ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08150

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 382 del 26/02/2015
Trasformazioni
Trasformato il 09/12/2015 in 5/07189
Firmatari
Primo firmatario: CIRACI' NICOLA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 26/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARTI ROBERTO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/02/2015
CHIARELLI GIANFRANCO GIOVANNI FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 26/02/2015
Stato iter:
09/12/2015
Fasi iter:

TRASFORMA IL 09/12/2015

TRASFORMATO IL 09/12/2015

CONCLUSO IL 09/12/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08150
presentato da
CIRACÌ Nicola
testo di
Giovedì 26 febbraio 2015, seduta n. 382

   CIRACÌ, MARTI e CHIARELLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   la febbre catarrale degli ovini, meglio nota come «BLUE TONGUE — BT» (lingua blu), è una malattia infettiva di natura virale non contagiosa tipica dei ruminanti, già tristemente nota in Italia, per aver messo in passato a dura prova l'intera organizzazione della sanità veterinaria nazionale. Questa malattia, originaria dell'Africa, vede nei ruminanti selvatici, il serbatoio naturale del virus e, per effetto dei progressivi cambiamenti climatici e dei lunghi e sofferenti spostamenti che gli, animali compiono alla ricerca di cibo ed acqua in direzione nord, ha fatto si che la blue tongue-BT sia giunta rapidamente sulle sponde del Mediterraneo e dell'intera Europa Occidentale. La malattia è trasmessa principalmente dalla puntura di artropodi volatori ovvero insetti appartenenti al genere culicoides e tra questi il maggior artefice è il Culicoides Imicola che vanta una capacità in termini di efficienza di trasmissione della malattia 100 volte superiore rispetto al potenziale di altri culicoidi. Le condizioni ideali per il loro sviluppo, dal punto di vista climatico ed ambientale, si individua in un'area geografica compresa fra il 53o parallelo, nord ed il 35o parallelo sud: va da sé, che l'intero territorio nazionale rientra pienamente nell'ambito operativo degli agenti vettori. Quindi le caratteristiche ambientali e pedologiche, come temperature medie di circa 12o C., ambiente umido e ricco di sostanze organiche, favoriscono la riproduzione e sviluppo degli artropodi volatori a partire dalla deposizione delle uova e la crescita attraverso i diversi stadi di larva e pupa;
   l'agente eziologico è un virus appartenente alla famiglia Reoviride, genere Orbivirus, del quale si conoscono ben 24 sierotipi la cui patogenicità è variabile e, in generale, i ruminanti rappresentano la specie recettiva e, fra queste, le razze ovine sono quelle in cui la malattia manifesta i segni clinici ed anatomopatologici più devastanti. Il virus penetra nell'ospite «sensibile» mediante la puntura dell'insetto vettore, si moltiplica nei linfonodi regionali e si diffonde in tutto l'organismo. Successivamente alla replicazione nei tessuti linfoidi e negli endoteli, si avvia nei ruminanti la viremia che raggiunge l'acme nel giro di 7-8 giorni: negli ovini in particolare, non supera i 30 giorni, mentre nei bovini circa 40 giorni o anche più, tant’è che l'animale, per il prolungarsi del potenziale infettivo, rappresenta un vero e proprio serbatoio di infezione. Il periodo di incubazione negli ovini varia fra i 5 e 20 giorni, manifestandosi in differenti forme cliniche molto più apparenti rispetto ai bovini ed è per questo che negli ovini la letalità varia fra il 2 ed il 30 per cento;
