ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08428

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 392 del 16/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: GALATI GIUSEPPE
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 16/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 16/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08428
presentato da
GALATI Giuseppe
testo di
Lunedì 16 marzo 2015, seduta n. 392

   GALATI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   da alcuni anni, il gruppo Poste Italiane spa, società partecipata al 100 per cento dal Ministero dell'economia e delle finanze, promuove, attraverso i progetti cosiddetti «Mix» e «Svincolo», una politica di selezione e gestione del personale dipendente, dirette ad incentivare, mediante accordi, la «buona uscita» del lavoratore dipendente dall'azienda prima del raggiungimento dell'età pensionabile, ottenendo in cambio l'assunzione a tempo indeterminato del figlio, oltre ad un incentivo in denaro destinato a coprire le spese relative al periodo pensionabile;
   numerosi di questi accordi tra società e lavoratori dipendenti sono intervenuti antecedentemente rispetto all'entrata in vigore delle previsioni di cui all'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011 e della legge 28 giugno 2012, n. 92, attuative della cosiddetta «Riforma Fornero», che hanno innalzato i parametri dell'età pensionabile e determinato l'insorgenza di una categoria soggettiva assai ampia e sulla quale ancora non sembra essersi determinata una ricognizione definitiva dell'esatto ammontare dei soggetti coinvolti in questa vicenda;
   l'interrogante ritiene opportuno evidenziare come la vicenda in oggetto sia sintomatica di un'azione politica di Governo caratterizzata da mancato coordinamento interministeriale ed assenza di raccordo e continuità rispetto alle politiche adottate dai vari assetti governativi, tradottasi in una incredibile contraddizione dalla quale emergono forti ed ingiusti disagi materiali per i lavoratori coinvolti da queste vicende;
   in particolare i dipendenti di Poste italiane sono stati infatti dapprima invitati, dietro incentivo economico e soprattutto a fronte del miraggio di un lavoro fisso in favore dei propri figli (peraltro in un periodo di forte crisi economica ed occupazionale, in specie per i più giovani), a favorire una sorta di ricambio generazionale, lasciando anticipatamente il posto di lavoro e cedendo la posizione vacante in favore del figlio;
   successivamente, lo stesso apparato amministrativo-statale, che aveva prima invitato il lavoratore dipendente a «cedere» la posizione lavorativa in favore del figlio, per effetto delle previsioni di innalzamento dell'età pensionabile, ha posto lo stesso lavoratore in condizione di forte crisi e disagio materiale, in molti casi ai limiti dell'indigenza;
   si consideri infatti che in molti casi i dipendenti che hanno accettato questo «compromesso», pianificando la propria esistenza sulla base delle risorse finanziarie che sarebbero state nella loro disponibilità (a fronte della liquidazione erogata a titolo di «buona uscita» da parte di Poste), risorse finanziarie che avrebbero utilizzato per affrontare il periodo compreso tra le dimissioni volontarie dal posto di lavoro ed il raggiungimento dell'età pensionabile;
   con l'introduzione delle previsioni legislative di innalzamento dell'età pensionabile apportate dalla «riforma Fornero» ed il conseguente dilazionamento del periodo di inoccupazione, in attesa del raggiungimento dell'età pensionabile, i soggetti interessati da tali progetti vengono a trovarsi in condizioni di grave incertezza, esponendo la propria esistenza al rischio del venir meno dei parametri di libertà e dignità, costituzionalmente garantiti, esclusivamente a causa del mancato raccordo tra l'azione di governo riconducibile ai Ministeri interrogati; si consideri altresì che la grave congiuntura economica in atto e gli elevatissimi indici di disoccupazione rendono difficile, ed in larga misura impossibile, per tali lavoratori, la ricerca di un impiego alternativo, che consenta loro di affrontare il periodo di tempo necessario alla maturazione dei requisiti di anzianità contributiva necessari per andare in pensione;
   una circostanza che appare all'interrogante altamente iniqua e penalizzante, oltre che discutibile sul piano morale, e che deve pertanto essere urgentemente oggetto di revisione e correzione –:
   se il Ministro dell'economia e delle finanze, in qualità di azionista unico della società Poste italiane spa, sia in grado di quantificare la platea di soggetti interessati dai progetti «Mix» e «Svincolo» che risultano penalizzati a seguito dell'entrata in vigore delle disposizioni della cosiddetta «legge Fornero»;
   quali iniziative il Ministro dell'economia e delle finanze ed il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ritengano di poter adottare, anche congiuntamente, al fine di promuovere la normalizzazione della situazione di profonda iniquità venutasi a determinare, anche eventualmente mediante l'introduzione di opportune deroghe alle disposizioni della legge pregiudizievoli per la situazione degli stessi lavoratori. (4-08428)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

salariato

ricambio generazionale

sicurezza sociale