ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07974

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 375 del 11/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: COMINARDI CLAUDIO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALBERTI FERDINANDO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
BASILIO TATIANA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
SORIAL GIRGIS GIORGIO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015


Elenco dei co-firmatari che hanno ritirato la firma
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma Data ritiro firma
ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2015 11/02/2015
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07974
presentato da
COMINARDI Claudio
testo di
Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375

   COMINARDI, ALBERTI, BASILIO e SORIAL. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   in data 17 aprile 2014, in regione Lombardia è stata depositata dal gruppo del Movimento 5 Stelle, l'interpellanza con risposta in aula n. 004021 riguardante la bonifica del sito area ex Selca nel comune di Berzo Demo (BS), dove veniva indicato che dal 1929 al 1994, nello stesso comune, svolse attività industriale con produzione di elettrodi di grafite impiegati nei forni elettrici di acciaierie, la Elettrografite di Forno Allione a cui successe la Union Carbide dal 1966 al 1990, e dal 1990 la Ucar Carbon Italia. In un'area esterna ai capannoni esclusa dalla bonifica, vennero realizzate due discariche abusive dove, per più di 50 anni, la Ucar depositò gli scarti di lavorazione degli elettrodi di grafite composti da pece e metalli pesanti. La Ucar chiuse nel 1994, patteggiando e risarcendo i lavoratori per malattie contratte in fabbrica. Dopo operazioni di bonifica dei terreni, si insediò la Graftech la quale si impegnò a bonificare il sito anzidetto mediante la costruzione, tutt'intorno allo stesso, di un sarcofago con la profondità necessaria al suo completo isolamento e, successiva alla chiusura della Graftech, in ultimo, aprì la ditta Selca, specializzata in smaltimento di rifiuti speciali, collocata su di un terreno già bonificato dalla Ucar Carbon Italia. La Selca, ora fallita, ha lasciato all'interno dei capannoni rifiuti non lavorati e non smaltiti, che avrebbero dovuto essere riciclati, dopo opportuno trattamento, in edilizia e nelle acciaierie. Grazie ad un'inchiesta del nucleo forestale di Brescia, si è scoperto che tali rifiuti tossici, sono giunti in Italia dall'Australia dal 2009, tramite due navi, sino a Porto Marghera e poi trasferiti a Berzo Demo presso la Selca. I rifiuti stivati consistono in ceneri e residui della demolizione di celle elettrolitiche per l'alluminio primario estratto dalle miniere di bauxite australiane, con elevate concentrazioni di cianuri e fluoruri;
   la Union Carbide, multinazionale statunitense produttrice di fitofarmaci, oggi di proprietà della Dow Chemical, si è resa famosa per uno dei più gravi incidenti chimici della storia accaduto a Bophal, in India, il 3 dicembre 1984, nella quale persero la vita, nell'immediato, circa 3.800 persone, ma stime di agenzie governative arrivarono a determinare in circa 15.000 le vittime ufficiali e un successivo affidavit governativo del 2006 asserì che l'incidente ha causato danni rilevabili a 558.125 persone, delle quali circa 3.900 risultano permanentemente invalidate a livello grave;
   in data 12 dicembre 2012, è stato approvato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, la relazione territoriale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti nella regione Lombardia, istituita con legge 6 febbraio 2009, n. 6. Il documento, a pagina 175, riportava che all'interno dell'azienda era stato rinvenuto un sito di profondità ignota adibito a discarica abusiva, colmo di rifiuti speciali pericolosi, dove dagli anni ’70 vi erano state depositate peci di lavorazione;
   a giudizio dell'interrogante, le parole riportate nella relazione «di profondità ignota» riguardante il sito ove sono stati sversati per anni rifiuti tossici di svariati generi, apre scenari ancor più pericolosi rispetto a quelli conosciuti. Non conoscere con precisione la profondità del sito in questione significa, infatti, non sapere con certezza l'intero contenuto del sito stesso e che, potenzialmente, nel corso dei decenni, potrebbe essere stato seppellito di tutto come, ad esempio, rifiuti provenienti dal disastro datato 3 dicembre 1984 della Union Carbide a Bophal, la stessa azienda che sino al 1990 era proprietaria del sito a Berzo Demo;
   in data 9 febbraio 2015, veniva pubblicato sul quotidiano online «Corriere.it», un articolo dove si indicava che 23.000 tonnellate di rifiuti tossici provenienti dalla multinazionale Tomago, leader mondiale della produzione dell'alluminio, tramite due navi sono state trasportate dall'Australia sino a Porto Marghera e poi trasferiti a Berzo Demo presso la ditta Selca che avrebbe dovuto renderli inerti ma non lo ha fatto. I rifiuti, ad oggi, sono ancora nel sito della Selca e, a detta del sindaco Giovanni Battista Bernardi, in alcuni pozzetti poco a valle della fabbrica gli strumenti hanno già segnalato la presenza di fluoruri provenienti dalla Selca, mettendo a serio rischio anche l'adiacente fiume Oglio. Lo stesso ha dichiarato di aver chiesto al curatore fallimentare, che avrebbe incassato la cifra di 9 milioni di euro dalla vendita di beni della Selca, di intervenire riguardo la bonifica, non ricevendo risposta. Sempre a detta sindaco, il costo complessivo dell'intera bonifica ammonterebbe a svariati milioni di euro;
   i finanziamenti per le bonifiche erogati da regione Lombardia, che in qualità di ente pubblico si è sostituita ai soggetti inadempienti, dal 1992 al 2011 ammontano a 229.540 euro circa. Sono stati stanziati 41 milioni di euro per il triennio 2013-2015 dalla Giunta Regionale lombarda, che saranno assegnati ai comuni, alle province e all'Arpa, per effettuare nuovi interventi di bonifica o integrare quelli già in corso;
   a giudizio dell'interrogante, alla luce delle notizie riportate nell'articolo citato e vista la competenza del Parlamento italiano in merito alla tutela e alla salvaguardia delle emergenze ambientali, a causa dell'inquinamento dei terreni e delle falde acquifere, tale vicenda potrebbe eventualmente avere ripercussioni sulla salute pubblica dei cittadini che vivono nella zona interessata –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della vicenda riportata in premessa e, per quanto di sua competenza e di concerto con le amministrazioni preposte, quali misure intenda adottare per la tutela della salute pubblica e per la messa in sicurezza e la relativa bonifica del sito presente nel comune di Berzo Demo citato nell'articolo sopraindicato anche in adempimento di un ordine del giorno accolto dal Governo;
   se non intenda avviare, per quanto di sua competenza, una indagine finalizzata ad accertare l'impatto di tutti gli inquinanti accumulati nella zona citata;
   se il Ministro non intenda incontrare il curatore fallimentare di Selca, allo scopo di definire un contributo economico congruo per la messa in sicurezza del sito, in considerazione dell'incasso di 9 milioni di euro dalla vendita di beni della società in oggetto. (4-07974)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

sanita' pubblica

inquinamento del suolo