ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07969

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 375 del 11/02/2015
Firmatari
Primo firmatario: BENEDETTI SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/02/2015
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
COZZOLINO EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015
SPESSOTTO ARIANNA MOVIMENTO 5 STELLE 11/02/2015


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/02/2015
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-07969
presentato da
BENEDETTI Silvia
testo di
Mercoledì 11 febbraio 2015, seduta n. 375

   BENEDETTI, BUSTO, COZZOLINO e SPESSOTTO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   a seguito delle ripetute segnalazioni da parte di un agricoltore del comune di Conselve, nella provincia di Padova, che denunciava la presenza di strane nubi nell'aria e odori acri, che provocavano disturbo alla gola, nel luglio 2011 l'università di Padova posizionò nell'area interessata dei campionatori passivi che rilevarono la presenza di bisfenolo A nell'aria; i risultati dell'analisi furono inviati al sindaco e a seguito di ripetute segnalazioni anche l'Arpav, informata dai carabinieri e dalla polizia locale, analizzò l'aria non rilevando però tracce di inquinamento;
   la stampa locale si interessò del caso soprattutto a seguito delle segnalazioni riguardanti ortaggi deformati, vigneti attaccati dalla mucillagine e volatili morti, ma da parte delle istituzioni locali non fu presa alcuna misura;
   su richiesta di alcuni cittadini nel marzo 2014 lo studio Aesis Srl, nella persona della dottoressa Zavatti, effettuò un primo prelievo di due campioni di terreno in due distinte proprietà rilevando un'alta concentrazione di bisfenolo A sul terreno superficiale nella misura di 1 mg/kg (pari a 1000 microgrammi/kg) e 3,9 mg/kg (pari a 3900 microgrammi/kg), cui seguì la denuncia alle autorità locali ai sensi dell'articolo 245 del decreto legislativo n. 152 del 2006, e una interrogazione al sindaco locale chiedendo di intervenire a tutela della salute dei cittadini;
   a quanto risulta agli interroganti dopo alcuni mesi di silenzio seguì una telefonata da parte della dottoressa Zavatti al direttore dell'Arpav per conoscere le intenzioni e le motivazioni di tale ritardo negli interventi, cui venne risposto chiedendo una ulteriore integrazione di documentazione sulla modalità di prelievo dei campioni, immediatamente inviata;
   finalmente il 25 settembre 2014, a sei mesi dalla denuncia da parte del laboratorio bolognese, l'Arpav prelevò alcuni campioni di terreno, ma ad oggi, febbraio 2015, nessun risultato è stato ufficialmente comunicato;
   a seguito di apposita richiesta, sarebbe stato riferito verbalmente che le analisi dei due campioni davano responso negativo o comunque al di sotto della soglia di rilevabilità analitica. Sullo stesso campione prelevato dall'Arpav il 25 settembre 2014, è stata però effettuata una controanalisi su richiesta di Aesis Srl, facendo emergere nuovamente la presenza di bisfenolo A pari a 0,13 mg./Kg (pari a 130 microgrammi/kg), contraddicendo quindi il risultato «non ufficiale» comunicato oralmente da Arpav;
   non è comprensibile da parte degli interroganti come, in una situazione di rischio per la salute dei cittadini e per l'ambiente, si stia perpetuando un pericoloso e preoccupante contesto di stallo e immobilismo da parte delle istituzioni locali atte a garantire la salute dei cittadini e dell'ambiente;
   le linee guida dell'EPA indicano in 0,05mg/kg (50 microgrammi/kg) il limite tollerabile e i valori rilevati dalle analisi sono da ritenersi molto elevati, in considerazione dell'uso agricolo dei terreni oggetto di indagine e della possibilità di migrazione del bisfenolo A nella vegetazione, anche ad uso alimentare, umano o animale;
   il bisfenolo A non è presente in natura, è correlato in genere alla lavorazione delle plastiche e delle resine epossidiche, è nocivo anche a concentrazioni dell'ordine di pochi microgrammi (milionesimi di grammo) per chilogrammo nell'organismo –:
   di quali elementi disponga in relazione a quanto esposto in premessa e se non ritenga opportuno disporre verifiche e controlli da parte del personale appartenente al comando carabinieri tutela ambiente (CCTA), in relazione all'oggettivo pericolo che si verifichi un danno ambientale, ai sensi dell'articolo 197, comma 4, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. (4-07969)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

protezione dell'ambiente

prodotto chimico