ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08459

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 394 del 18/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 18/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 11/06/2015

SOLLECITO IL 31/07/2015

SOLLECITO IL 30/09/2015

SOLLECITO IL 30/11/2015

SOLLECITO IL 29/01/2016

SOLLECITO IL 29/03/2016

SOLLECITO IL 15/06/2016

SOLLECITO IL 29/07/2016

SOLLECITO IL 28/10/2016

SOLLECITO IL 09/01/2017

SOLLECITO IL 30/03/2017

SOLLECITO IL 30/05/2017

SOLLECITO IL 28/07/2017

SOLLECITO IL 30/10/2017

SOLLECITO IL 18/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08459
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Mercoledì 18 marzo 2015, seduta n. 394

   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   all'interrogante sono state segnalate alcune problematiche concernenti le strutture riabilitative private presenti sul territorio della regione Campania e convenzionate con il sistema sanitario nazionale;
   tali aziende, come la maggior parte del settore, sono negli ultimi anni in costante crisi per i tagli che hanno interessato i trasferimenti agli enti territoriali e, quindi, alla sanità; la conseguenza è un costante peggioramento del servizio, a causa delle sempre più precarie e malpagate condizioni di lavoro del personale, con inevitabili ripercussioni sulla qualità e la quantità dei trattamenti che ricevono pazienti, in molti casi affetti da patologie piuttosto gravi e invalidanti;
   in molti dei casi segnalati, nei fatti, ai dipendenti è precluso anche l'esercizio dei diritti sindacali, dal momento che l'adesione alle organizzazioni sindacali è quasi sempre esplicitamente invisa ai datori di lavoro;
   la mancanza di una effettiva vigilanza da parte delle aziende sanitarie locali che attribuiscono a queste strutture private l'esercizio di servizi di cui dovrebbero farsi carico è causa di una situazione che, a parere dell'interrogante, rischia molto seriamente di pregiudicare il rispetto dei livelli essenziali di assistenza nel territorio della regione Campania;
   peraltro, secondo quanto segnalato all'interrogante, le aziende in questione possono utilizzare fino al 28 per cento di personale esterno; la minaccia di licenziare il personale dipendente, incrementando contestualmente il ricorso a questo tipo di contrattualistica, ha incrementato il senso di precarietà dei dipendenti e sta alimentando un preoccupante e vergognoso conflitto «tra poveri»: da un lato il personale esterno e dall'altro il personale dipendente;
   occorre peraltro considerare che, a parere dell'interrogante, è inopportuno parlare di imprenditorialità e profitto nel campo sanitario, soprattutto laddove questo viene perseguito a scapito sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo delle prestazioni che vengono erogate;
   secondo quanto segnalato, inoltre, non solo il contratto di lavoro dei fisioterapisti non viene rinnovato, per lo meno per la parte economica, dal 31 dicembre 2005, ma sono attualmente in essere ben 16 differenti tipologie contrattuali mediante le quali gli operatori sanitari possono essere assunti nel privato, con un'ampia gamma di livelli di garanzia non solo dal punto di vista salariale, ma anche con riferimento all'orario di lavoro;
   vengono, inoltre, segnalati all'interrogante casi nei quali il datore di lavoro chiede una riduzione di 3 o 6 ore di lavoro settimanale a fronte di una riduzione salariale (in presenza di salari già di per sé molto bassi soprattutto se parametrati al grado di specializzazione dei lavoratori in questione), al fine di evitare il licenziamento in favore dell'affidamento a liberi professionisti per l'espletamento delle prestazioni affidate dalla ASL;
   si tratta con tutta evidenza di una situazione nella quale i lavoratori di un settore molto delicato vivono un grave disagio che rischia seriamente di riverberarsi gravemente sulla qualità dei servizi pregiudicando il rispetto dei livelli essenziali di assistenza delle prestazioni di cui alla lettera m) del secondo comma dell'articolo 117 della Costituzione –:
   se il Governo non ritenga di dover avviare, mediante l'esercizio del potere di iniziativa normativa, un processo di riforma della regolamentazione del mercato del lavoro finalizzata a tutelare i diritti dei lavoratori descritti in premessa;
   se il Ministro del lavoro e delle politiche sociali non ritenga di dover avviare, per quanto di competenza e mediante l'esercizio del potere di vigilanza, una verifica approfondita sulle condizioni in cui versano i lavoratori citati in premessa;
   se il Ministro della salute, per quanto di competenza, non ritenga doveroso intervenire al fine di garantire il rispetto dei livelli essenziali di assistenza delle prestazioni di cui alla lettera m) del secondo comma dell'articolo 117 della Costituzione. (4-08459)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

licenziamento

riduzione dei salari

conservazione del posto di lavoro