Legislatura: 17Seduta di annuncio: 395 del 19/03/2015
Primo firmatario: SORIAL GIRGIS GIORGIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2015 CASO VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2015 BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2015 CARIELLO FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2015 CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2015 COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 23/03/2015
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/03/2015 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 30/03/2015
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 23/03/2015
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 30/03/2015
SOLLECITO IL 25/11/2015
SOLLECITO IL 26/07/2016
SORIAL, D'INCÀ, CASO, BRUGNEROTTO, CARIELLO, CASTELLI, COLONNESE. —
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
il piano strategico degli investimenti predisposto dal presidente della Commissione europea Junker, che dovrebbe rispondere alla crisi dell'eurozona con investimenti per ben 315 miliardi di euro, coniugando la spesa anche pubblica e la flessibilità sui conti, sembrava promettere ai Governi che decidono di contribuire al Fondo strategico (EFSI), di poterlo fare senza che quelle risorse venissero conteggiate nel deficit;
sembrerebbe quindi possibile sottrarre dal deficit i cosiddetti investimenti pubblici produttivi (quelli che generano crescita) a condizioni più sostenibili rispetto a quelle che in passato erano sottoposte all'ortodossia rigorista che in questi anni ha regnato a Bruxelles, e anche grazie a questo alcun Paesi hanno annunciato il loro contributo all'EFSI: Germania, con 10 miliardi di euro, Francia, con 8 miliardi, Italia, con 8 miliardi e Spagna con 1,5 miliardi;
l'intenzione dell'Italia sarebbe quella di versare il contributo attraverso la cassa depositi e prestiti come propria National Promotional Bank (Npb), la quale, risultando esterna al perimetro pubblico, dovrebbe poter spendere i suoi 8 miliardi di euro, senza conseguenze per i conti italiani e senza rischiare altresì di versare il contributo nel «calderone» europeo priva della certezza di recuperarli tramite il finanziamento di progetti di interesse nazionale;
come si evince in una nota del Manual on quarterly non-financial accounts for general government, Cassa depositi e prestiti (CDDPP) è una realtà del Governo centrale extra-budget; da dicembre 2003 Cassa depositi e prestiti è classificata fuori dal settore S.13 (settore dove vengono inseriti i dati governativi);
nel paragrafo 4 dell'Annex 1 della comunicazione sulle regole in tema di patto di stabilità e crescita della Commissione europea making the best use of the flexibility within the existing rules of the stability and growth pact (Strasburgo, 13 gennaio 2015 – COM(2015) 12 final provisional) viene indicato che «L'impatto sui conti dei contributi tramite Npb dipenderà dal fatto se questa sia classificata dentro o fuori dal perimetro pubblico. Se interna, l'impatto sarà esattamente lo stesso che se fosse direttamente il Governo a procedere a fare gli investimenti. Se sarà esterna, impatterà lo stesso sui conti se la Npb farà l'investimento a nome del Governo», lasciando dunque ampio margine di interpretazione alla regola, con tutti i rischi che questo può determinare, come sottolineato anche dall'articolo «Piano Juncker, nella postilla c’è l'insidia per il deficit» della rivista Affari e Finanza de La Repubblica del 16 marzo 2015 –:
se il Governo sia al corrente della questione descritta in premessa e se non consideri necessario ed urgente fare chiarezza in merito;
se il Governo non intenda attivarsi, con le più opportune iniziative, affinché non vi sia alcuna discrezionalità e per rendere possibile e certo l'utilizzo della Cassa depositi e prestiti senza che le risorse impiegate vengano conteggiate nel deficit, affinché il piano Junker possa costituire davvero una risposta positiva alla crisi in atto nel nostro Paese. (4-08475)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):finanziamento pubblico
investimento pubblico
nomenclatura