ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08448

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 393 del 17/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: SALTAMARTINI BARBARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 17/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 17/03/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 30/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08448
presentato da
SALTAMARTINI Barbara
testo di
Martedì 17 marzo 2015, seduta n. 393

   SALTAMARTINI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   la situazione dei roghi, da parte dei rom, nella Capitale è diventata oramai intollerabile: i nomadi raccolgono di tutto, bruciano ciò che non possono vendere, interrano ciò che non gli serve creando vere e proprie discariche a cielo aperto di materiali pericolosi e ingombranti, oramai in quasi tutti i quartieri: nel quadrante est, da Tor Sapienza a Ponte di Nona, nel III Municipio, nell'XI Municipio, nell'area go- lenale del Tevere a Magliana, nei pressi della Roma - Fiumicino e in zona «La Barbuta» tra Roma e l'aeroporto di Ciampino. Ovunque roghi, forti esalazioni di sostanze tossiche e intensi fumi maleodoranti;
   il fenomeno, prima circoscritto ai soli campi nomadi, nell'inerzia generale ha raggiunto dimensioni preoccupanti: a fine del 2014 la superficie interessata raggiungeva i 172 mila 390 metri quadrati, l'equivalente di 40 campi da calcio;
   l'Europa ha aperto l'indagine, il 18 marzo 2014, su quella che viene definita la «terra dei fuochi romana». Ma non si tratta di una «semplice» richiesta di chiarimenti: nella nota giunta dalla Commissione europea e indirizzata, per il tramite della Presidenza del Consiglio dei ministri, alle varie autorità che dovranno rispondere del fenomeno il caso viene identificato nell'ambito dell’«Eu-Pilot»: una procedura di indagine comunitaria utilizzata per rendere più rapide le comunicazioni sui vari livelli prima dell'avvio della possibile apertura di una procedura d'infrazione;
   nella richiesta di chiarimenti di cui sopra, la struttura di missione per le procedure di infrazione ha evidenziato che: «I servizi della Commissione europea vorrebbero sottoporre le seguenti richieste alle autorità italiane competenti: informare la Commissione sulla situazione attuale in riferimento alle presunte situazioni illegali nelle aree menzionate e fornire informazioni specifiche su come la normativa comunitaria è in corso di attuazione da parte delle autorità competenti». «È opportuno rammentare – si conclude – che la richiesta della Commissione trova il suo fondamento nell'obbligo di leale cooperazione tra Stati membri e che l'eventuale mancato rispetto di tale obbligo dà diritto alla Commissione di avviare una procedura di infrazione nei confronti dello Stato italiano»;
   per quanto di loro competenza, le forze dell'ordine unitamente alla Polizia locale, ai vigili del fuoco, al Corpo forestale dello Stato hanno messo in atto tutti i mezzi per bloccare le attività illecite di gestione dei rifiuti e contrastare i reati ambientali;
   per bloccare la procedura della Commissione europea, veniva annunciato l'impegno di mettere in atto misure ad hoc da parte degli enti locali competenti (comune e regione) ma, ad un anno dall'annuncio di questo impegno, non è stato adottato alcun atto ufficiale o azione concreta per affrontare il fenomeno in maniera adeguata e coordinata;
   l'articolo 13 della direttiva 2008/98/CE (direttiva quadro sui rifiuti) dispone che le autorità competenti devono adottare tutte le misure necessarie per garantire che la gestione dei rifiuti sia effettuata senza danneggiare la salute dell'uomo e senza recare pregiudizio all'ambiente –:
   quali iniziative il Governo intenda assumere, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di far fronte a questa insostenibile situazione di degrado e di abbandono, scongiurando in tal modo l'avvio dell'ennesima procedura di infrazione per il nostro Paese;
   se il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ed il Ministro della salute, ognuno per le proprie competenze, ritengano opportuno approfondire le conseguenze in termini di inquinamento, di impatto ambientale e di danni alla salute che può determinare il protrarsi di questa situazione di degrado;
   quali iniziative, il Governo abbia intenzione di porre in essere al fine di contrastare le attività criminali connesse ai roghi tossici causati dalla combustione illecita di ogni tipo di rifiuto, all'interramento di materiali e sostanze pericolose, alla creazione di discariche a cielo aperto verificando, con l'ausilio di reparti speciali, lo stato di inquinamento dei terreni, delle acque e dell'aria. (4-08448)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo comunitario

procedura CE d'infrazione

discarica abusiva