ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08269

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 385 del 04/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: LOREFICE MARIALUCIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/03/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2015
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2015
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2015
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2015
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 04/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 04/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08269
presentato da
LOREFICE Marialucia
testo di
Mercoledì 4 marzo 2015, seduta n. 385

   LOREFICE, MANTERO, SILVIA GIORDANO, DI VITA, GRILLO e BARONI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   la scorsa settimana sulle prime pagine di tutti i quotidiani cartacei e on-line della regione siciliana è stato riportato un grave caso di malasanità verificatosi al pronto soccorso dell'ospedale Cannizzaro di Catania;
   la triste vicenda ha visto come protagonista una donna che avrebbe dovuto essere ricoverata in neurologia, ma che, per assenza di posti, è stata trasferita dopo giorni nel reparto di malattie infettive. Per tre giorni la donna è stata lasciata su una barella, senza una diagnosi e in condizioni igienico-sanitarie ai limiti della sopportazione;
   in un'intervista rilasciata ad un noto quotidiano regionale, sono riportate le parole della donna: «Sono arrivata al pronto soccorso venerdì e fino a lunedì sera non mi sono alzata dalla barella. Ho avuto ripetuti picchi di temperatura, uniti a forti fitte alla testa, ma per giorni i medici non hanno avuto modo di capire cosa avessi e, come se non bastasse, sono stata in un locale che un anno fa era un ufficio. Dieci minuti dopo la telefonata ai carabinieri improvvisamente è arrivata un'infermiera con la carta di ricovero»;
   lo stesso Ministro della salute ha recentemente affermato che oggi uno dei problemi in sanità sia «far applicare la legge nazionale alle regioni» e che «se le regioni non applicano le norme si mandano i commissari»;
   i tempi d'attesa in pronto soccorso, secondo le normative vigenti, non possono superare le 48 ore;
   il quadro del sistema sanitario della regione siciliana è efficacemente riassunto nelle parole della donna protagonista della vicenda in oggetto rilasciate ai microfoni della Rai: «Ci sono pochissimi medici e infermieri, Il pronto soccorso è al collasso. In questo modo diventa normale ricevere cure e attenzioni in ritardo, se la notte rimane in servizio una sola infermiera, Il corridoio dei locali, dove mi hanno sistemata, fra l'altro, è provvisto di un solo bagno e non mi sono potuta lavare per tre giorni»;
   esiste una situazione evidente, ormai riportata da tutte le testate giornalistiche e televisive, relativa alla grave situazione nella quale verte (da anni) il sistema di emergenza della, regione siciliana;
   il Codacons conferma l'esistenza di un possibile collegamento fra casi di malasanità ed i tagli alle strutture pubbliche avvenute negli ultimi anni, evidenziando un generale peggioramento del servizio sanitario regionale e quindi della qualità delle prestazioni rese agli utenti;
   è altresì nota la grave situazione di caos che si registra in tutti i pronto soccorso della nazione, per combattere la quale lo stesso Ministro ha manifestato l'orientamento a far pagare gli accessi impropri e ha evidenziato come «molto spesso il territorio non funziona. Ed è questo a cui stiamo lavorando»;
   tuttavia la crisi dei Pronto soccorso non può essere attribuita solo alla cattiva educazione dei cittadini, ai quali si fa carico della frequente inappropriatezza degli accessi, o al «territorio che non funziona», ma ha la sua prima causa nel fenomeno del boarding, vale a dire l'attesa di ore o di giorni, su barelle o panche, di un posto letto che non c’è, per un ricovero che pure è stato ritenuto necessario;
   il diritto alla salute dei siciliani non può essere pregiudicato da meri interessi economici, il diritto a ricevere cure mediche celeri ed efficaci non può essere lasciato in disparte in un pronto soccorso per 72 ore, la stessa vita umana non può essere messa in pericolo dalla cattiva organizzazione di un presidio ospedaliero;
   negli ultimi 10 anni sono stati tagliati 70 mila posti letto, e, con il recente Patto della salute 2014-2016 ne sono stati decisi ulteriori 3.000 in assenza di una contestuale riforma delle cure primarie;
   migliaia di medici precari, che mettono la loro faccia davanti alle attese dei cittadini, verranno stabilizzati solo in minima parte, dopo essere stati dimenticati dal jobs act;
   occorre porre rimedio convergenza ai guasti provocati dal blocco del turnover senza fine, spiegando, se del caso al Ministero dell'economia e delle finanze che i costi complessivi non sono diminuiti solo perché le aziende utilizzano il capitolo beni e servizi;
   l'articolo 32 della Costituzione «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti» –:
   se sia a conoscenza della reale situazione in atto esistente in tutti i Pronto soccorso sul territorio nazionale, ed in particolare della regione siciliana;
   quali iniziative per quanto di competenza intenda adottare per un'attenta valutazione della problematica, in particolare nella regione siciliana e mettere in atto soluzioni efficaci per fare in modo che in futuro problematiche del genere non avvengano più. (4-08269)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pronto soccorso

diritto alla salute

diritto dell'individuo