ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08377

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 390 del 12/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: PARENTELA PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2015
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2015
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2015
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2015
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2015
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2015
DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2015
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 12/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 12/03/2015
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 12/03/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 02/09/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08377
presentato da
PARENTELA Paolo
testo di
Giovedì 12 marzo 2015, seduta n. 390

   PARENTELA, DIENI, NESCI, NICOLA BIANCHI, DE LORENZIS, LIUZZI, SPESSOTTO, DELL'ORCO e MICILLO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   la Salerno Reggio-Calabria da lunedì 2 marzo 2015 è tornata tristemente al centro delle cronache nazionali con il crollo della quinta campata del Viadotto «Italia» (lato Reggio Calabria) – dove erano in esecuzione i lavori di predisposizione della demolizione dell'impalcato per la realizzazione della nuova autostrada – che è costato la vita ad un operaio di 25 anni precipitato da un'altezza di circa 80 metri mentre era alla guida di una piccola ruspa. L'incidente è avvenuto in un cantiere tra Laino Borgo e Mormanno;
   in questi lavori l'Anas ha solo un compito di controllo, mentre l'Italsarc che fa da contraente generale, ha affidato direttamente i lavori a una sessantina di imprese, tra le quali società di rilevanza nazionale come la Cmb di Carpi e la società Ghella spa di Roma che a loro volta subaffidano ad altre imprese più piccole. Ed è proprio in queste pieghe che – a detta del sindacalista Antonio Di Franco, della Fillea di Castrovillari – si verifica «un allentamento nei controlli e nella vigilanza dei protocolli di legalità sottoscritti, in particolare proprio sui contratti e sull'organizzazione del lavoro, sugli orari di lavoro, data la complessità e i tempi stretti di realizzazione»;
   il tragico evento è accaduto in un cantiere che, nei mesi scorsi, era stato segnalato dai sindacati alla prefettura di Cosenza per l'alto grado di rischio dovuto a turni di lavoro troppo pesanti. Già nell'ottobre del 2014, infatti, i sindacati avevano presentato alla prefettura di Cosenza una segnalazione e una richiesta di intervento delle interforze di polizia per le verifiche sui flussi di manodopera e gli orari di lavoro secondo quanto disposto dal «protocollo di legalità» stipulato tra lo stesso ufficio territoriale del Governo, l'Anas, e il contraente generale, Italsarc. Il protocollo prevede, tra le altre norme rivolte a contrastare l'infiltrazione criminale nei cantieri, anche il rispetto dei contratti di fornitura e di lavoro subordinato impiegato nell'ammodernamento del terzo macrolotto della A3;
   a seguito della tragedia il pm ha disposto il sequestro della parte di strada interessata dall'incidente mortale e ha individutato due consulenti che dovranno effettuare un primo sopralluogo per poi procedere alle verifiche della stabilità della struttura dell'intero viadotto, mentre il presidente dell'Anas ha nominato una commissione d'inchiesta interna;
   il tratto tra gli svincoli di Laino Borgo e Mormanno è stato chiuso al traffico e l'Anas ha individuato percorsi alternativi, differenziati per il traffico pesante e leggero con presidi fissi agli svincoli, poiché «non sono prevedibili i tempi di riapertura del tratto»;
   chiudere un importante snodo di traffico che coinvolge, oltre alla Calabria, anche la Sicilia, oltre a generare disagi per gli automobilisti, ha ripercussioni anche sull'economia di queste due regioni che vedranno lievitare i tempi di consegna delle merci delle aziende che ivi risiedono. Il presidente dell'associazione Aitras che rappresenta i circa quindicimila trasportatori siciliani sulla questione ha affermato: «L'ottanta per cento del trasporto su gomma è dedicato all'ortofrutta; un comparto che impone una regola semplice e secca: in ventidue ore la merce appena raccolta deve stare nei mercati del Centro e del Nord. Altrimenti la puoi buttare. Con gli eterni rallentamenti sulla A3 a stento ci riuscivamo prima; ora, con le deviazioni imposte dai percorsi alternativi ci vogliono circa trenta ore. E noi siamo fuori». A questo si deve aggiungere che l'aumento di ore necessarie a raggiungere la destinazione impone l'aumento del numero di autisti in turno su ogni mezzo, obbligati dal codice della strada a un numero massimo di ore di guida al giorno con un notevole aumento dei costi –:
   se, a seguito del tragico evento, non ritenga opportuno verificare se siano state effettivamente rispettate le norme che tutelano la sicurezza dei lavoratori sul tratto di autostrada incriminato;
   quali misure intenda adottare affinché venga garantita in tempi rapidi la transitabilità del tratto autostradale, al momento interrotto, scongiurando danni al comparto ortofrutticolo ed al turismo che andrebbero ad impattare fortemente sulla già martoriata economia siciliana e calabrese. (4-08377)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

contratto di lavoro

economia regionale