulla gestione della fondazione Giovanni Paolo II;
   non è ad oggi più visibile nel nuovo sito internet del conservatorio Piccinni la finestra dedicata alla fondazione Giovanni Paolo II; tale fondazione risulta quindi irreperibile online con la conseguente impossibilità di conoscerne le deliberazioni dell'ultimo anno;
   per assolvere ai suoi scopi, il conservatorio (socio fondatore) pare avesse attribuito alla fondazione un contributo iniziale al fondo di gestione di 175.000 euro fino al 31 dicembre 2010; poi si impegnava ad elargire 350.000 euro all'anno fino al raggiungimento dei 2.450.000 euro per un totale di 7 anni. La cosa certa è che i 350.000 euro annui da utilizzare per gli alunni del Piccinni non sembrerebbero mai stati resi disponibili se non in modesta misura;
   l'articolo 25 del codice civile «Controllo sull'amministrazione delle fondazioni» recita così: «L'autorità governativa esercita il controllo e la vigilanza sull'amministrazione delle fondazioni; provvede alla nomina e alla sostituzione degli amministratori o dei rappresentanti, quando le disposizioni contenute nell'atto di fondazione non possono attuarsi; annulla, sentiti gli amministratori, con provvedimento definitivo, le deliberazioni contrarie a norme imperative, all'atto di fondazione, all'ordine pubblico o al buon costume; può sciogliere l'amministrazione e nominare un commissario straordinario, qualora gli amministratori non agiscano in conformità dello statuto o dello scopo della fondazione o della legge –:
   quali iniziative si intendano adottare per consentire l'utilizzazione immediata degli importi donati nel 2008 al «Conservatorio» Piccinni di Bari per gli scopi noti di supporto economico agli studenti del conservatorio;
   quali sono le precise responsabilità del consiglio di amministrazione della fondazione Giovanni Paolo II e quali quelle del consiglio di amministrazione del conservatorio Piccinni per la mancata distribuzione di 3 milioni di euro donati per uno specifico scopo e sottratti, invece, in maniera non trasparente ad una istituzione di alta formazione pubblica;
   quali siano le responsabilità dell’ex direttore AFAM Civello, facente parte del consiglio di amministrazione della fondazione e fino a pochi mesi fa in netto conflitto di interessi;
   premesso che lo statuto della fondazione Giovanni Paolo II all'articolo 1 dice che «La Fondazione risponde ai principi ed allo schema giuridico della Fondazione di Partecipazione, nell'ambito del più vasto genere di Fondazioni disciplinato dagli articoli 14 e seguenti del Codice Civile», quali azioni il Governo intenda intraprendere secondo l'articolo 25 del codice civile «Controllo sull'amministrazione delle fondazioni». (4-08521)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

musica

fondazione

assegno scolastico