ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07975

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 375 del 11/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: SPADONI MARIA EDERA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DELL'ORCO MICHELE MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
GAGNARLI CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
L'ABBATE GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
BENEDETTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
BIANCHI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
CARIELLO FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
CARINELLI PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
PETRAROLI COSIMO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
NUTI RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
FRACCARO RICCARDO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
BRUGNEROTTO MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
PESCO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
CASTELLI LAURA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
RUOCCO CARLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
PARENTELA PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
D'INCA' FEDERICO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
CASO VINCENZO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
MARZANA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
VALENTE SIMONE MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
BERNINI PAOLO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
CORDA EMANUELA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
LIUZZI MIRELLA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
VACCARO GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DE LORENZIS DIEGO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
ROMANO PAOLO NICOLO' MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
BATTELLI SERGIO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12/02/2015
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 26/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07975
presentato da
SPADONI Maria Edera
testo di
Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375

   SPADONI, SARTI, DELL'ORCO, DE ROSA, DAGA, TERZONI, GAGNARLI, L'ABBATE, BENEDETTI, DA VILLA, DI BATTISTA, VACCA, NICOLA BIANCHI, CARIELLO, LOREFICE, CRIPPA, MANTERO, FERRARESI, AGOSTINELLI, CARINELLI, PETRAROLI, NESCI, NUTI, FRACCARO, DALL'OSSO, BRUGNEROTTO, LUIGI GALLO, PESCO, ALBERTI, BASILIO, CASTELLI, MANLIO DI STEFANO, SCAGLIUSI, DEL GROSSO, SORIAL, RUOCCO, TOFALO, GALLINELLA, PARENTELA, MASSIMILIANO BERNINI, FANTINATI, DELLA VALLE, DADONE, D'AMBROSIO, SILVIA GIORDANO, BONAFEDE, D'INCÀ, CASO, MARZANA, SIMONE VALENTE, PAOLO BERNINI, CORDA, BARONI, SIBILIA, LIUZZI, VACCARO, BRESCIA, DI BENEDETTO, DE LORENZIS, PAOLO NICOLÒ ROMANO, GRANDE, VIGNAROLI, LOMBARDI, COZZOLINO, BATTELLI, MANNINO, DIENI, CIPRINI, TRIPIEDI, GRILLO, CHIMIENTI, DI VITA e CANCELLERI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   ad aprile 2009, alla vigilia delle elezioni comunali di Reggio Emilia, Graziano Delrio, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, partecipava alla processione per il Santissimo Crocifisso, a Cutro in provincia di Crotone, epicentro del noto clan ’ndranghetista Grande Aracri. Insieme a Delrio partecipavano numerose personalità politiche tra cui alcuni candidati sindaco di altri partiti: per il Pdl Fabio Filippi; per lista civica Città Attiva Antonella Spaggiari, Silvano Domenichini al tempo vicesindaco di Casina, Cristina Merusi al tempo sindaco Pd di Sala Baganza, Salvatore Angelo Oppo al tempo sindaco di Borgotaro, Giorgio Penazzi (al tempo sindaco Pd di Viadana), Salvatore Scarpino (già capogruppo del Pd a Reggio Emilia) e Achille Bonardi (al tempo Assessore Pd di Brescello);
   nell'autunno 2012, la direzione distrettuale antimafia di Bologna, nell'ambito delle indagini sulla mafia calabrese presente a Reggio Emilia, audiva come persone informate sui fatti, alcuni politici di Reggio Emilia e provincia, fra cui i citati Delrio, Filippi e Spaggiari;
   un articolo de «L'Espresso» del giornalista d'inchiesta Giovanni Tizian, in data 30 gennaio 2015 trattava le collusioni tra ’ndrangheta e imprenditoria del Nord, citando atti processuali e documenti delle forze di polizia a sostegno della gravità della situazione. Tizian si riferisce a Delrio riportando le dichiarazioni di quest'ultimo secondo cui la sua partecipazione alla processione in coincidenza con il voto sarebbe puramente un caso. Questo però non è piaciuto ai magistrati scrive, poiché «un amministratore pubblico, non può sottovalutare certe azioni dal forte valore simbolico per chi detiene il potere criminale su un territorio». Per Tizian, inoltre, sempre in quell'occasione a Cutro lo stesso giorno, era presente Domenico Olivo, consigliere comunale Pd molto legato all'allora sindaco Delrio che frequentava alcuni uomini di Nicolino Grande Aracri. Ancora. Tra le persone vicine al primo cittadino viene citata Maria Sergio, ex dirigente del settore urbanistico del comune di Reggio Emilia e moglie dell'attuale sindaco democratico Luca Vecchi. I pubblici ministeri l'audivano come teste poiché alcuni rapporti di polizia ipotizzano situazioni di favore verso imprenditori sospettati di vicinanza alla `ndrina emiliana. Infine, l'articolo de «L'Espresso» riporta anche la partecipazione del sindaco leghista di Verona Tosi a cene con uomini del clan Grande Aracri come Antonio Gualtieri, arrestato il 28 gennaio 2015 sempre all'interno dell'operazione «Aemilia»;
