ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08341

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 388 del 10/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: MELILLA GIANNI
Gruppo: SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 10/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 10/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08341
presentato da
MELILLA Gianni
testo di
Martedì 10 marzo 2015, seduta n. 388

   MELILLA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   a Sulmona la SNAM prevede la costruzione di una centrale di compressione e spinta su una superficie di circa 12 ettari, con 3 turbo compressori alimentati a gas di 11 megawatt termici, un camino alto 14 metri e tre caldaie con camini alti 6,5 metri;
   il metanodotto e la centrale si collocano in un'area ad alto rischio sismico nei pressi della faglia attiva del Monte Morrone. Il sito è incompatibile con il PRG di Sulmona che prevede una zona a verde agricolo escludendo ogni impianto industriale;
   inoltre la centrale sarebbe in un contesto ambientale di grande pregio naturalistico, praticamente la porta d'accesso al Parco nazionale della Majella – Morrone, su cui poggiano tanti progetti di sviluppo turistico in una zona tra le più depresse dal punto di vista occupazionale d'Abruzzo;
   non è ammissibile che le scelte progettuali della Snam, siano ritenute indiscutibili, mentre le delibere di contrarietà, adottate dalle istituzioni democratiche a tutti i livelli, non siano degne di considerazione alcuna;
   quanto accaduto a Mutignano di Pineto (ultimo di una serie di «eventi» analoghi avvenuti purtroppo in questi anni nel nostro Paese) è la riprova che i metanodotti sono impianti pericolosi che mettono a serio rischio il territorio e la incolumità delle popolazioni residenti;
   dopo l'esplosione del gasdotto Snam a Mutignano di Pineto, il Governo Renzi dovrebbe fermarsi e rivedere la sua posizione di acritica accettazione del mega gasdotto «Rete Adriatica» di 687 chilometri, una infrastruttura di mero attraversamento territoriale che si intende far passare a tutti i costi lungo la dorsale appenninica a forte rischio sismico;
   i territori, con i loro abitanti, meritano rispetto e attenzione. Opere di questa natura e dimensione non possono essere calate dall'alto sulla testa dei cittadini, ma richiedono una attenta valutazione di ogni tipo di impatto: salute, sicurezza, ambiente e economia locale. Valutazione che, nel caso specifico, non è stata effettuata con il dovuto approfondimento e che invece è ancor più necessario dal momento che il metanodotto e la centrale di compressione di Sulmona non servono al nostro Paese, che ha una sovrabbondanza di infrastrutture di importazione rispetto ai fabbisogni;
   il grande gasdotto Rete Adriatica è un'infrastruttura «strategica» inserita nei Progetti di interesse comunitario (nell'ottobre del 2013 la Commissione europea ha individuato un elenco di 248 grandi progetti infrastrutturali, definendoli Progetti di interesse comune (PIC), molti dei quali riguardano gasdotti, lo stoccaggio di gas naturale e GNL) e che, in quanto tale, beneficia di procedure accelerate di autorizzazione, a discapito della qualità della valutazione di impatto ambientale e della partecipazione pubblica;
   nel dicembre 2010 comuni, comitati, associazioni e singoli cittadini hanno inoltrato ricorso alla Commissione europea contro tale opera. Tutte queste infrastrutture, disseminate in maniera esponenziale per favorire la grande finanza, e che la BEI finanzia nonostante il continuo crollo dei consumi di gas sia a livello nazionale (-11,6 per cento che europeo (-9 per cento) nel 2014 rispetto al 2013, non solo a causa della crisi economica, ma anche per la concorrenza crescente delle energie rinnovabili;
   la regione Abruzzo si oppone alla realizzazione di questa opera e ha proposto soluzioni alternative –:
   se non ritenga necessario e doveroso fermare, per quanto di competenza, le procedure autorizzative in atto e disporre la modifica del tracciato escludendo la dorsale appenninica;
   se non intenda convocare un vero tavolo di confronto Stato – regioni al fine di individuare soluzioni alternative al progetto presentato dalla Snam, in applicazione di quanto deliberato dalla Commissione ambiente della Camera dei deputati con la risoluzione n. 7/00518 del 26 ottobre 2011. (4-08341)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

progetto d'interesse comunitario

sismologia

gasdotto