   a partire dall'anno 2001 il territorio nazionale è stato teatro di profondi attacchi virali da parte della blue tongue, mettendo in seria difficoltà tanto il sistema nazionale di prevenzione e sorveglianza, quanto gli allevatori i quali sono stati colpiti gravemente dal punto di vista economico sia per le forti perdite di capi (deceduti per la malattia), che per le ridotte capacità produttive aziendali per effetto degli elevati aborti causati dalle vaccinazioni, dal calo delle produzioni del latte e di carni e dalle ovvie restrizioni nelle movimentazione dei capi nei periodi di transumanza e per le compravendite degli animali. Il Ministero della salute, memore di queste drammatiche esperienze, ha provveduto con il tempo ad avviare attenti e periodici controlli sull'intero territorio italiano, anche attraverso l'impiego di «allevamenti sentinella» ed in collaborazione con gli assessorati regionali alla sanità, gli Istituti zooprofilattici sperimentali, il Centro di referenza nazionale per lo studio delle malattie esotiche – CESME – provvede a stilare periodicamente delle circolari informative sullo stato dell'arte della blue tongue. Infatti, il dipartimento della sanità pubblica veterinaria e della sicurezza alimentare – DGSAF –, con lettera del 14 marzo 2014, indicava le regioni e le aree a rischio BT e fra queste la Puglia con tutte le sue province. A questa comunicazione ne sono seguite altre aventi date 11 novembre 2014 e 17 dicembre 2014 dove si mettevano risalto le conferme degli esami di laboratorio effettuati presso l'Istituto zooprofilattico dell'Abruzzo e Molise, ribadendo la positività dei campioni provenienti da diverse aziende zootecniche delle provincia di Lecce, Brindisi e Taranto: al momento si contano oltre 500 capi ovi-caprini deceduti per la malattia;
   l'assessorato alla sanità della regione Puglia, alla luce di quanto rappresentato, ha dato avvio tardivamente alla messa in atto delle procedure necessarie al contenimento ed alla diffusione della malattia e ad oggi non è possibile per gli allevatori sottoporre i propri animali a vaccinazione, pratica essenziale e fondamentale nella prevenzione della diffusione della patologia virale: l'urgenza è tale perché la stagione delle piogge, e subito dopo la primavera e l'estate, rappresentano fattori stimolanti per l'incremento della virulenza della malattia a causa dello crescita e la dispersione degli insetti vettori. In definitiva, mancano adeguate scorte di vaccini con l'inevitabile pericolo del dilagare della malattia;
   le organizzazioni di categoria degli allevatori già più volte avevano proceduto a sollecitare gli assessorati all'agricoltura e alla sanità della regione Puglia per porre in atto ogni azione utile alla repressione sanitaria della patologia virale che tiene sotto scacco un intero territorio fortemente vocato alla pastorizia ed alla trasformazione dei prodotti derivati (latticini e carne), causando all'indotto gravi danni economici;
   a detta degli interroganti, occorre individuare forme di indennizzo per il settore zootecnico, magari attingendo ai fondi della legge 218 del 1988 destinati agli abbattimenti o per le zoopatie come previsto dalle norme comunitarie al fine di lenire le difficoltà degli operatori agricoli a seguito delle perdite dei capi allevati;
   a detta degli interroganti, ove la regione Puglia tardasse nel reperire o nell'acquistare lotti numericamente sufficienti a soddisfare le esigenze vaccinali del proprio territorio, occorre provvedete ad allertare enti o strutture statali abilitate alla sintesi produzione di vaccini specifici per la blue tongue, visto che il Ministero della salute ha disposto di procedere a vaccinazione di almeno l'80 per cento degli animali sensibili da effettuare entro il mese di aprile 2015 –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali misure intendano adottare per contrastare la diffusione della patologia virale che produce gravi danni economici agli allevatori di un territorio agricolo già provato dalla fitopatia Xilella Fastidiosa, visto che per la particolare struttura colturale delle aziende salentine, ovvero quelle delle province di Brindisi, Lecce e Taranto, la zootecnia e le produzioni olivicole rappresentano l'essenza reddituale delle aziende stesse;
   se i Ministri interrogati, alla luce di quanto in premessa, intendano adottare iniziative normative, sia di natura economica che fiscale, per il ristoro degli operatori agrizootecnici pugliesi. (4-08150)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

epidemia

malattia

malattia animale