   il fratello del boss Nicolino, Francesco Grande Aracri, originario di Cutro, da trent'anni risiedeva però nel Reggiano, a Brescello. Di lui, nella sentenza passata in giudicato il 23 ottobre 2008, di condanna a tre anni e sei mesi di reclusione più due anni di libertà vigilata per associazione a delinquere di stampo mafioso nell'ambito dell'inchiesta «Edilpiovra» i magistrati inquirenti scrivevano: «è un elemento di spicco dell'omonima cosca della `ndrangheta di Cutro capeggiata dal fratello Nicolino». L'operazione «Edilpiovra» risale al febbraio 2003, quando polizia e carabinieri sventavano un'organizzazione `ndranghetista di imprenditori e commercianti arrestando 14 persone; Francesco Grande Aracri, prima della sentenza era già detenuto per un'altra inchiesta in cui veniva definito come «colui che sovraintendeva e dirigeva l'attività mafiosa nel Reggiano». A novembre 2013, i carabinieri di Reggio Emilia sequestravano ad Aracri beni per il valore complessivo di tre milioni di euro; nell'ordinanza che disponeva il sequestro, il magistrato Francesco Maria Caruso, rilevava una sproporzione fra redditi dichiarati e l'incremento patrimoniale, divenuto particolarmente consistente a partire dal 2000, in epoca immediatamente precedente l'accertata attività mafiosa. Si tratta di uno dei primi casi di sequestro patrimoniale preventivo al Nord (Reggia Emilia) nei confronti di una cosca calabrese. Il 28 dicembre 2013, su richiesta della direzione distrettuale antimafia di Bologna, il tribunale di Reggio Emilia lo sottoponeva a regime di sorveglianza speciale;
   a settembre 2014 durante un'intervista, il sindaco Pd di Brescello Marcello Coffrini, riferendosi a Francesco Grande Aracri, lo definiva un uomo «gentilissimo, composto, educato e che ha sempre vissuto a basso livello». Proseguendo nell'intervista, riferendosi alla società «Marmi Nusa Srl» di Brescello, nella cui attività il boss è cointeressato, dichiarava «mi fa piacere che siano ripartiti». Infine, Coffrini negava l'esistenza di infiltrazioni mafiose affermando che «la mafia a Brescello è un leit motiv». Conseguentemente a tali dichiarazioni, il sindaco diveniva oggetto di svariate critiche da parte della stampa e di alcuni sindaci della provincia di Reggio Emilia. Nei giorni successivi, si svolgeva una manifestazione di solidarietà per Coffrini davanti al municipio. All'indomani della manifestazione, il senatore Luigi Gaetti, Vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia dichiarava la gravità della situazione poiché in piazza erano presenti anche familiari del boss. Un gesto che il sindaco di Brescello avrebbe dovuto stigmatizzare, chiedendo loro di allontanarsi. Gaetti concludeva chiedendo l'intervento della Commissione Antimafia;
   l'associazione «Libera» di Reggio Emilia e Parma e parte del consiglio comunale chiedevano le dimissioni di Coffrini, ma la maggioranza del Consiglio però le respingeva. Andrea Costa, segretario provinciale del Pd di Reggio Emilia, in una nota con la quale prendeva, le distanze dalle parole dell'amministratore locale, affermava: «partiamo da quello che deve fare e da quello che non deve fare un sindaco del Pd: i nostri amministratori non stringono la mano ad un condannato per mafia, non lo salutano, non lo frequentano; i sindaci e gli amministratori Pd devono avere un forte senso etico, devono avere ben chiaro che ci sono comportamenti leciti ma non opportuni e, quindi, devono avere sempre molto forti alcuni principi. Noi stringiamo la mano a Ignazio Cutrò, un testimone di giustizia che è venuto a trovarci anche a FestaReggio, non a Grande Aracri»;
   la procura di Reggio Emilia apriva un fascicolo sulla manifestazione di solidarietà organizzata a sostegno del sindaco per verificare se egli avesse contribuito al pagamento del «camion vela» utilizzato per la manifestazione, sul quale era rappresentata la foto dello stesso Coffrini accompagnata dallo slogan «Brescello contro tutte le Mafie con Marcello». Nell'ambito di detta inchiesta, gli accertamenti dei carabinieri del comando di Reggio Emilia rivelano l'esistenza di una mail del sindaco, spedita all'azienda pubblicitaria «Pool 94», contenente le indicazioni tipografiche per la stampa della foto in oggetto;
   il procuratore nazionale antimafia, dottor Franco Roberti, ospite a Reggio Emilia della web-tv Cortocircuito nel mese di ottobre 2014 in occasione della celebrazione del Tricolore, a tal proposito, dichiarava: «Se tu in occasione delle elezioni che si fanno qui in Emilia vai a fare campagna elettorale in Calabria, vuol dire che sai che l'appoggio o il non appoggio alla tua elezione viene dalla Calabria non dall'Emilia [...] Se un candidato vuole rivolgersi ai calabresi, può parlare ai calabresi che vivono in Emilia, non in Calabria. Se vai in Calabria vuol dire sapere che è là che si decide l'elezione [...] Ovunque tu stia nel mondo, se appartieni alla ’ndrangheta prendi ordini dal Crimine di Polsi. E se tu vai in Calabria a chiedere sostegno elettorale vuol dire che è da li che deve arrivare l'ok al tuo sostegno elettorale» –:
   quali sia l'orientamento che il Ministro della giustizia e il Presidente del Consiglio intendano esprimere con riferimento ai fatti oggetto della presente interrogazione e se intendano acquisire ogni e più opportuna informazione, onde chiarire la portata delle circostanze citate e descritte;
   quali siano, altresì, i provvedimenti e/o le iniziative che, nei limiti della propria competenza, il Presidente del Consiglio e il Ministro della giustizia intendano adottare con riguardo alle vicende descritte in premessa. Nella denegata ipotesi di mancata adozione di qualsivoglia provvedimento, quali siano le valutazioni e le ragioni poste a fondamento di detta scelta;
   se non sia utile, vista la dimostrata incapacità, a giudizio degli interroganti, di contrastare il radicamento della criminalità organizzata e la costante sottovalutazione del fenomeno durante il suo mandato in qualità di sindaco della città di Reggio Emilia, assumere le iniziative di competenza per revocare Delrio dall'incarico di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. (4-07975)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

mafia

partito politico

competenza istituzionale CE