ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08195

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 383 del 27/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: PASTORELLI ORESTE
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI)
Data firma: 27/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOCATELLI PIA ELDA MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 27/02/2015
FURNARI ALESSANDRO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 27/02/2015
CURRO' TOMMASO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 27/02/2015
CATALANO IVAN MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) 27/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 27/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 28/04/2015

SOLLECITO IL 03/09/2015

SOLLECITO IL 10/11/2015

SOLLECITO IL 25/02/2016

SOLLECITO IL 11/04/2016

SOLLECITO IL 08/06/2016

SOLLECITO IL 23/09/2016

SOLLECITO IL 23/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08195
presentato da
PASTORELLI Oreste
testo di
Venerdì 27 febbraio 2015, seduta n. 383

   PASTORELLI, LOCATELLI, FURNARI, CURRÒ e CATALANO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   Poste Italiane spa, è una società di proprietà del Ministero dell'economia e delle finanze che gestisce il servizio postale italiano, ma si occupa anche di raccogliere il risparmio dei privati e di offrire servizi assicurativi. Con circa 145 mila dipendenti e 24 miliardi di euro l'anno di fatturato, Poste Italiane è tra i principali operatori postali internazionali;
   il nuovo piano industriale di Poste Italiane spa, approvato dal consiglio di amministrazione, sembra comportare diverse misure di razionalizzazione del servizio postale in particolare nei piccoli comuni, con il rischio di numerose soppressioni e riduzione dell'orario di servizio. Il piano prevede sia la chiusura di 455 uffici postali periferici, sia la riduzione dell'orario di apertura per altri 610 uffici, che in molti casi resteranno aperti soltanto tre giorni a settimana invece di sei;
   la rimodulazione degli orari e degli uffici postali a bassa frequenza di utenti deve comunque ottemperare sia alle disposizioni contenute nel decreto ministeriale 7 ottobre 2008, sia alla direttiva dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni del 29 giugno 2014;
   il nuovo piano dovrebbe almeno rispettare le disposizioni normative che stabiliscono il divieto di chiudere gli uffici postali, presidio unico di un comune, di salvaguardare le aree definite rurali, montane, le piccole isole e le aree marginali;
   la rimodulazione, oltre a penalizzare la fornitura di un servizio universale, non tiene conto delle esigenze e abitudini di migliaia di correntisti e risparmiatori, da sempre abituati a servirsi dell'ufficio postale di zona;
   le decisioni unilaterali assunte da Poste Italiane spa, una volta rese operative, arrecheranno gravi disagi ai cittadini/utenti i quali non vedranno più garantita l'effettiva erogazione di un servizio pubblico di qualità, nel rispetto dell'accordo siglato fra Poste Italiane e lo Stato e nel rispetto delle indicazioni dell'Autorità garante per le comunicazioni –:
   se i Ministri interrogati, per quanto di competenza, non ritengano di avviare tutte le procedure necessarie per favorire una concertazione tra la direzione di Poste Italiane spa, l'Anci e le amministrazioni locali, al fine sia di scongiurare la possibile chiusura degli uffici postali nei comuni marginali, sia di far rispettare le disposizioni normative vigenti nonché le indicazioni dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. (4-08195)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

servizio postale

servizio universale