ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08039

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 378 del 19/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: GAGNARLI CHIARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 19/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 19/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08039
presentato da
GAGNARLI Chiara
testo di
Giovedì 19 febbraio 2015, seduta n. 378

   GAGNARLI e MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   al termine della stagione venatoria 2014-2015, oltre che del bilancio degli incidenti avvenuti, arriva puntuale il bilancio degli atti di bracconaggio perpetrarti in concomitanza della stagione di caccia e quest'anno, secondo quanto emerge da una ricerca pubblicata dal CABS (Committee Against Bird Slaughter) in collaborazione con la LAC (Lega abolizione caccia), sono 706 i casi di bracconaggio documentati e ben 1.594 persone coinvolte in reati nei confronti degli animali selvatici, con un aumento del 28,8 per cento di casi in più della stagione precedente (548 i casi nella stagione 2013-2014 e 1133 le persone coinvolte);
   la quota più importante spetta alla provincia di Brescia, teatro del 12 per cento di tutti i reati commessi su scala nazionale: 70 casi ufficiali e 181 tra denunce e segnalazioni altrettanto certe (151 a carico di titolari di licenza di caccia e 30 relative a bracconieri puri), ma consultando tutte le fonti si arriva a oltre 300 cacciatori di frodo, in larga parte specializzati nell'abbattimento di uccelli protetti o nell'uso di metodi illegali;
   i dati diffusi da CABS e LAC, che si trovano all'interno della 4a edizione del «Calendario del Cacciatore Bracconiere», abbracciano un periodo che va dal 1o febbraio 2014 al 31 gennaio 2015, e non fanno altro che confermare quanto tristemente noto: il bracconaggio non è un fenomeno isolato o raro nel nostro Paese e soprattutto esso avviene per il 78 per cento durante la stagione venatoria e per la restante percentuale nei restanti mesi dell'anno;
   il legame con l'attività venatoria legale è purtroppo evidente se si pensa che i reati venatori sono compiuti per il 78 per cento da cacciatori (nel 2013-14 erano stati 913 i cacciatori responsabili di crimini verso la natura, nell'anno appena concluso il totale è salito a 1.241), ovvero persone in possesso di licenza di caccia o che l'hanno avuta in un recente passato, solo nel 19 per cento dei casi, la persona rinvenuta colpevole del reato non aveva licenza di caccia, ovvero era un bracconiere puro;
   la categoria di fauna più colpita dal fenomeno del bracconaggio è quella degli uccelli – circa il 67 per cento delle persone coinvolte nei reati era a caccia di uccelli nell'atto di bracconare, mentre il 23 per cento era a caccia di mammiferi; 23 lupi eliminati con fucilate, lacci e veleno, decine di rapaci impallinati insieme a un rarissimo ibis eremita, legioni di richiami elettroacustici vietati e le chilometriche tese di reti e trappole da uccellagione, nel solo periodo preso in esame;
   nel rapporto CABS LAC, viene poi messo in luce il lavoro dei «protagonisti della repressione»: «Il più grande dinamismo nell'antibracconaggio è stato mostrato dalle guardie venatorie volontarie delle Ong italiane (Cabs, Enpa, Lac, Legambiente, Lipu e Wwf) la cui iniziativa ha portato alla denuncia di ben 546 persone (il 38 per cento). Le operazioni svolte dal corpo Forestale dello Stato hanno contribuito per il 24 per cento al totale delle denunce per bracconaggio, che salgono al 33 per cento se si aggiungono le 131 stese dal nucleo operativo antibracconaggio del Cfs. Le polizie provinciali si attestano invece al terzo posto con il 18 per cento e un importante contributo è arrivato anche dai carabinieri, che hanno sanzionato 106 fra cacciatori e bracconieri»;
   l'atto di bracconaggio è costituito dall'illecito impossessamento della fauna selvatica – fauna particolarmente protetta dall'articolo 2 della legge n. 157 del 1992 – o su specie selvatiche non cacciabili o al di fuori dei periodi previsti per l'esercizio venatorio sulle singole specie cacciabili dall'articolo 18 della stessa legge o dal tentativo di impossessarsene –:
   se, in base a quanto esposto in premessa all'evidente incremento dei reati contro gli animali, non ritengano opportuno, per quanto di competenza, intervenire in maniera più stringente sul fenomeno del bracconaggio in Italia. (4-08039)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

regolamentazione della caccia

protezione dell'ambiente

fauna