ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08162

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 382 del 26/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: LOMBARDI ROBERTA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI MAIO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2015
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 26/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08162
presentato da
LOMBARDI Roberta
testo di
Giovedì 26 febbraio 2015, seduta n. 382

   LOMBARDI, LUIGI DI MAIO e MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   dall'inchiesta pubblicata su Il Fatto Quotidiano, venerdì 20 febbraio 2015 a firma di Luca Ferrari e Nello Trocchia, emergono alcuni fatti degni di nota e che pare opportuno portare all'attenzione dei competenti esponenti di questo Governo;
   Cesare Patrone è il capo del Corpo forestale dello Stato; guida il gruppo di lavoro sulla terra dei fuochi, scelto al termine di una riunione alla presenza di tre Ministri del Governo Renzi: Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Beatrice Lorenzin, Ministra della salute e Gian Luca Galletti, Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare; Patrone, insomma, è un uomo dello Stato;
   la terra dei fuochi è il lembo di territorio tra la provincia di Caserta e Napoli, devastato da scarichi illegali e dove l'imprenditoria criminale ha seppellito vagonate di rifiuti tossici;
   Cipriano Chianese, è ritenuto dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli, l'inventore dell'ecomafia in Campania, l'artefice della Terra dei Fuochi; arrestato nel 2006, poi nel 2013 di nuovo, è sotto processo per associazione mafiosa, disastro ambientale e avvelenamento delle acque. Avvocato, imprenditore, fu candidato nel 1994, non eletto, con Forza Italia; i pentiti raccontano che si muova abilmente tra gli ambienti massonici e quelli politici; il suo business era la discarica Setri Resit, a Giugliano (Napoli), dove sono state interrate valanghe di rifiuti tossici; una relazione consegnata alla procura di Napoli nel 2013 stabilisce che, entro il 2064, in quell'area, si raggiungerà l'acme del disastro ambientale; insomma, Chianese è un nemico dello Stato; qualche giorno fa, è stato condannato a 3 anni e 4 mesi per estorsione;
   due soggetti che non dovrebbero conoscersi e neanche mai sfiorarsi; e invece, nell'informativa depositata nel 2013 dal poliziotto Roberto Mancini, morto a causa di un tumore contratto per aver fronteggiato la criminalità ambientale, emerge tutt'altro; Mancini è venuto a mancare nell'aprile dello scorso anno; a gennaio il Ministro dell'interno lo ha riconosciuto vittima del dovere; egli ha continuato il suo lavoro nonostante la malattia che lo ha consumato e, tra gli ultimi atti, l'informativa preliminare consegnata alla procura di Napoli nel marzo 2013; in quel documento emerge la «familiarità» tra Patrone e Chianese, che Mancini data al 1994, quando Cesare Patrone era un funzionario del Corpo forestale, sezione aree protette, e Cipriano Chianese era un avvocato imprenditore di Parete, provincia di Caserta; un notabile che aveva rapporti con politici, uomini dell'arma e gente che conta;
   Chianese, però, nel 1993, era già stato arrestato per associazione mafiosa, fu prosciolto dal giudice per l'udienza preliminare ma, come si legge negli atti delle inchieste successive a suo carico: «assolto... benché il contributo causale reso dallo stesso al traffico illecito fosse stato pacificamente ammesso»;
   raggiunto al telefono dal Fatto, Patrone decide di non replicare al contenuto dell'informativa; fa sapere di non ricordare questi contatti e che il Corpo forestale è da sempre in prima linea contro le ecomafie; quel funzionario «distratto» che, nel 1994, entra in contatto con Chianese, senza accorgersi dei precedenti, oggi guida la task force contro la terra dei fuochi;
   Patrone, mai indagato, ha però incrociato il re dell'ecomafia; Chianese si muove a Roma, incontra personalità per ottenere un incarico, obiettivo poi non raggiunto; nell'informativa, firmata dallo scomparso Roberto Mancini, si legge a proposito dell'ingegnere Cesare Patrone: «Questo è un personaggio che partecipa in prima persona agli incontri tra Chianese e i suoi interlocutori politici... La familiarità tra Chianese e Patrone è, altresì, confermata dal fatto che l'avvocato di Parete è in possesso dell'utenza telefonica dell'abitazione privata dell'ingegnere, dove lo cerca il 9 agosto 1994, a cui la madre risponde che l'ingegnere è al mare»;
   Mancini cita anche un altro particolare: «Ancor di più nella conversazione delle ore 17.38 del 24 agosto 1994, dove, con toni estremamente confidenziali, i due uomini parlano delle prossime mosse del Ministro dell'ambiente sulle nomine della Commissione tecnico-scientifica»;
   nell'informativa si traccia un profilo dell'ingegnere: «Quanto descritto è finalizzato a focalizzare la figura dell'ingegnere Cesare Patrone, soprattutto per la carriera che questo funzionario pubblico è riuscito a percorrere: dall'essere uno dei tanti dirigenti della pubblica amministrazione, dall'anno 2004 è a capo del Corpo forestale dello Stato, la forza di polizia per eccellenza nella difesa dell'ambiente e del territorio e nella lotta al traffico illegale di rifiuti»;
   contatti che maturano nel mondo della destra a cui Patrone era vicino; Gianni Alemanno, nel 2004, da Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, lo indica capo del Corpo forestale, nominato con un decreto del Presidente della Repubblica;
   i Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali si sono succeduti, ma lui è rimasto saldamente al suo posto;
   il Movimento 5 Stelle ha di recente presentato un atto di sindacato ispettivo (4-02296) con il quale si evidenziavano le molteplici considerazioni che dovrebbero spingere il Ministro interrogato a proporre un avvicendamento del Capo del Corpo forestale dello Stato al Consiglio dei ministri; tali atti fanno seguito a quattro interrogazioni (3-00741, 3-02927, 4-07890 e 4-08141) presentate nelle precedenti legislature, in cui si evidenziavano una serie di procedimenti penali e contabili in cui Patrone è stato condannato in qualità di pubblico ufficiale –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa, con particolare riguardo ai rapporti tra Patrone e Chianese, descritti nell'informativa del 2013 di Roberto Mancini;
   se non reputi opportuno intervenire in merito alla questione sollevata, da ultimo, attraverso il presente atto di sindacato ispettivo e, già in passato, ad opera di altri atti del genere;
   se non ritenga opportuno un avvicendamento al vertice del Corpo forestale dello Stato, poiché una permanenza di dieci anni appare quanto meno ingiustificata, se non ingiusta in considerazione delle vicende giudiziarie che hanno interessato Patrone e di certo incoerente con il rinnovo generazionale propugnato dal Capo del Governo di cui lei è Ministro, con riguardo ai vertici dello Stato. (4-08162)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

guardia forestale

traffico illecito

discarica abusiva