ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08268

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 385 del 04/03/2015
Firmatari
Primo firmatario: CIRIELLI EDMONDO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 04/03/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 04/03/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08268
presentato da
CIRIELLI Edmondo
testo di
Mercoledì 4 marzo 2015, seduta n. 385

   CIRIELLI. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   il progetto del Governo Renzi dice: «Mai più precari nella Scuola», ma, tra un tweet e un annuncio di riforma, stanno trascorrendo gli anni più bui della scuola statale;
   a prova di ciò, semmai ce ne fosse stato bisogno l'8 febbraio 2015 è andata in onda su Rai3 l'inchiesta giornalistica sulle emergenze che investono la scuola pubblica italiana, dalla mancanza cronica di denaro, ai problemi legati alla sicurezza degli edifici scolastici, al sovraffollamento delle aule;
   da quanto tristemente emerso, le scuole sopravvivono ormai solo grazie all'intervento economico dei genitori, il cosiddetto «contributo volontario», diventato ormai un «contributo strutturale» e la prima voce di bilancio degli istituti pubblici;
   i «contributi» dei genitori, ad avviso dell'interrogante, non sono altro, infatti, che una forma eufemistica per sollevare lo Stato dall'obbligo, previsto dalla Costituzione, di sovvenzionare la scuola italiana, nell'osservanza anche dei principi di uguaglianza e del diritto allo studio;
   a togliere ogni dubbio sulla vicenda ci ha pensato il documento La Buona Scuola di Renzi;
   in particolare, nel capitolo destinato alle risorse, si afferma che le risorse pubbliche non saranno mai sufficienti a colmare le esigenze di investimenti nella scuola e che sommare le risorse pubbliche a interventi dei privati è l'unico modo per tornare a competere;
   questo dovrebbe essere l'impegno del Governo delle «larghe intese» sull'obbligo di garantire il diritto all'istruzione dei nostri figli;
   l'indagine giornalistica ha denunciato anche la preoccupante situazione di precarietà in cui versa il personale docente, che rischia di collassare sotto i colpi del nuovo progetto;
   in particolare, l'annunciata ennesima riforma del «Governo del fare» prevede l'abolizione degli scatti di anzianità, sostituiti da scatti di competenza legati al maturare di crediti didattici (legati alla qualità dell'insegnamento in classe), crediti formativi (acquisibili attraverso percorsi di formazione in servizio) e crediti professionali;
   nel rapporto «La buona Scuola» le tematiche degli aspetti retributivi e di progressione di carriera del personale docente vengono presentati, a giudizio dell'interrogante, in modo scorretto, artefatto e fuorviante, se solo si considera che lo stipendio dei docenti italiani è congelato dal 2009;
   per ottenere la «medaglia» di professore meritevole, non basterà dedicarsi ai propri alunni in classe, ma verrà premiato il docente «tuttofare» che si occuperà anche dell'organizzazione scolastica e della diffusione delle cosiddette buone pratiche, ma anche colui che si aggiornerà e si relazionerà bene con i propri alunni;
   avrà una «marcia in più» anche il docente che resterà a scuola nelle ore pomeridiane per costruire attività didattiche alternative e il tutto con prospettive stipendiali aleatorie e inconsistenti, posto che non sembrano essere state previste risorse aggiuntive per premiare il merito degli insegnanti;
   con le nuove regole, ogni tre anni solo il 66 per cento di tutti i docenti di ogni scuola (o rete di scuole) avranno diritto ad uno scatto di retribuzione, secondo criteri ancora poco chiari;
   ancora una volta quello che dovrebbe essere il motore della scuola, il corpo docente, a giudizio dell'interrogante viene trattato dallo Stato, in modo non congruo;
   ma vi è di più, perché è recente la notizia riportata dalla stampa che il Governo, nella inconsapevolezza del Ministero competente, avrebbe deciso di varare nell'immediato solo un disegno di legge, mettendo in dubbio i tempi dell'inserimento di oltre 120 mila precari, promesso per settembre –:
   se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se trovi conferma che lo Stato è oggi debitore nei confronti delle scuole tra i 700 e gli 800 milioni di euro, e quali iniziative ritenga opportuno adottare per scongiurare il pericolo che quella che oggi appare ormai come una riforma non più rinviabile rimanga uno spot di buone intenzioni e frasi ad effetto;
   quali urgenti iniziative intenda adottare per addivenire a una soluzione definitiva e tempestiva dell'annoso problema del precariato del corpo docente, anche attraverso lo stralcio dal disegno di legge che il Governo si appresta a varare della parte relativa alle assunzioni degli insegnanti. (4-08268)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

organizzazione scolastica

sicurezza degli edifici

istituto di istruzione