ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08010

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 377 del 18/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: COMINARDI CLAUDIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 18/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 18/02/2015
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 18/02/2015
SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 18/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 18/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-08010
presentato da
COMINARDI Claudio
testo di
Mercoledì 18 febbraio 2015, seduta n. 377

   COMINARDI, ALBERTI, BASILIO e SORIAL. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il processo di razionalizzazione avviato negli ultimi anni dalla società Poste italiane spa ha portato alla chiusura di molti uffici e al ridimensionamento degli orari di apertura degli sportelli, causando notevoli difficoltà nella gestione operativa degli uffici e generando una diminuzione della qualità del servizio fornito alla clientela;
   oggi Poste italiane è una società per azioni a partecipazione 100 per cento pubblica che in questo frangente sembra attraversare una fase di privatizzazione. Ad avviso dell'interrogante appare molto discutibile il piano di riorganizzazione nazionale che prevede per la Lombardia la razionalizzazione di circa 180 uffici postali dei quali circa 121 soggetti a ridimensionamento e altri 61 a rischio chiusura;
   da indiscrezioni di stampa risulta che sedici sportelli postali in provincia di Brescia chiuderanno o saranno aperti solo tre giorni la settimana;
   in provincia di Brescia chiuderanno a breve le sedi di Botticino Mattina (Botticino), Brozzo (Marcheno), Cogozzo (Villa Carcina), Cogno (Piancogno), Magno (Gardone Valtrompia), Mazzano (sono due), Castelletto (Leno), Provezze (Provaglio d'Iseo). È invece previsto un ridimensionamento per le sedi di S. Martino della Battaglia (Desenzano d/G), San Pancrazio (Palazzolo s/O), Ponte Caffaro (Bagolino), Maderno (Toscolano Maderno), Incudine, Ono S. Pietro, Prestine, Valvestino descritte da Poste italiane come sedi «inefficienti, antieconomiche e che non svolgono un numero sufficiente di operazioni da giustificarne costi di personale e di sede»;
   con la soppressione di alcuni uffici e il ridimensionamento di altri, i primi a pagarne le conseguenze saranno dunque gli utenti, soprattutto le categorie più deboli, talora già disagiate per le criticità che presentano i territori montani nei quali vivono;
   l'Associazione comuni bresciani, in una missiva a firma del presidente Gabriele Zanni indirizzata il 3 febbraio 2015 al prefetto di Brescia, al presidente della regione Lombardia, al Presidente della provincia di Brescia nonché al presidente dell'ANCI Lombarda, ha denunciato il metodo attraverso il quale le istituzioni locali siano state messe davanti al fatto compiuto, definendo come «irrispettosa» la comunicazione con la quale le istituzioni medesime venivano messe a conoscenza della decisione, peraltro con un solo giorno di anticipo;
   pertanto si rileva l'assoluta mancanza di concertazione con cui Poste italiane spa ha agito in quella che definisce semplicemente come «riorganizzazione» ma che è, in realtà, ad avviso degli interroganti una illogica soppressione di servizi essenziali cui tutti i cittadini hanno diritto. Non è accettabile che una decisione di questo tipo sia semplicemente presa dai vertici dell'azienda e comunicata, attraverso una raccomandata, ai comuni interessati senza nemmeno prevedere un benché minimo confronto preliminare –:
   quali azioni il Ministro intenda intraprendere per garantire il rispetto di quanto stabilito dall'Autorità per il garante delle comunicazioni in ordine al divieto di chiusura degli uffici postali nelle aree svantaggiate;
   quali azioni il Ministro intenda intraprendere per favorire una concertazione tra la direzione di Poste italiane spa e le amministrazioni locali, al fine di scongiurare la possibile chiusura degli uffici postali e il loro ridimensionamento;
   quali iniziative intenda intraprendere il Ministro, per quanto di competenza, al fine di evitare la possibile chiusura di uffici postali e il loro ridimensionamento con particolare riferimento ai comuni riportati in premessa. (4-08010)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio postale

costi salariali

prestazione di servizi