ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08465

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 394 del 18/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: PESCO DANIELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2015
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 18/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18/03/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 26/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08465
presentato da
PESCO Daniele
testo di
Mercoledì 18 marzo 2015, seduta n. 394

   PESCO, ALBERTI e TRIPIEDI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   in data 11 settembre 2014 Adusbef e Federconsumatori hanno emesso un comunicato stampa congiunto, dal titolo «Manager e buone uscite: i 27 milioni di euro a Montezemolo, oltre allo scandalo, sono pari a 4,5 milioni di ore di Cassa integrazione in deroga, ossia la paga/mese di 28.125 lavoratori cassaintegrati ! Oltre 500 milioni di liquidazioni a 26 manager pubblici e privati»
   tale comunicato testualmente riporta:
    «Buonuscite scandalose, sostengono Adusbef e Federconsumatori – che hanno elaborato la classifica delle liquidazioni percepite da 26 manager pubblici e privati, dopo il mega-assegno che la Fiat di Fausto Marchionne ha staccato per far dimettere dalla Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, la cui liquidazione di 27 milioni di euro, equivalente a 4,5 milioni di ore di cassa integrazione (media 6 euro/ora), si attesta al settimo posto. L'ennesima vergogna – aggiungono i leader delle due associazioni Elio Lannutti e Rosario Trefiletti – uno schiaffo in faccia a milioni di giovani a 700 euro al mese che faticano ad avere il rinnovo di contratto trimestrale»;
    «Ciò che desta più rabbia ed indignazione, sono le mega-liquidazioni elargite a prescindere dai risultati ottenuti, come due esempi di scuola che dovrebbero indurre ad azioni di responsabilità riguardanti Giancarlo Cimoli (Ferrovie dello Stato), che nel 2004 fu liquidato con 6,7 milioni di euro dalle FS per andare ad Alitalia, e dopo il disastro provocato nei conti della compagnia di bandiera, venne cacciato nel 2007 con una liquidazione di 3 milioni di euro; ed Alessandro Profumo, cacciato nel 2010 da Unicredit con 40,6 milioni di euro di buona uscita, il terzo maxi assegno mai staccato in Italia, al quale non aveva diritto, secondo una perizia del Prof. Stefano Loconte, richiesta dal Pm Michele Nardi della Procura di Roma»;
    «La liquidazione di 40,6 milioni di euro data nel 2010 da Unicredit all'attuale presidente del Monte dei Paschi di Siena, Alessandro Profumo, è il doppio di quanto gli sarebbe spettato sulla base dei contratti siglati prima dell'uscita dall'istituto bancario, come risulta dall'analisi del perito incaricato dalla Procura di Roma, il professor Stefano Loconte, che a conclusione del suo lavoro affermava: “ il depauperamento patrimoniale in danno della società e degli azionisti riscontrato nella corresponsione a Profumo di un incentivo all'esodo non è congruo, perché eccessivamente elevato e pur non integrando alcun reato, rilevare un illecito di natura civilistica ”, invitando il cda Unicredit ad una azione di responsabilità por recuperare il maltolto»;
    «Nella classifica elaborata da Adusbef e Federconsumatori si trova al primo posto Cesare Romiti (Fiat) che nel 1998 ottenne 101,5 milioni di euro; al secondo Andrea Guerra di Luxottica, che poco tempo fa ha preso 45 milioni di euro; al terzo Profumo; al quarto Matteo Arpe, che per uscire da Capitalia nel 2007 ebbe 37,4 milioni di euro; al quinto Cesare Geronzi, con 36,65 milioni tra Capitalia e Generali; Luca Cordero con 27 milioni; Roberto Colaninno con 25,8 milioni per uscire da Telecom e tentare l'avventura dei capitani coraggiosi con Alitalia»;
    «Paolo Cantarella con 20 milioni avuti da Fiat, si classifica all'ottavo posto; nono Riccardo Ruggiero da Telecom con 17,28 milioni nel 2007; Maurizio Romiti 15 milioni da RCS; Carlo Puri Negri 14 da Pirelli; Franco Bernabè 13,7 nelle due tranche da Telecom; Buora 12 da Telecom; Gamberale 11,4 da Autostrada; Perissinotto 10,7 milioni da Generali; Fausto Marchionne 10 da Fondiaria; Cimoli 9,7; Balzanello 6 da Geox; Scaroni 8,4 dall'Eni; Galateri 8 da Telecom; Conti 6,4 dall'Enel; Sarmi 6 dalle Poste; Pansa 5,45 milioni da Finmeccanica; Rossignolo 5 da Telecom; Peluso figlio ex ministro Cancellieri 3,6 milioni da Fondiaria; Flavio Cattaneo 2,4 da Terna»;
    «Liquidazioni e buone uscite, spesso non dovute, per aver portato le loro aziende al disastro (come il caso di Fondiaria Sai), potrebbero finanziare 84 milioni di cassa integrazione e 531.000 paga/mese dei cassaintegrati» –:
    se il Governo abbia intenzione di intraprendere iniziative, per quanto di competenza, per impedire o limitare i danni che certe liquidazioni possono comportare alle società, spesso quotate in Borsa a maggior ragione se partecipate dallo Stato (quindi con fondi pubblici);
   se sia al corrente che la certezza della corresponsione di tali buonuscite possa creare dei conflitti di interesse nei confronti degli investitori pubblici e piccoli/medi risparmiatori e se non intenda pertanto promuovere al più presto iniziative in materia di conflitto di interessi che tutelino Stato e cittadini. (4-08465)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cassa integrazione

trasporto aereo

moralita' della vita economica