ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08349

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 388 del 10/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: DIENI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 10/03/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 25/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08349
presentato da
DIENI Federica
testo di
Martedì 10 marzo 2015, seduta n. 388

   DIENI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto riportato dall'Agenzia di stampa Adnkronos, l'8 marzo 2015 il Presidente del Consiglio dei ministri avrebbe dichiarato attraverso una comunicazione via web: «negli ultimi giorni abbiamo chiuso l'accordo per la fine del segreto bancario con la Svizzera, Monaco e Monaco e Liechtenstein e spero presto anche con il Vaticano»;
   questo annuncio riprendeva una notizia lanciata dallo stesso Presidente in un'intervista apparsa sul settimanale Espresso il 5 marzo 2015 in cui affermava «Non c’è solo l'accordo fiscale con la Svizzera. Spero di recuperare un po’ di denari anche dal Vaticano»;
   il confronto in atto tra le parti non riguarderebbe, secondo le notizie apparse sulla stampa, la posizione di eventuali privati con conti in Vaticano, poiché su questo aspetto la revisione condotta negli ultimi due anni allo Ior ha portato alla chiusura di tutti i conti di soggetti non ecclesiastici o non dipendenti della Santa Sede, ma piuttosto i movimenti di denaro, magari verso Paesi terzi, condotti dalla Case generalizie degli Ordini religiosi;
   alcune fonti, tra cui l'agenzia Ansa (cfr. notiziario «Italia-S. Sede: lavori in corso su conti bancari e fisco» del 5 marzo 2015 19:05), confermano il fatto che siano in corso colloqui tra lo Stato italiano e la Santa Sede in materia di depositi bancari e questioni fiscali ad essi collegate;
   il 9 marzo 2015 è apparso su Libero Quotidiano un articolo a firma di Francesco De Dominicis dal titolo «Renzi scherza coi santi: l'accordo Italia-Vaticano sul segreto bancario non esiste»;
   in esso si sostiene che «di concreto, sul tavolo, non c’è proprio nulla. E in ogni caso, assicura a Libero una importante fonte diplomatica italiana, il presunto accordo fiscale tra il nostro Paese e la Santa sede sullo scambio di informazioni bancarie non porterà a risultati importanti sul versante della lotta all'evasione fiscale»;
   a conferma di questo nell'articolo si ribadisce che «a livello diplomatico non risultano fascicoli aperti che facciano intravedere imminenti sottoscrizioni di patti ufficiali. All'ambasciata italiana presso la Santa sede non circolano né dossier né bozze»;
   l'articolo continua sostenendo che «l'annuncio ed eventualmente la successiva firma di un accordo (tutto da scrivere e da «riempire») farebbero comodo tanto al Primo ministro italiano quanto ai vertici delle istituzioni finanziarie della Santa sede. A trarre benefici dal blitz mediatico di Renzi sarebbe, in particolare, all'Aif (presieduta da un consulente di banche americane, lo svizzero René Brülhart) che sta cercando di accreditarsi, non senza fatica, con le istituzioni finanziarie internazionali dell'antiriciclaggio (su tutte Moneyval)» –:
   se ad oggi esista una bozza di accordo o vi siano reali fondamenti per annunciare il buon esito di una trattativa in corso tra la Santa Sede e la Repubblica italiana riguardo alla fine del segreto bancario o se l'annuncio espresso sulla questione dal Presidente del Consiglio sia stato formulato solo sulla base di un mero auspicio. (4-08349)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

convenzione fiscale

finanze internazionali

evasione fiscale