ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08096

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 380 del 24/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: DIENI FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/02/2015
Stato iter:
15/06/2015
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/06/2015
BUBBICO FILIPPO VICE MINISTRO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 15/06/2015

CONCLUSO IL 15/06/2015

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08096
presentato da
DIENI Federica
testo di
Martedì 24 febbraio 2015, seduta n. 380

   DIENI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   la penetrazione di affiliati all'Isis, Stato islamico dell'Iraq e della Siria, in territorio italiano, sfruttando le strutture logistiche di organizzazioni criminali già presenti in loco è uno dei rischi che l'Italia è chiamata a fronteggiare per impedire l'emergere di una seria minaccia terroristica sul territorio nazionale;
   riguardo a questo è stato chiaro il procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho secondo il quale, come emerge da quanto riportato dall'Agenzia Ansa in data 22 febbraio 2015, «qualora l'Isis volesse infiltrarsi sul territorio italiano, in Calabria potrebbe trovare appoggi logistici dalla ’ndrangheta in cambio di armi e droga» aggiungendo poi come questa «sia una ipotesi da percorre, su cui vale la pena lavorare e su cui tenere un'attenzione molto alta»;
   secondo Raho «è chiaro che in un territorio così capillarmente controllato dalla ’ndrangheta il terrorismo può avere un appoggio logistico, coperture in aziende agricole, in terreni di montagna o coperture attraverso documenti falsificati in cambio di armi e droga»;
   sempre secondo le dichiarazioni del procuratore, «la ’ndrangheta è un'organizzazione criminale che si muove per finalità di profitto, quindi ovunque c’è un profitto, un interesse. D'altro canto per l'importazione delle armi con chi ha rapporti se non con determinati ambienti che sono vicini al terrorismo o che sono vicini alle guerre che si sono sviluppate negli ultimi anni in alcuni Paesi ? Quindi, comunque, le armi vengono da quei territori. Attraverso l'Isis riuscirebbe anche ad avere droga, soprattutto eroina. La ’ndrangheta è protagonista nell'importazione di cocaina dai Paesi sudamericani ed è protagonista anche per l'eroina ma non attraverso lo stesso canale ma da quelli che provengono da Turchia, Iraq, Nigeria, vari paesi che consentono queste importazioni»;
   ne emerge che combattere la ’ndrangheta diventa oggi, se possibile, ancor più urgente in quanto corrisponde a combattere anche il rischio di infiltrazioni di cellule terroristiche sul territorio italiano –:
   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se, allo stato, le autorità di pubblica sicurezza siano in possesso di elementi atti ad ipotizzare come possibili o attualmente in corso contatti tra organizzazioni terroristiche di matrice islamica e la criminalità organizzata italiana.
(4-08096)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Lunedì 15 giugno 2015
nell'allegato B della seduta n. 442
4-08096
presentata da
DIENI Federica

  Risposta. — In relazione alla problematica sollevata dall'interrogante, si evidenzia che dalle risultanze investigative non sono emersi, al momento, elementi tali da confermare l'esistenza di contatti tra le organizzazioni terroristiche di matrice islamica e la criminalità organizzata italiana.
  In ogni caso, considerata l'estrema gravità della minaccia, si assicura che in futuro nessun elemento al riguardo verrà tralasciato o dato per scontato. Pertanto verrà prestata la massima attenzione a ogni segnale di pericolo, anche il più tenue, rafforzando l'azione di monitoraggio e di
intelligence investigativa.
  È in quest'ottica che può considerarsi convocato in permanenza il Comitato di analisi strategica antiterrorismo, operante presso il dipartimento della pubblica sicurezza, in cui interagiscono rappresentanti delle Forze di polizia e degli organismi informativi.
  Il tavolo di alto coordinamento, tra i vari dossier informativi, non ha trascurato né trascurerà di esaminare accanto ai profili internazionali della minaccia, collegati alle diverse situazioni geo-politiche, i possibili addentellati interni, anche in riferimento alla criminalità autoctona.
  In chiave preventiva rimane strategica la cooperazione internazionale, giudiziaria e di polizia, che è stata potenziata con l'intensificazione degli scambi informativi e delle migliori prassi investigative.
  A tal proposito si segnala che, nell'ambito del semestre europeo di Presidenza italiana del gruppo terrorismo, è stata istituita in partenariato con Europol una rete di punti di contatto antiterrorismo tra gli Stati membri, che hanno aderito su base volontaria al fine di scambiare ogni utile informazione.
  L'impegno del Governo sul tema è testimoniato anche dal recente decreto-legge n. 7 – approvato in via definitiva dal Parlamento – con il quale sono state introdotte nuove misure che affinano gli strumenti di prevenzione, specie in riferimento all'evoluzione della minaccia terroristica.
  In particolare, l'attività investigativa sull'eventuale sussistenza di contatti tra il terrorismo di matrice islamica e la criminalità organizzata potrà essere agevolata dall'applicazione delle disposizioni del predetto provvedimento che attribuiscono al Procuratore nazionale antimafia le funzioni di coordinamento su scala nazionale proprio delle indagini relative al procedimenti penali e di prevenzione in materia di terrorismo.
  Da ultimo, si segnala che dagli elementi pervenuti dal Ministero della giustizia emerge la massima attenzione riservata dalle procure al contrasto del terrorismo internazionale. Nello specifico, la procura di Reggio Calabria ha iscritto diversi procedimenti penali per il delitto di cui all'articolo 270-
bis del codice penale, che traggono origine dai monitoraggio della rete internet e dalla presenza sul territorio di soggetti con relazioni, anche indirette, con fatti o gruppi riconducibili al terrorismo internazionale.
Il Viceministro dell'internoFilippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

terrorismo

mafia

Stato islamico