ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08403

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 390 del 12/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: ROSTELLATO GESSICA
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA
Data firma: 12/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ARTINI MASSIMO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 12/03/2015
BARBANTI SEBASTIANO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 12/03/2015
BALDASSARRE MARCO MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 12/03/2015
BECHIS ELEONORA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 12/03/2015
MUCCI MARA MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 12/03/2015
PRODANI ARIS MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 12/03/2015
RIZZETTO WALTER MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 12/03/2015
SEGONI SAMUELE MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 12/03/2015
TURCO TANCREDI MISTO-ALTERNATIVA LIBERA 12/03/2015
PISICCHIO PINO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 12/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'INTERNO 12/03/2015
MINISTERO DELL'INTERNO 12/03/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 02/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08403
presentato da
ROSTELLATO Gessica
testo di
Giovedì 12 marzo 2015, seduta n. 390

   ROSTELLATO, ARTINI, BARBANTI, BALDASSARRE, BECHIS, MUCCI, PRODANI, RIZZETTO, SEGONI, TURCO e PISICCHIO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   per il grave rischio sanitario e ambientale con cui i cittadini dei comuni di Pernumia, Battaglia Terme e Due Carare sono costretti a convivere dal 2005 costituito dalla ex C&C, altrimenti nota come «la fabbrica dei veleni»;
   tale struttura è un fatiscente edificio al centro di una nota e abnorme vicenda di traffico di rifiuti tossici, avvenuta ai piedi del Parco dei Colli Euganei, vicino alle rinomate stazioni termali di Battaglia Terme, Montegrotto Terme e Abano Terme. La storia è risaputa, e ha lasciato in eredità al territorio 52.000 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi all'interno di capannoni fatiscenti, nelle immediate vicinanze di centri abitati, campagne produttive e di un corso d'acqua che porta le sue acque a ridosso della Laguna di Venezia;
   in seguito ad un processo per traffico di rifiuti tossici la struttura è stata prima sottoposta a sequestro e in seguito, dopo la revoca del sequestro, abbandonata a se stessa con il suo pericoloso contenuto;
   la struttura, nel 2009, è stata inserita dalla regione Veneto nell'elenco dei siti inquinati e da bonificare, ma solo nel 2011 la regione Veneto ha stanziato 500.000 euro per la messa in sicurezza e per attività di caratterizzazione, fondi spesi nel corso del 2013-2014 per rinforzare alcune strutture e tappare le numerose falle sul tetto e alle pareti. Ma, al primo evento meteorologico importante, la struttura ha evidenziato la sua estrema fragilità e i gravi rischi cui è esposta;
   l'evento atmosferico del 13 ottobre 2014 che si è abbattuto nella bassa padovana, ha colpito la struttura provocando falle sulle parti dell'edificio, smontando il portone e sollevando parzialmente il tetto;
   la violenza del vento incuneata nell'edificio, ha fatto disperdere le sue polveri in un raggio di incalcolabile ampiezza;
   la struttura è sottoposta anche ad altri rischi, dall'incendio (già verificatosi) al terremoto, all'alluvione, rischi che non sono affatto teorici e che più volte hanno fatto temere il verificarsi di una tragedia di immani proporzioni; l'andamento ciclico di eventi meteorologici eccezionali dimostra che i rischi, che da tempo i comitati e le associazioni denunciano, sono sempre più probabili e le conseguenze per la popolazione e l'ambiente sono imprevedibili e potenzialmente disastrose. Tutto questo non fa che aumentare l'allarme della popolazione che si sente sempre più minacciata –:
   quali siano gli orientamenti dei Ministri interpellati rispetto ai fatti esposti in premessa e se non intendano accertare, anche per il tramite del comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente la situazione della struttura;
   come intendano agire al fine di impedire rischi per l'incolumità pubblica dovuti alla mancata messa in sicurezza della struttura. (4-08403)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

consiglio d'associazione CE

rischio industriale